venerdì 15 novembre 2013

Ride bene ... chi ride, per, ultimo...

Sia chiaro che in questo paese si è innocente fino a sentenza definitiva; e fino ad allora si deve sempre dare il beneficio del dubbio.
Sia, anche, chiaro però che esiste un altro livello, quello politico e dell'opportunità, che non investe il penale, che ragiona in maniera diversa e che pone domande cui la propria coscienza e non unn giudice può rispondere
..... chiediamo a gran voce la dimissioni del Ministro Cancellieri. Ma ci si chiede anche se sia opportuno che anche un Governatore e/o un Sindaco si debbano dimettere per pure ragioni di opportunità ed etiche.... e non solo dalla carica istituzionale che ricoprono.
Perchè? Eccolo....

... e qui invece si sa già che "il ministero farà un sopralluogo ma non ci saranno sorprese"

senza A.I.A. salta ... un ministro e si sposta un referendum e due morti di tumore sono mink....

e si finanzia una fondazione.....

.. capito tutto?
Io:
  1. capisco anche che forse non ha riso sui morti ma sulla situazione venutasi a creare fra il dirigente ilva e il giornalista;
  2. dobbiamo anche capire che non ci sono più bandiere nè destra, nè sinistra, nè fiom, nè industriali ma solo un unico sistema di potere integrato in cui in pubblico ognuno ha un suo ruolo distinto ma in privato ..... è ben altra cosa;
  3. dobbiamo, infine, capire che non esiste un confine ben definito come nelle teorie in cui ancora qualcuno crede... la realtà è diversa, molto diversa a volte è perfidamente contorta: amici che non sono tali e nemici che possono essere utili senza per doverseli sposare...
    Cari signori della sinistra a noi cittadini, tarantini e non, ci dovete non "una" spiegazione ma "la" spiegazione che cancelli i tanti dubbi, per usare un eufemismo, che sono sorti quando il coperchio del sistema è saltato grazie all'indagine della magistratura e alla tenacia di qualche dirigente con i gioielli di famiglia quadrati che ha fatto muro.
Questo vale non solo per la questione "pugliese" ma anche per quella campana perchè sì si può anch'essere assolti prescritti ma dal punto di vista etico e morale è tutta un altra storia: perchè se la giustizia degli uomini, basata su leggi che gli uomini fanno e disfanno anche per proprio tornaconto e nei cui dettagli altri uomini si possono infilare trovandon beneficio, se la suindicata giustizia può non trovare colpevoli  ..... persone sono morte o moriranno di malattie, di illegalità e di chissà cos'altro e lo Stato alla fine di tutto si trova a fare un altro passo indietro in regioni che di Stato ne hanno visto ben poco fin dall'unità d'italia dove non c'è stata adesione ma conquista "piemontese" e dove per anni si è stati colonie e non parte integrante del nascituro paese.... il danno, non solo ambientale, è enorme e forse un gesto sia pur simbolico e inutile potrebbe aiutare almeno a iniziare a cicatrizzare le ferite e a placare gli animi ... e non solo dei vivi.
Iimputo a questi che fanno discorsoni a sinistra (ma quale sinistra, me lo chiedo sempre perchè sinistra è una parola importante per poter essere usata a cuor leggero), sull'ecologia, sul diverso paese che vogliono costruire, sui piani industriali della quale ilva è un pezzo importante, non lo disconosco, (ma è anche un perno di quel "sistema" dove lo stato ci mette soldi per spingere un privato a comprare un azienda che forse non vuole dandogli tutto, proprio tutto... anche la salute dei cittadini e non solo degli operai) per una città in crisi di un paese fallito: volete capire che siamo stanchi di bugie, doppiezze, tripli salti mortali carpiati, connivenze ecc.? E siamo anche stanchi di dover scoprire, grazie alla magistratura, che anche voi dietro le quinte non siete per nulla diversi dagli altri, anzi ne siete parte integrante e che l'unica vera vostra preoccupazione non è l'economia, nè la salute, nè il lavoro nè ...... ma solo l'immagine: quel dar la sensazione del "fare" qualcosa che conta più dei fatti veri, delle malattie vere, ecc. perchè se ilva fosse stata risanata non a forza di leggine salvakiappe ma di regole serie e certe oggi non avremmo malattie, tumori, connivenze e tutto il resto che emerge da questi brandelli di conversazioni intercettate che m'impongono di fare flebo di maalox per non farmi salire agli occhi oltreche le nausee ma anche il vomito!!!!
Dimettetevi. Affrontate il vostro giudice naturale e battetevi in aula: se innocenti riavrete la stima degli italiani, e la mia, sarete puliti e candeggiati..ma dimettetevi ora perchè avrete dato un bell'esempio di moralità e rigore morale e politico... una cosa rara, molto rara oggi come ben sapete dato che non siete proprio nuovi alla politica, vero? Se altri al posto vostro non lo farebbero è un problema loro e della loro coscienza ma se siete "altro" allora la strada, a priori, non può che essere una.....
p.s.
non mi pare per nulla propizio ma serve a poco querelare un giornale..... non serve ed è un inutile esercizio di politica giudiziaria.
Come sempre si fa per dire...
Buon week end

giovedì 14 novembre 2013

il male oscuro da sradicare.....se lo vogliamo

Ci pensate? In questo paese non abbiamo capito una cippa e siamo vittime della disinformazione dei soliti comunisti disfattisti perchè in questo paese:
  1. i dipendenti guadagnano più dei loro padroni.... propongo una colletta per sostentare le tante famiglie imprenditoriali bisognose di assistenza e cura; e non state a sentire quei comunisti disfattisti che continuano a dire che, forse, sono nullatenenti perchè hanno fondi in svizzera o in qualche altro paradiso fiscale del pianeta perchè è propaganda e populismo di bassa lega! Qui TROVERETE LA PURA VERITA' (<------ a="" c="" il="" link="" sx="">
  2. Mondadori è in difficoltà? Non c'è problema: le banche, sante subito, accorrono al capezzale immediatamente per fornire mezzi, assistenza e aiuta finanziari... in cambio naturalmente di alcune azioni e poc'altro; tanto poi in qualche, fra noi, se i problemi dovessero continuare il modo si trova. Provate voi ad andare a fare lo stesso in una qualunque banca in nome della equità di trattamento fra mondadori e voi.... se vi va bene chiamano la neuro e se andasse male andrete a rinfoltire le già piene carceri italiane.
  3. INPS annega. Come mai? perchè: dopo l'accorpamento con inpdap e altri enti minori, per nascondere il fatto che lo Stato non ha versato i contributi dei propri dipendenti, i conti non tornano e non solo perchè non si assume più ma anche perchè le gestioni clientelari e spericolate operazioni finanziarie con i soldi dei lavoratori e con i diversi regimi di trattamento concessi, quelli migliori a favore dei grossi papaveri, e l'intera assistenza e il welfare (il poco che resta) sul groppone... cosa resta delle pensioni? Poco, quasi nulla.... direi zero nonostante lo stesso Mastrapasqua, pluri incaricato in ben 21 società con uno sitpendio complessivo di circa 1.2 mln di euro, abbia ridimensionato l'allarme anche dopo il richiamo dell'altro ottimista del ministro Sacomanni: avranno capito che, forse, spargere il panico prima che il sistema pensionistoco sia crollato sotto il peso del debito indotto dai politici e dai loro sodali corrotti è pericoloso perchè la gente si potrebbe un tantino incazzare e andare con i forconi a Roma?
  4. Lo sapevate che i padroni delle slot (si proprio coloro che, multati di oltre 97 mld di euro perchè non pagavano quei quattro pidocchi di tasse che pure avevano concordato, le hanno .. evase e che si son visti ridurre a poche centinaia di mln di euro la suindicata e che i nostri non vogliono pagare) hanno accumulato profitti ... maggiori delle entrate dello stato italiano? E fanno anche gli avari..... che irriconoscenti, vero?
  5. ricordate lo scandalo delle baby prostitute, anche di buona famiglia, vero? Bè è venuto fuori anche un altro aspeto ancor meno edificante della news..... su facebook hanno pubblicato una video-intervista a una baby prosituta di 11 anni che si vendeva per 8 euro (leggasi OTTO) e come se non bastasse dall'indagine su questo squallore è venuta fuori un altra verità: fra i clienti c'erano manager (anche di grosse società), imprenditori (uno di questi ultimi, poverino, ha sostenuto che "non aveva capito di aver di fronte una minorenne..."), funzionari ecc. insomma la crema.. no non la crema ma la mer.. bè avete capito della buona, si fa per dire, società; magari avevano figlie della stessa età chissà...
  6. AAA nazione vende. La portaerei Cavour è in tour.... in africa per magnificare la bontà del made in italy. Bene, no? Esportiamo e anche bene .. le armi.  Con i soldi della Cavour cosa ci si poteva fare per il paese?
  7. AAA nazione svendesi. Electrolux chiude.. qui ma riapre nell'europa dell'est. 6000 persone finiscono sul lastrico. Bene, no? Si chiama mercato, competitività, globalizzazione o come vi pare... ma: cosa avrebbe fatto la Germania al posto nostro?
  8. AAA abbiamo politici da svendere che nessuno si piglia.... cosa ci possiamo fare? Noi sosteniamo il surplus della Germania con i nostri soldi e la nostra crisi, ma la domanda è: al nostro posto cos'avrebbe fatto la Germania?
... si in questo paese c'è un male oscuro che ha radici antichissime, fin da dopo la caduta dell'impero romano, ma che ha sempre saputo aggiornarsi e ristrutturarsi a seconda dell'evoluzione del paese....... ed ha sempre trovato sia sacerdoti che utili idioti che si son prestati volentieri alla bisogna.

mercoledì 13 novembre 2013

si chiama dumping....

La procedura d'infrazione per eccesso di avanzi commerciali che la UE ha aperto nei confronti della Germania, per chi ha studiato non sui libri universitari degli ultimi 10 anni ma prima dell'epoca d'oro del liberismo, ha un nome ben preciso: DUMPING, ossia mettere in campo delle iniziative al fine di favorire i propri prodotti vendendoli sottocosto o a costi ribassati allo scopo di danneggiare i concorrenti.... nel caso delle germania ha approfittato delle "regole (che per prima ha violato nel periodo 2000-2005)" che ha la UE per vendere i propri prodotti al prezzo migliore mentre gli altri erano presi dal dover pagare i propri debiti alle banche tedesche, e non solo, che si erano rimpinzate di titoli pubblici italiani, spagoli, irlandesi, greci ecc.. Il tutto alla faccia della solidarietà europea e del reciproco aiuto e del fatto, molto romantico per i creduloni che ci credono, che siamo paesi fratelli nel comune ideale europeo: una balla cui solo gli italiani potevano credere, o nel caso dei politici e non solo, o far finta di credervi per opportunismo: il surplus è di ben 70 mld di euro.. una cifra colossale cui abbiamo contribuito non poco non solo facendo del nostro paese terra di conquista per tedeschi e soci ma anche perchè c'era il problema, nascosto, di dover uniformare il sociale italiano, per quanto clientelare fosse sempre sociale e welfare era, a quello desiderato dai grandi interessi finanziari transnazionali di cui si è fatto protatore mr. goldamn sachs quando definì le costituzioni europee troppo sbilanciate e furi tempo e che non favorivano il mercato, ricordate? Bene... questo era il problema vero.. il resto era una crisi del debito privato che hanno fatto pagare agli stati per timore che crollasse tutto: di tutto ciò la Germania (ma pure Cina, USA, Gran Bretagna, S&P, goldman scachs ecc.) ne ha approfittato per tenersi il proprio welfare più o meno così com'era e aiutare la propria produzione manifatturiera a crescere.. non c'era più concorrenza ed ha trovato terreno facile nel farlo!
Ora i punti son due:
  1. se avessimo un governo non banche orientato il gioco nel chiedere i danni, attraverso l'unico vero tribunale internazionale del commercio che oggi gli Stati temono, sarebbe facile come sparare sulla Croce Rossa... ossia denunciare la Germania alla WTO e farsi pagare i danni al libero mercato che i tedeschi hanno commesso .. come direbbe l'amica nina, che spesso mi dice che sono un sognatore (forse ha ragione), è pura ipotesi teorica perchè i nostri governanti non sono altro che servitori del potere "euro-finanziario" e sono più inclini ad autoattribuirsi prebende che a pensare davvero a governare e a farci bere balle su balle come l'ultima della "crescita" che .... s'avvicina mentre tutti gli indicatori dicono l'esatto opposto ossia che ci stiamo avviando in una spirale deflazione/disinflazione che farà danni tali da far impallidire le misure prese da monti e co......
  2. se volessimo avere un movente per denunciare il perverso meccanismo, dovuto alla strana alleanza fra paesi del nord e la finanza internazionale, che si è messo in moto dal 2007, e che ha protato italia, grecia, spagna irlanda ecc. sull'orlo del fallimento, ora ... ce l'avremmo; ne potremmo trarne delle conseguenze finali denunciando il trattato ue e mandando a quel paese l'hydra eurotecnocratica unione. Invece subiamo e non solo: dobbiamo, per giunta, non solo stornare ingenti somme dalle nostre tasse al debito detenuto dalle banche; come non solo siamo alla fame ma dobbiamo anche mendicare, in caso di bisogno (e ci sarà il prossimo anno l'occasione dato che il paese si troverà sull'orlo del default perchè, nonostante l'impennata, le nostre tasse, tutte, sono in calo non solo percentualmente ma anche in valori assoluti), i soldi che accantoniamo nel ESM che servono .. per i momenti bui.
ora perchè il fronte euro-tedesco si sta sfaldando? Come mai la euro-tecnocrazia si rivolta contro la Germania? A mio parere il motivo è estremamente semplice: hanno capito che l'aria che tira per il vecchio mondo non è più la stessa; la gente, gran parte degli italiani esclusi, comincia a riprendersi dallo choc subito e a guardarsi intorno e cominciano a capire che è avvenuta una rapina a loro danno e quindi cominciano a muoversi e agitarsi ed essendoci fra breve  le elezioni europee c'è il grande rischio di ritrovarsi con un parlamento europeo fortemente..... anti-europeo o lameno fortemente contrario all'attuale assetto di questa europa e questo è un vero problema per questi papaveri che finora hanno vissuto il loro sogno liberista al riparo dei grandi partiti, ampiamente infiltrati da esponenti liberisti rappresentanti dei grandi interessi della finanza internazionale, sia di destra che di sinistra, si fa per dire, e ciò può essere pericoloso per questi sepolcri imbiancati. E' quindi una mossa elettoralistica? In buona parte si, ma non si può nemmeno escludere che sia un ammonimento all'amico tedesco a non essere troppo vorace e ingordo nei confronti dei propri "fratelli" perchè gli si potrebbe ritorcere contro...... non tutti gli stati son capaci di proporre, e d'introdurre nel proprio ordinamento, reati penali come il divieto di "parlar male della UE" come hanno proposto in grecia o d'introddurre un capestro come nella nostra costituzione: non tutti son così fessi e, prima o poi, anche i fessi si svegliano... e se non bastasse prima o poi quando sei all'angolo qualunque bestia, anche la pecora, si ribella e reagisce!

martedì 12 novembre 2013

legge di stabilità o di stagnazione?

Ripiegato come sulle banche questo governo ha finalmente "licenziato (non se sstesso, purtroppo)" la ... legge di stabilità. Subito è partito l'assalto alla diligenza da parte del parlamento: fra un litigio e un altro al proprio interno ognuno dei partiti, si fa per dire, che lo sostengono tirando la coperta dal proprio lato più preoccupati di farsi pubblicità che dei problemi del paese si corre il rischio che diventi l'ennesimo regalo alle lobby presenti in parlamento.
Questo è il testo integrale del DDL di Stabilità; ed è illuminante: soprattutto per l'estrema fantasia dimostrata per nascondere le reali intenzioni di spesa e la completa mancanza di progettualità che traspare fra le righe ..... il tutto nel più puro tecnicalese politico.
Tutto le anticipazioni, anche di questo blog, sono confermate, proprio tutte confermando il mandato che si è dato il governo che non è per nulla quello di dare la spinta al'uscita dalla crisi del paese ma solo quello di far rientrare, a qualunque costo i citadini debbano sopportare, le banche (soprattutto straniere) della propria esposizione in titoli pubblici e altre prebende che lo Stato italiano deve loro...... qui c'è un breve riassunto delle misure prese e proposte al parlamento:
Fonte AP/La Presse
  1. sono saltati i tagli alla sanità (quasi 3 miliardi nel triennio 2014-16), quella meno lieta è il ritorno della tassa sulla casa. La svolta anche qui non manca, comunque, se si pensa che la tassa era nata come Imu per poi diventare Service Tax e infine Trise. Ora la proposta è di cambiare ancora nome e regole di funzionamento, per dare vita alla Tuc (notizia di oggi a Massarosa, località in provincia di lucca sono arrivate cartelle debitorie da un minimo di 400 euro a un massimo di 1000 per abitazioni da 50 mq a 100 mq... un vero salasso; al punto che in poche ore su facebook è nato un gruppo di protesta per queste cartelle che ha lanciato una sottoscrizione che in mezza giornata ha già raccolto 2000 firme, circa il 10% dei cittadini della località... quella più penalizzata composta da lavapiatti, invalidi, pensionati, ecc. ed è solo l'inizio), la cui aliquota verrebbe fissata entro un tetto del 10,6 per mille con esenzione per prime case, terreni e fabbricati rurali (già risparmiate dall’Imu nel 2013). In generale, almeno a sentire le parole del premier Letta, si tratterà di una legge “senza tasse e senza tagli sul sociale”, ma sarà davvero così? Mah... qui il caos è totale perchè da un lato hanno l'esigenza di fare soldi e in fretta dall'altro si rendono conto che le proteste esploderanno soprattutto per l'ingiustizia di una tassa comunale (che il governo cinicamente scarica sui comuni) che vien pagata da tutti anche se non sono proprietari di immobili sulla quale pesa anche un contributo basato sul numero di componenti familiari e la grandezza dell'abitazione.. attenzione: questa seconda parte, quella dell'ampiezza degli immobili, si riduce man mano che aumenta la metratura; una tassa inversa che aggiunge ingiustizia a ingiustizia.
  2. nel triennio che va dal 2014 al 2016 la Legge di Stabilità prevede un totale di 27,3 miliardi di euro di impegni di intervento da parte dello Stato. Di questi, 14,6 miliardi di euro saranno dedicati agli sgravi fiscali: 5 miliardi per i lavoratori (ovvero aumenti in busta paga di ipotetici 14 auri ma reali 8 o anche meno; una truffa), 5,6 miliardi per le imprese (taglio, fasullo, al costo del lavoro e agevolazioni fiscali; immagino che saltino di gioia nel saperlo dato che non hanno credito dalle banche e nessuna riduzione della enorme burocrazia pubblica che gravita intorno a loro che rende inaccettabili le condizioni per fare impresa) e 1 miliardo per le ristrutturazioni edilizie e i bonus ecologici. Sono poi previsti 11,2 miliardi di euro per le azioni sociali, i progetti di investimento e gli impegni internazionali, e 1,5 miliardi per gli investimenti a livello locale e per la restituzione di debiti commerciali di parte capitale.
  3. Cuneo Fiscale: per rilanciare la competitività e l’occupazione, il governo ha stabilito tagli al cuneo fiscale per ridurre la differenza tra stipendio netto percepito dai lavoratori e salario lordo a carico delle imprese. L’idea era di stanziare per il 2014 2,5 miliardi e in totale nel triennio 5 miliardi per i lavoratori e 5,6 per le imprese. Le ultime novità vorrebbero una riduzione per i redditi inferiori a 30mila euro, con un guadagno in busta paga di 200 euro... di cui sopra ho già accennato e che si risolverà in fasulli ritorni in busta paga che vengono ripresi alla fonte con gli inteerssi per giunta....
  4. Bollo sui titoli: sembrava saltata all’ultimo l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie, e invece sul tavolo del governo ci sarebbe il progetto di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie dal 20 al 22 per cento, oltre a un aumento del bollo sulle gestioni di titoli, la cui aliquota oggi si attesta allo 0,15% e che potrebbe salire allo 0,165%. La classica tassazione in stile democristiano dei bei tempi che furono.... nulla di nuovo; solo pubblicità e poco introito.
  5. Pensioni: il governo vuole ritornare all’indicizzazione delle pensioni, anche se solo per quelle sotto i 3mila euro. Previsti diversi livelli di rivalutazione: del 100% per le pensioni fino a 1.500 euro; del 90% per quelle fino a 2mila; del 75% fino a 2.500 e, infine, del 50% fino a 3mila. Potrebbe tornare inoltre il contributo di solidarietà a carico delle pensioni d’oro. Anche qui nulla di nuovo e niente di particolarmente importante.. solo un prelievo mascherato da benefit: la corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il prelievo forzoso; ma loro ci riporvano in altra forma; c'è un problema: questo contributo riguarda i grossi papaveri della P.A., i magistrati, i politici... state certi che otrveranno il modo di cancellarlo...
  6. Pubblica Amministrazione: si parla finalmente di tagli alla spesa della P.A. a partire dal blocco della contrattazione per arrivare a una stretta sugli straordinari (tagliati del 10% rispetto al 2013), sulle maxi retribuzioni e sul turn over..... quali tagli? Non: tav, F35, sommergibili, droni, portaerei, elicotteri ecc. Quindi? Presumibilmente: riduzioni dei trasferimenti alle regioni in materia di trasporto pubblico, per fare un esempio... tagli alle spese dei ministeri per fare un altro esempio in modo da far aumentare l'esposizione degli uffici pubblici verso i privati e far fallire altre aziende che hanno avuto la sfortuna di lavorare per la P.A.
  7. TFR statali: i dipendenti pubblici sono toccati anche da un nuova regola, fino ad oggi applicata solo sui Trattamenti di fine rapporto superiori a 90mila euro. Ovvero la possibile rateizzazione della liquidazione in due rate quando il Tfr supera i 50mila euro. Da e ridai, visto anche il fallimento della pensione integrativa (affidereste il vostro tfs o tfr alle rapaci mani delle assicurazioni private? Io no..), prima o poi lo levano.....
  8. Costo del lavoro: il governo Letta prosegue sulla scia di quello Monti nel percorso di abbattimento del costo del lavoro per le imprese. Vengono stanziati 1,5 miliardi per le detrazioni per le fasce medio basse e 40 milioni di euro per l’Irap sulla quota lavoro (110 milioni nel 2015, 200 nel 2016). Lo scopo è estendere la no tax area ai redditi Irpef dei soggetti fino a 12mila euro. Dov'è il guadagno visto che aumenta tutto il resto e le imposte aumentano a livello locale?
  9. Rientro dei capitali: dovrebbe essere questa una delle fonti più importanti di finanziamento della Legge di Stabilità. Cambia il meccanismo per riportare in Italia i capitali detenuti illecitamente all’estero: ora i contribuenti dovranno autodenunciarsi (cade l’anonimato), pagando tutte le tasse dovute per i periodi ancora soggetti ad accertamento ma con una riduzione delle sanzioni e del carico penale. L'ennesimo condono mascherato: la Corte dei Conti ha già detto no... e sono d'accordo.
  10. Rivalutazione Banca d’Italia: il governo sta cercando di capire quanto valga effettivamente Bankitalia. Il perché si è scoperto nella Legge di Stabilità. Si pensa a una revisione (verso loalto) della contabilizzazione delle quote in mano agli istituti di credito, che porterebbe nelle casse statali da 5 ai 7 miliardi di euro (come plusvalenza registrata dalle banche azioniste). Domanda: come faccio a far guadagnare qualche miliarduccio alle reali proprietarie della Banca d'italia senza che nessuno se ne accorga? Così, come sopra....
  11. Bonus ecologici: 1 miliardo di euro la somma stanziata per confermare anche per il 2014 gli incentivi e gli sgravi per le ristrutturazioni e gli interventi di risparmio energetico. L’idea del governo, comunque, è di rivedere l’intero impianto delle agevolazioni. Rivedere, alias eliminare o rendere non agevoli.. come a dire..... addio incentivi.
  12. Banche: allo studio la deduzione delle perdite sui crediti in 5 anni anziché in 18 anni. Il ministro Saccomanni ha specificato che saranno pensate misure per incentivare “la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affidabili per le banche. Banche che per la contabilizzazione delle perdite saranno in grado di fornire ulteriore sostegno all’economia". Essendo la crisi non una crisi del debito pubblico ma del debito privato, ossia le banche che hanno giocato a fare gli apprendisti stregoni a spese nostre, perchè non dare ancora altri soldi ai responsabili di tutto il casino che dal 2001 a oggi abbiamo sotto gli occhi?
p.s.
in alto nel link c'è il testo integrale, qui vi ho fatto un imperfetto riepilogo, null'altro. Fate voi le considerazioni... io le ho già fatte in ben altri 5 post precedenti che potete leggere tranquillamente: io non ho, proprio, parole da aggiungere se non "rigraziare" sentitamente quei miei concittadini che continano a votare per il sistema di potere che ha nel SC-PD-L-PDL il perno di tutto insieme al governo e all'Alto colle: veri garanti di una europa che nessuno vule più e di cui non si sentiva la necessità e che è diventata quel mostro inumano che divorerà anche se stesso, dopo aver divorato tutti noi....

lunedì 11 novembre 2013

Giustizia amministrativa privata: ecco come ammazzeranno la rete, i diritti digitali e la libertà dei cittadini

Il governo (a differenza della CGIA, della Confcommercio, dei sindacati - per quanto ammaestrati -  e dei confindustriali) vede rosa chiaro: ci vuole una faccia tosta come il bronzo per dire che ci stiamo "stabilizzando" e che per il 2014 avremo una crescita del 1,1% per il 2014 e di circa il 2% a partire dal 2015 mentre non c'è nulla, proprio nulla, che faccia pensare ad exploit del genere, anzi.... se pensiamo che stiamo buttando soldi nel cestino per comprare sommergibili, aerei, elicotteri, tav, ecc. facendo aumentare il debito pubblico senza alcun ritorno economico per il paese e per noi mi chiedo come si possa solo sperare in numeri del genere quando i salari reali sono fermi ai tempi del bisnono e se si creano posti di lavoro sono al massimo a tre mesi, tacendo di come dal 1990 a d oggi si sia spostato sulle spalle dei lavoratori (degli artigiani, dei piccoli imprenditori, ecc.) il peso delle tasse e del sostegno del paese e del suo debito.
Ma questo lo sappiamo, spero....
Quello che invece sta passando sotto silenzio o quasi è il trasferimento ad atuorità amministrative il controllo della rete (non solo qui sia chiaro ma qui stiamo facendo da battistrada). La UE da qualche anno si è dotata di una struttura di spionaggio, antiterrorismo è la scusa ufficiale, che nulla ha da invidiare alla nsa americana; solo che non è gestita in conformità delle legislazioni, e dei trattati istitutivi della stessa, ma da autorità amministrative poste sotto il controllo dell'esecutivo: da noi abbiamo già fatto un passo ulteriore ossia AGCOM si è già erta a controllore, violando un principio base della nostra Costituzione che prevede che ognuno debba essere sottoposto al processo davanti al "proprio giudice naturale", del marchio intellettuale e contro la pirateria ora stanno discutendo altro: sapete cosa? La cosa funzionerà così: un privato ritiene che sia stato leso un proprio diritto, marchio o altro e anzichè far denuncia al giudice naturale scrive all'AGCOM che in 24 ore decide se imporre la chiusura del sito o se multare l'isp o altro...... e il contraddittorio? Non se ne hanno notizie, nulla; trovo significativo che un organo di nomina governativa, previo accordo cencelli di spartizione fra i partiti (con commissari che hanno stipendi, e pensioni, che, in certi casi, si cumulano fra loro raggiungendo cifre astronomiche che i comuni mortali non vedono nemmeno nel corso dell'intera vita lavorativa), che ha funzioni amministrative diventi giudice terzo nella controversia mentre lo sceriffo è ..la stessa AGCOM e il pm è un privato ossia colui che si ritiene leso: tutto fatto in casa insomma. In una società sempre più orientata verso la digitalizzazione e verso forme democratiche digitali che cosa s'inventa la casta: il giudice fatto in casa bypassando le tutele giurisdizionali classiche ossia le unica guarentigie a disposizione del cittadino per difendersi dagli abusi della P.A. con tanti saluti  alla democrazia orizzontale.
Si ha forse paura di cosa potrebbe diventare la rete nel terzo millennio? Si.
Si è trovato il modo di creare "pressione" sugli ISP per addomesticarli e farli diventare a loro volta "sceriffi" delle proprie community e siti? Si.
Si è, anche, trovato il modo di far pressione sulle grandi società digitali che sfuggono ai controlli dei singoli stati per spingerli a fare solo quello che il potere vuole (come in Cina, Iran, ecc.)? Si.
Si vuole spingere oltre i confini del costituzionalmente lecito, adducendo grandi ideali (come la lotta alla pedofilia, al terrorismo, ecc. peraltro giustissime e sacrosante ma che gli stati, per mancanza di volontà politica e di soldi.. sull'ultima però ci si potrebbe porre rimedio comprando meno aerei e facendo meno tav), il controllo della società sottostante ricreando in forma digitale quel leviatano contro cui, solo a parole, si scagliano tutti i politici e i benpensanti? Si.
E' un mondo oscuro quello che stiamo consentendo di costruire: niente lavoro, niente futuro, controllo penetrante in violazione dell'art.21 della costituzione per via amministrativa ....... manca solo, come in via d'inveramento in Grecia, che s'introduca il "reato di offesa alle isituzione europee" e la frittata l'è bell'è cotta.
Ma non siamo una società di mercato dove, nella fattispecie il mercato è quella della comunicazione dove il cittadino, attraverso un corrispettivo economico, acquista il servizio di accesso fornito da un ISP e, in base alla legislazione e all'ordinamento giuridico, può costruirsi identità, blog, sito, ecc.? No già ora siamo alla mercè degli ISP, perchè non esiste nel nostro paese un rete gratuita pubblica, ora lo siamo anche di un agenzia "nominata" e di società private che possono fare quello che vogliono dei diritti digitali.... un caso? E' famoso quello dello youtuber anglosassone che ha visto il proprio format copiato da un tv senz'alcun riconoscimento (ne parlai in un post) del cosiddetto diritto di marchio.... se fosse stato il contrario? Bè, lo sappiamo.... dai marines ai politici tutti addosso allo youtuber.
Provate a fare un giro in rete; nessuno, se non le news specializzate, ne parla ma ci stanno lavorando sodo e ci ritroveremo non con la Polizia Postale, pubblica, a controllarci ma con una società privata che decide chi è buono e chi è cattivo......infatti questo è un pessimo segnale: sia per coloro che, come i pentastellati, credono nella democrazia orizzontale ed elettronica che per coloro che credono nella "D"emocrazia tout court perchè il potere, in crisi checchè se ne dica, cerca di serrare le fila e non ha, da che mondo è mondo, altri mezzi se non la repressione, virtuale e non, del dissenso... si rafforzano, a spese nostre, i media tradizionali e si favorisce l'invasione della rete da parte dei propri sodali per coprire tutti gli spazi esistenti e con tutti i mezzi: se qualcosa dovesse sfuggire.... c'è sempre il giudice/sceriffo fatto in casa e il pm privato.
SVEGLIATEVI

domenica 10 novembre 2013

L’economia del mutuo soccorso

come sempre a inizio settimana vi propongo un articolo; questa volta un articolo di Loretta Napoleoni sul fatto del 10/11/2013
Tre anni fa su Wired lanciai l’idea dell’economia del mutuo soccorso, la cosiddetta pop economy perché gestita dal popolo, quest’estate il mio assistente storico, Federico Bastiani, ha trasformato nella sua strada, via Fandazza, la teoria in pratica.
Con un bambino piccolo, una moglie sud africana, tre lavori per arrivare alla fine del mese e le famiglie di entrambi lontane, Federico ha deciso di tentare di crearne una virtuale. Ha stampato al computer dei manifesti che ha distribuito nella strada, sopra c’era scritto quello che tutti ormai sognano: far parte di una comunità locale vera, dove ci si conosce e ci si aiuta reciprocamente, come succedeva ai tempi dei nostri nonni nei piccoli paesi e come ancora succede nelle comunità più povere, dove senza l’altro è difficile sopravvivere. La risposta è stata entusiasta, un successone che ci ha sorpreso entrambi. E’ dal 2008, infatti, che ripetiamo che l’unica soluzione alla crisi economica e politica, una catastrofe che sta letteralmente distruggendo il paese, è la solidarietà tra la gente e la creazione di comunità accentrate intorno ad economie locali e sono anni che veniamo derisi ed a volte anche insultati dagli ottimisti economisti di regime che invece suggeriscono di mettere in vendita ciò che è rimasto del patrimonio nazionale.
Ebbene via Fondazza a Bologna, la prima social street in Italia, sembra darci finalmente ragione. Chi ci vive ha aderito all’idea di condivisione con i vicini, dalla baby sitter fino alla festa di compleanno, perché l’iniziativa li arricchisce non solo socialmente ma anche economicamente. Un esempio: compro nei negozi locali, vado al cinema, al ristorante, al bar sotto casa e gli esercenti mi fanno uno sconto; chi parte invita i vicini a svuotare il frigo, gratis. Oggi lo faccio io domani lo fai tu e tutti ci guadagniamo.
Di via Fondazza in questi giorni se ne è parlato nei telegiornali, alla radio e su una buona fetta della stampa nazionale; sociologi, antropologi e perfino le agenzie immobiliari vogliono studiare il fenomeno, tutti si domandano se questo modello è replicabile, se in Italia, e chissà anche nel mondo, possano nascere centinaia di milioni di social street. Certo che è possibile, anzi è necessario, la globalizzazione ha reso il locale vulnerabile ai capricci di economie sconosciute, pensate a Prato, un tempo il centro di smistamento del tessile, da dove usciva il Made in Italy, oggi assomiglia ad un sobborgo di Shanghai. Chi l’avrebbe detto 20 anni fa che la delocalizzazione, tanto amata dai nostri industriali del tessile, avrebbe prodotto queste metamorfosi? Che ne è dei vecchi maestri, degli insegnanti, della profumiera di Prato, dove sono finiti i proprietari delle trattorie o gli operai delle fabbriche? Forse vivono in strade simili a via Fondazza e come i residenti della strada storica bolognese hanno un gran bisogno di appartenere ad una comunità.
Il successo della pop economy si chiama recessione, stagnazione, declino, processi che, è bene comprendere, ormai fanno parte del nostro quotidiano. Chi crede agli ottimisti economisti di regime che prima o poi torneremo ad essere ricchi, che l’economia si riprenderà, che questa è una crisi ciclica e così via si illude. Quello che stiamo vivendo è un cambiamento epocale, e se non troviamo il modo di contrastarlo tra dieci anni l’Italia sarà più simile alle nazioni del terzo mondo che alla ricca Germania.
La ricostituzione della piazza del paesino attraverso i servizi offerti dal Web2, la pop economy insomma, però non basta per farlo. E’ questa una verità che sociologi, antropologi ed agenti immobiliari ancora non hanno capito. Forse nel 2010, quando l’idea della pop economy è stata presentata al pubblico italiano, l’economia del mutuo soccorso poteva aiutarci a riprenderci attraverso una rivoluzione sociale ed economica dal basso – basta pensare all’energia rinnovabile creata dai rifiuti organici o alla creazione di start up agricole accentrate sulla condivisione – allora ancora esisteva una struttura industriale nazionale, una massa critica su cui lavorare, ma non oggi. Il 15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse, sparite in pochi anni. Le casse dello stato sono sempre più vuote: a luglio i ricavi dalla tassazione diretta sono scesi del 7%; il rapporto deficit/Pil ormai supera il 3% ed il debito pubblico è ben al di sopra del 130% e l’Iva è salita al 22 per cento.
Neppure il capitale straniero è più a portata di mano, dal 2010 gli investimenti esteri sono letteralmente crollati, nessuno ha intenzione di investire in un paese dove il livello di tassazione sulle imprese è il più alto dell’Ue e uno dei più alti al mondo. Questo insieme a un mix fatale di terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente, il sistema di giustizia più lento e inaffidabile d’Europa. La lista è lunga ma basta questo per capirci.
A differenza di molti italiani, i ‘Fondazziani’ sono coscienti di questo scenario e sanno che la social street non può essere un business, né può esserlo trasformata; l’iniziativa rappresenta però un grosso risparmio: dal cinema che offre sconti ai residenti, al ristorante, al bar fino allo scambio di prodotti o di favori. E questo è già un grosso passo in avanti per chi fatica ad arrivare alla fine del mese, ma per far ripartire l’economia ci vuole la crescita, il risparmio non basta. I ‘Fondazziani’ sono anche coscienti che la politica deve rimanere fuori dalla loro strada, ed anche questo è un bene.
Forse pochi di loro conoscono le teorie della Ostrum sui beni comuni, l‘economista che ha vinto il premio Nobel scomparsa da un paio di anni, ma ne stanno mettendo in pratica i principi. Le comunità locali funzionano bene quando la gestione è nelle mani di chi ci vive e quando queste poggiano su un patrimonio solido di beni comuni. In fondo con la creazione della social street i residenti di via Fondazza si stanno riappropriando del loro spazio socio-economico: la strada.
Ecco un principio sul quale rilanciare l’economia del paese, la riconquista dello spazio economico e sociale da parte di chi lo abita, un’azione che in futuro potrebbe includere investimenti reali come una scuola, un laboratorio, un mercato dell’organico a chilometro 0, legato ad imprese locali e così via.
L’economia del mutuo soccorso può dunque essere una piattaforma di lancio per un’economia solida e florida locale ma bisogna agire subito, prima che anche per questa strategia sia troppo tardi.
Sarò in conversazione con i residenti di via Fondazza domenica 17 novembre ore 16 presso il centro di documentazione delle donne in via del piombo 5 a Bologna, ingresso libero.
p.s.
sogni o possibile realtà se ... ci ricordassimo che questa è solo una delle tante ricette (o cambi di mentalità e socialità cui le prime sono strettamente connesse) a disposizione di cittadini e governi per cambiare rotta, strada o come volete chiamarla: a differenza del pensiero unico oggi dominante, che ha fallito, sono tutte lì a portata di mano ... chiaramente a livello locale tutto è possibile perchè il potere non ne è infastidito, ma tutti "livelli locali" ne fanno sempre uno più grosso, fino al punto da far saltare lo stesso potere che si difenderà, eccome si difenderà... è bastato un M5S e i suoi guru per spaventarlo; immaginate tante piccole e medie comunità che fanno a meno delle clientele locali e se ne creano di proprie...

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