giovedì 6 luglio 2017

Lo Stato dei segreti

Ieri la procura di Roma ha gettato la spugna sull’inchiesta per la morte dei giornalisti Ilaria Alpi e del suo operatore Miran Hrovatin: forse è irriverente usare questa formula, il procuratore della Repubblica avrà fatto (immagino) tutti gli sforzi possibili per arrivare agli assassini di Ilaria e Miran, nonostante siano passati 22 anni da quel marzo 1994.
Ma tutti gli altri poteri, dentro le istituzioni, hanno fatto anche loro tutto quanto possibile?
Ilaria stava indagando sui traffici sporchi tra Italia e Somalia, cammuffati da operazioni di aiuti umanitari, in cui erano coinvolti servizi e l’esecutivo.
Possiamo accettare che sia morte per un tentativo di rapina finito male?
E allora chi ha fatto sparire i video della giornalista girati in Somalia, mentre spostavano le salme su una nave militare?
Archiviato il caso Alpi.
Archiviato lo strano suicidio di David Rossi (MPS).
Altri misteri che si aggiungono alla lunga lista dei misteri d’Italia: piazza Fontana, piazza della Loggia, il caso Moro, Pasolini, le stragi di Falcone e Borsellino (solo mafia? E i mandati esterni?) ..
Misteri che non sono segreti, visto che per molti di essi conosciamo il contento, conosciamo parte dei colpevoli.
Il primo mistero d’Italia però, visto che oggi è proprio il 5 luglio, rimane quello sulla morte del bandito Salvatore Giuliano. Il primo segreto di Stato.
Anche qui, un mistero che non è segreto:

Questa è una storia di bugie.
La storia, anche quella con la esse maiuscola, è sempre piena di bugie, ma quella dell’Italia del dopoguerra a oggi lo è particolarmente. E’ per loro che i misteri che ci accompagnano da più di cinquant’anni di Prima e Seconda Repubblica sono misteri, per le bugie, tanto che quasi non dovremmo neanche chiamarli misteri, ma segreti.
La verità è lì, potremmo prenderla, guardarla, toccarla, leggerla, ma sopra c’è qualcosa, una menzogna, una deviazione, una bugia che ce la nasconde, la fa sparire, la rende segreta.
Questa è una storia di bugie. E’ la storia di un uomo, di un bandito così inafferrabile e astuto che nessuno riusciva a trovarlo. così potente sanguinario e feroce che faceva soltanto paura sentirne il nome. [..] Questa è anche una storia di carabinieri e poliziotti, di altri banditi, di confidenti e di spie, di giornalisti, di uomini politici, di sindacalisti e di povera gente.
Questa è la storia del bandito Giuliano.
Per noi adesso inizia dalla fine.
E inizia con una fotografia e una bugia.
Da “Nuovi misteri d’Italia” Carlo Lucarelli, il capitolo sulla storia di Salvatore Giuliano. 
Siamo lo stato dei misteri e dei segreti di Pulcinella.
Lo Stato che, mistero dopo mistero, archiviazione dopo archiviazione, ha perso pezzi di credibilità.
Nei confronti dei tanti che, ancora, nonostante tutto, ci credono in questo stato.
Da unoenessuno.blogspot.it

mercoledì 5 luglio 2017

Parafrasando Woody Allen

L’accordo strappato con l’Europa consiste in 35 milioni “contanti” per la gestione dell’immigrazione, nell’invito a creare più hot spot (ovvero centri di accoglienza o campi di accoglienza) nel sud Italia, nell’invito ad impiegare meno tempo per le pratiche relative ai richiedenti asilo.
Fare altri accordi per i rimpatri, un bollino per le ong buone per distinguerle da quelle cattive.
Questo è tutto.
Il problema dei flussi migratori rimane quasi tutto sulle nostre spalle: ridicoli è la parola giusta, per una volta Juncker ha ragione.
Ridicola l’Unione e ridicolo l’Europarlamento e gli europarlamentari ieri assenti in aula (clandestini pure loro), leghisti e grillini compresi.
Ridicoli anche i nostri vicini, a cominciare dall’europeista Macron: scrive Robecchi
Col suo piglio neogollista da glaciale sciuparepubbliche il presidente francese Macron l’ha detto meglio di tutti: “Come spieghiamo ai nostri cittadini, alla nostra classe media, che all’improvviso non c’è più un limite?”. Perfetto e di difficile soluzione, in effetti: come spiegare a gente che borbotta se trova più di tre persone in fila alla cassa dell’Autogrill che ci sono migliaia di uomini e donne che vengono qui sperando finalmente di mangiare qualcosa? Mentre Macron diceva quelle cose (notare l’equazione “cittadini” uguale “classe media”), nei boschi tra Ventimiglia e Mentone era in corso una poderosa caccia all’uomo con i cani lupo alla ricerca di qualche decina di migranti passati clandestinamente in Francia. Scene degne dell’Alabama di fine Ottocento, a poche centinaia di chilometri dalla recente esibizione di grandeur di monsieur le Président.
Nello stesso giorno, mentre cade un altro pezzo di Europa unita, altre notizie dal paese reale meritano un commento.
Il boss della ndrangheta che intercettato (per l’operazione Mandamento jonico) si vanta “qui lo stato sono io”.
Lo stesso stato che ha salvato le banche venete e soprattutto banca Intesa (cui ha versato 5 miliardi e a cui ha concesso diritti sugli asset delle popolari).
Lo stato che ha salvato MPS (e che per questa banca ha salvato anche gli obbligazionisti), al costo di 5000 esuberi la chiusura di 600 filiali.
Parafrasando Woody Allen “l’Europa è morta, la solidarietà pure, e anche lo stato italiano non si sente molto bene”.
Da unoenessuno.blogspot.it

martedì 4 luglio 2017

Ce lo impone l'Europa...

Allora la cosa va così:
  1. ci danno 5 mld all'anno per l'accoglienza dei migranti, anzi ora aumenteranno i soldi che arrivano proprio per tenerci buoni.. e con questo ci hanno serviti (i soldi andranno ersituiti sia chiaro);
  2. noi abbiamo usato quei soldi per far rimpolpare i soldi delle coop, leggi scandalo coop a Roma, e far rinverdire i rapporti con le ong;
  3. a fronte della dichiarata solidarietà europea la Francia cambia verso (...) e chiude i porti; idem per la Spagna (che ha già i suoi problemi con Ceuta e Melilla) che li chiude anche lei; l'Austria poi..... in tempi di elezioni ha già dichiarato che schiererà l'esercito!!!!
  4. Il Parlamento europeo ci dice che sono problemi nostri e che hanno già dato così come la Commissione che ci dice addirittura che dobbiamo parametrare gli eritrei e identificarli e poi scrivere un codice di condotta per i migranti e, per farci capire l'aria che tira, che abbiamo problemi di debiti e di bilancio e quindi bisognerà fare un altra manovrina.. capito l'antifona i nostri impavidi governanti oltre che fare qualche protesta chinerà il capo e farà alla fine esattamente quel che gli viene richiesto.. compresa la manovrina!!!!
Questa è l'Europa con cui abbiamo a che fare? Si e se non basta in Germania si sono assegnati un bel taglio alle tasse a fronte di sacrifici che chiede anzi PRETENDE dagli altri. Ora il punto è: se avessimo politici autorevoli e credibili si potrebbe anche fare qualcosa ma con questi che abbiamo.. bé sarà già dura che non ci riducano in pezzi.. più in pezzi di quanto già siamo e se non è ancora accaduto è solo perchè hanno bisogno di noi come campo di concentramento dei migranti. Insomma diventeremo la baraccopoli a cielo aperto d'europa.. cosa si potrebbe fare? O detto meglio: cosa farei io se fossi al posto di questi qui? Semplice: darei a tutti i migranti lo status e il permesso di soggiorno dopodichè aprirei le frontiere e li lascerei andare via..... e schiererei, come l'Austria, l'esercito con l'ordine di sparare a vista chiunque fa il percorso inverso. Fateci la bocca: se si continua con questi che abbiamo ora cominciate a fare la bocca di essere parte di un enorme baraccopoli...
p.s.
è molto interessante fare la disamina dei media: quelli ufficiali minimizzano; il Fatto Quotidiano.. NO. Ecco cosa ne scrive in prima pagina cliccando su questo link al Fatto!
p.s. 2
c'è un illuminante saggio di Rifkin dal titolo 'Il sogno europeo' dove esortava i governi del vecchio mondo a non abbandonare la strada intrapresa negli anni iniziali della Fondazione dell'europa: certo paro paro, anzi hanno fatto esattamente l'opposto e chi oggi continua a parlarmi di Europa o è in malafede o è un ingenuo!!! In ogni caso si prenderà un vaffa dal sottoscritto!!!! E non mi si venga più a parlare né di frontiere aperte nè di altre amenità del genere.... sono balle e io lo sostengo da anni: l'europa è un enorme bluff e basta prima lo capite prima ce ne libereremo e se servirà votare che so per la lega o 5 stelle o altro lo farò senz'alcuna remora etica nè tantomeno morale!!!!!

lunedì 3 luglio 2017

Migranti, Francia e Spagna chiudono porti alle navi delle ong. La Ue promette, ma l’Italia resta sola

di | 3 luglio 2017 Il Fatto Quotidiano

A neanche 24 ore dall’intesa raggiunta a parole con i ministri dell’Interno di Francia e Germania e benedetta dalla Commissione Ue, l’Italia incassa due porte in faccia. Anzi, due porti: quelli della stessa Francia e della Spagna, che secondo fonti da Bruxelles riportate dall’Ansa diranno no all’apertura dei loro scali marittimi alle navi delle ong cariche di migranti. Il tutto mentre l’Onu prevede che i flussi provenienti dalla Libia non sono destinati a diminuire.
Solo domenica il vertice informale a tre tra i ministri dell’Interno di Francia, Germania e Italia, Gerard Collomb, Thomas de Maiziére e Marco Minniti  – cui aveva partecipato anche il commissario europeo agli Affari Interni Dimitris Avramopoulos – si era concluso con i soliti sorrisi e una nuova serie di impegni: da una parte un aumento degli sforzi di Parigi e Berlino sui ricollocamenti, dall’altra parte un codice di condotta per le ong, ulteriore sostegno (anche economico) alla Guardia costiera libica e aiuti all’Osservatorio per le migrazioni e all’Unhcr perché i centri in Libia rispondano agli standard sui diritti umani. Si pensa anche di cambiare la regola secondo cui le navi delle organizzazioni non governative, che rappresentano il 35-40% della flotta in mare che fa ricerca e salvataggio, sbarcano i migranti a bordo di EunavforMed Sophia. Previsto anche un miglioramento della collaborazione tra Italia e Malta nelle operazioni di soccorso, che tuttavia, si sottolinea, non significa che i migranti saranno sbarcati sull’isola.
Misure concrete“, assicura Bruxelles, arriveranno già martedì in nella riunione settimanale della Commissione europea, misure che dovranno essere ratificate nel vertice di Tallin, in Estonia, previsto per giovedì prossimo, quando si incontreranno i 27 dell’Unione. Tutto rimandato a un nuovo vertice dagli esiti tutt’altro che certi, dunque, e misure che come al solito spostano l’attenzione sull’altra sponda del Mediterraneo e non affrontano in concreto il problema più pressante: quello del sovraffollamento dei centri d’accoglienza disseminati nella Penisola. Finora gli impegni assunti a livello comunitario nel maggio 2015 – in primis quello del ricollocamento di 40mila richiedenti asilo in due anni da Italia e Grecia – sono stati ampiamente disattesi.
Che un primo due di picche fosse nell’aria lo si era capito nel pomeriggio. Interrogato sull’appello dell’Italia alla solidarietà dei partner Ue, il ministro degli Esteri di Madrid Alfonso Dastis aveva replicato che una risposta deve essere decisa a livello europeo: “Le situazioni eccezionali richiedono misure eccezionali – ha affermato a Madrid il capo della diplomazia spagnola, citato da Efe – ma dobbiamo discuterle fra tutti i Paesi” dell’Unione Europea. Sono già lontani i tempi in cui Mariano Rajoy prometteva: sull’immigrazione “concederemo qualsiasi aiuto possibile all’Italia per evitare che si crei una situazione non più gestibile, drammatica”, assicurava il premier il 29 giugno nella conferenza stampa al termine del vertice preparatorio del G20 a Berlino. Oggi anche Emmanuel Macron è tornato a mettere in chiaro un concetto espresso negli ultimi giorni: sì a “forme concrete” di solidarietà, ha promesso il presidente francese nel discorso tenuto dinanzi al parlamento riunito a Versailles, ma no ai migranti economici.
l'intero articolo sul Fatto Quotidiano

domenica 2 luglio 2017

Ascensore sociale

Ascensore sociale; dalla Treccani: Processo che consente e agevola il cambiamento di stato sociale e l’integrazione tra i diversi strati che formano la società. Certo, essere giovane in una società in crescita, come quella degli Anni Cinquanta e Sessanta, è altro dal vivere nella società ereditaria dei Novanta, dove l’ascensore sociale è in panne e i figli ereditano, con i beni, anche il mestiere e lo status dei padri.
Sapevatelo!
Ora indovinate quali paesi sono in fondo alla classifica che misura la cosiddetta 'mobilità sociale (meglio nota come ascensore)'?
Pronti:

Usa all'ultimo posto;
Gran Bretagna penultimo;
Italia terz'ultimo posto.
Quale lezione ne  viene? Di solito se abbaimo un problema andiamo dal medico che, ascoltati i sintomi e viste, se del caso, le analisi, ci prescrive un farmaco... se questa non funziona ritorniamo e se anche questa non va .. cambiamo medico.
Ok. Perchè nel mondo reale quando abbiamo acclarato che quanto fatto finora non va non abbiamo cambiato prima cura e poi medico? Bella domanda, vero? Anzi alle prossime elezioni è molto probabile l'accordone fra il PD e il PdL in funzione fregare M5S: e solo per quello!!! E il resto? Ci accontentiamo come sempre delle spiegazioni dell'economista: la cura è questa; anche gli altri fanno così; c'è poco ancora mercato§; e altre balle del genere.. non ci sfiora nemmeno l'idea che a sbagliare siamo a votare sempre per gli stessi e che è venuto il momento di cambiare prescrizione e medico? Non sembrerebbe se son veritieri i sondaggi che danno la destra-destra oltre il 33%; la destra pd al 28% e M5S pari. Se n'è accorto anche il Papa: la società è bloccata; non c'è ricambio sociale; il ceto medio sparito; quello in basso alla scala che lotta per rimanere lì e non scendere agli inferi.. quali futuro mai potranno avere società del genere?

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