Fonte VOCI DALL'ESTERO di Stefano Solaro
Dopo l’exploit alle elezioni statali di Marzo, il partito di
destra nazionalista ed euroscettico Alternative für Deutschland ha
ottenuto un altro importante risultato nel Meclemburgo-Pomerania, dove
diventa il secondo partito, superando per numero di voti il CDU. Da
questa analisi, pubblicata dallo Spiegel
il giorno dopo il voto, emerge come, nonostante il partito abbia
sottrato voti a tutte le principali forze politiche, a perdere la
porzione maggiore di elettori siano state le forze di sinistra,
rappresentate da SPD e Die Linke. Importante sottolineare anche come in
una regione con un tasso di disoccupazione molto alto, quasi il 30% dei
votanti senza un lavoro abbia optato per il partito populista.
Christoph Sydow – Spiegel, 5 settembre 2016
Traduzione di Stefano Solaro
In Meclemburgo-Pomerania Alternative für
Deutschland ha ottenuto un importante successo grazie al voto dei
lavoratori, dei disoccupati e degli ultratrentenni. Una persona su
quattro ha votato con convinzione per i populisti di destra.
Una maggiore affluenza indebolisce i partiti populisti – questo il
teorema che pare non avere più un riscontro effettivo nella Repubblica
Federale Tedesca, come dimostrato dal successo di Alternative für
Deutschland (AFD) in Meclemburgo-Pomerania. Si tratta di un fenomeno che
era già stato osservato nelle recenti elezioni statali in
Baden-Württemberg, Renania-Palatinato e Sassonia-Anhalt, tutti Land in
cui l’affluenza è cresciuta notevolmente.
In Meclemburgo-Pomerania quest’ultima è aumentata di circa dieci
punti percentuali rispetto al 2011. La partecipazione è ancora
significativamente al di sotto dei valori riscontrati dal 1994 al 200.
In passato, tuttavia, le elezioni regionali hanno quasi sempre coinciso
con le elezioni nazionali, che attraggono tradizionalmente più elettori.
Ancora una volta è l’AfD a beneficiare dell’incremento dell’affluenza
alle urne. Secondo le analisi di Infratest Dimap il partito avrebbe
mobilitato oltre 56.000 ex astenuti – più di qualsiasi altro partito
rappresentato nel Landtag della Pomerania. Inoltre, il partito è
riuscito a convincere 20.000 sostenitori dell’NPD a mettere la croce su
AfD. Come se non bastasse, i populisti di destra hanno strappato oltre
23.000 elettori alla CDU e 16.000 all’SPD. In Meclemburgo-Pomerania
l’AFD ha spodestato dal trono di partito di protesta anche die Linke:
18.000 elettori che quattro anni fa avevano scelto per la sinistra,
questa volta hanno votato per l’AFD.
Il fatto che l’AFD venga percepito principalmente come un partito di
protesta è mostrato chiaramente dagli exit poll. Interrogati sul motivo
della loro decisione di voto, il 66 % degli elettori di AfD ha
dichiarato di aver scelto i populisti di destra per via della delusione
nei confronti degli altri partiti. Solo il 25% si è detto pienamente
convinto dal programma di AdD. Guardando l’elettorato totale il rapporto
è invertito: il 57% ha scelto con convinzione il proprio partito, solo
il 36% ha dichiarato di essere deluso dagli altri raggruppamenti.
“Non abbiamo fatto campagna contro i rifugiati” ha affermato
Leif-Erik Holm, il principale candidato di Afd, la sera dopo la
chiusura delle urne. È evidente come l’opinione degli elettori del suo
partito sia differente. Interrogati sul tema che ha influito in modo
decisivo sul voto, il 52% dei votanti di AdD ha risposto: i “profughi”.
Al contrario, guardando la totalità degli elettori solo il 20%, ha
menzionato questo punto.
L’AFD è particolarmente forte nell’elettorato tra i 35 e i 60 anni.
Nella fascia tra i 35 e i 44 anni di età il partito è quasi alla pari
con l’SPD. Minore è il consenso dei populisti tra gli elettori più
giovani. Nella fascia compresa tra i 18 e i 24 anni di età l’AFD è al 15
per cento – alla pari con Die Linke e CDU, e solo cinque punti
percentuali più avanti dei Verdi. La CDU riesce a superare l’AFD solo
nell’elettorato over-60.
L’AfD è un partito che riscuote successo soprattutto nella
popolazione maschile: in Meclemburgo-Pomerania il 25% degli elettori di
sesso maschile ha messo la propria croce in favore dei populisti di
destra. La percentuale di voto tra le donne è invece solo del 16%. In
questo modo, nel computo totale dei voti femminili, AfD si piazza terzo,
dopo SPD (34%) e CDU (20%).
Gli elettori AFD provengono da tutte le classi sociali. Tra i
disoccupati (29%), i lavoratori (34%), e perfino i lavoratori autonomi
(28%) sono stati i populisti di destra a diventare il partito più forte.
AFD guadagna punti soprattutto tra gli elettori con un livello di
formazione medio –basso, si posizionandosi di pochissimo dietro l’SPD.
Tra le fasce della popolazione altamente istruite il partito si piazza
solo al terzo posto – proprio davanti alla sinistra.
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