.. e dire che non potremo dire che non lo sapevamo (così non potremo
dire che non lo sapevamo per la bomba climatica esplosa fra liguria a
toscana.. perchè gli allarmi i soliti complottisti lo avevano lanciato..
ma si sa che sono disfattisti, no?): l'aggressitività della NATO non è
un fatto di oggi: son decenni, ossia da Reagan in poi, che l'occidente
si prepara a lla guerra; una guerra autoditruttiva, oltreche
distruttiva, perchè di fronte non ci sarà la Russia di un Eltsin nè la
Cina di Mao ma quella di Putin che, ci piaccia o meno, ha ritrovato il
proprio orgoglio nazionale e la Cina del liberismo in salsa mandarina
con qualche sporcatura di socialismo oligarchico alla Emanuel Goldstein
(sapete chi è? Si.. no leggete poco, mi spiace per voi.. però sono un
buono e vi do una traccia: dice nulla 1984?); due paesi cambiati e
ritrovati che hanno ben imparato la lezione del passato (quel della
rapina delle risorse prima che se le prendano gli altri.. noi) e della
storia recente: non puoi fidarti dei vicini 'democratici (si con il
forse perchè a ben vedere ormai di democrazia ce n'è ben poca qui in
occidente e men che meno in USA; votiamo si è vero ma poi al potere ci
va chi vogliono altri e quindi, ci arriveremo, che votiamo a fare?)'
ammantati di diritti umani ma armati fino ai denti.
E, bé ci
siamo: nel 2018 ci saranno le più grandi manovre militari che mai si son
viste ai confini russi, e temo anche cinesi, nella storia recente... e
ci saremo anche noi con ben 150 uomini, come quando Cavour inviò (con
scarso successo perchè la maggior parte si ammalarono di malaria e
altro) soldati in Crimea, che parteciperanno ad esse. Ha ragione l'ex ambasciatore Sergio Romano: "non
dovremmo dimenticare come la Russia abbia vissuto l’allargamento della
Nato ai paesi che facevano parte del Patto di Varsavia e addirittura
alle repubbliche baltiche che facevano parte dell’ex Unione Sovietica.
Sempre secondo Romano "Inoltre,
le origini dell'animosità russa/statunitense sono da far risalire alla
politica estera dell'amministrazione Bush, non del tutto modificata
dall'amministrazione Obama che comunque inizialmente "dette prova di una certa sensibilità", come quando "nel 2009, a Ginevra, Hillary Clinton, allora segretario di Stato americano donò al ministro degli esteri russo Sergei Lavrov un pulsante rosso con la scritta reset. Il
messaggio era chiaro: c’era la volontà americana di rendere la
situazione meno tesa, di ricercare un dialogo. Obama, ad esempio,
modificò la strategia di Bush accontentandosi di basi di missili intermedi."la situazione è peggiorata dopo la crisi ucraina e l'invasione russa della Crimea, situazioni in cui secondo Romano "bisogna
tenere conto di altri fattori". "Ad esempio, non bisognerebbe
dimenticare l’intesa raggiunta col presidente filorusso Yanukovich, che
aveva accettato di indire nuove elezioni. L’accordo era stato
certificato dai quattro ministri degli esteri di Francia, Germania,
Polonia e Regno Unito. Solo che la notte seguente a quell’accordo c’è
stato il colpo di Stato in Ucraina che ha destituito Yanukovich. È stato
quell’evento a far precipitare la situazione. Un atto che, a torto o
ragione, Mosca ha interpretato come ostile ed eterodiretto dagli Stati
Uniti. Così come del resto, il sostegno offerto ai ribelli siriani
contro Assad."
D'altronde
poco si sa di cosa passi per la mente dei vertici della NATO perchè
l'invio dei nostri soldati dovrebbe anche servire a presidiare i confini con la Russia, nell'ambito del programma di rafforzamento dei confini baltici della NATO.
Tale programma rientra in un progetto di difesa delle frontiere
orientali della NATO e dovrebbe servire ai fini di stabilizzare i
confini tra i paesi membri della NATO e la Russia e costituisce una
risposta al recente invio di missili russi a Kalingrad...
insomma
se vi trovaste nelle condizioni dei russi che si vedono,e lo sono,
praticamente circondati sol perchè hanno rialzato la testa che fareste?
Io lo so cosa farei.. esattamente quel che stanno facendo: qui Putin
c'entra poco e molto c'entrano gli affari.... e l'orgoglio. Mai come ora
c'è una importante differenza fra le prossime scelte del governo
americano a seconda di chi vince: ed è certo che se vince Killary
Clinton la guerra sarà molto ma molto più vicina!!!!
Fonte: Informazione Consapevole
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