venerdì 7 settembre 2012

IL FATTO IN FESTA......

FESTA DEL FATTO QUOTIDIANO
PARCO DELLA VERSILIANA

7 8 9 SETTEMBRE 2012

AVENDO INTENZIONE DI PARTECIPARVI

ALLA VERSILIANA PER SEGUIRE LA FESTA

IL BLOG KARAMAZOV

PER I TRE GIORNI

CHIUDE...



INTANTO SE PROPRIO VI VA DI VEDERLA



QUI SUL SITO DELLA DIRETTA FATTO QUOTIDIANO



SI PUO' VEDERE LA DIRETTA



a domenica sera...

giovedì 6 settembre 2012

.... "ma gli uomini temono la libertà"....

L'autore citato nel post di ieri era B. Constant "Discorso sulla libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni".
Altro parallelismo.
Riflettete su questo passo:
"....avresti dato una risposta all'universale ed eterna ansia umana, dell'uomo come singolo, come dell'intera umanità: davanti a chi inchinarsi? Non c'é per l'uomo rimasto libeo più assidua e più tormentosa cura che quella di cercare un essere dinanzi a cui inchinarsi. Ma l'uomo cerca di inchinarsi a ciò che già é incontestabile, tanto incontestabile, che tutti gli uomini ad un tempo siamo disposti a venerarlo universalmente. Perché la preocupazione di queste misere creature non é soltanto di trovare un essere a cui questo o quell'uoko s'inchini, ma di trovarne uno tale che tutti credano in lui e lo adorino, e precisamente tutti insieme. E questo bisogno di comunione nell'adorazione é anche il più grande tormento di ogni uomo singolo, come dell'intera umanità. Fin dal principio dei secoli. E' per ottenere quest'adorazione universale che si sono con la spada sterminati a vicenda. Essi hanno creato degli dei e si sono sfidati l'un l'altro....." stavolta risparmio a tutti il dover "indovinare chi é": F. Dostoevskij, Fratelli Karamazov.
Qual'é l'attualità del brano?
Quando fu scritta l'opera l'Autore aveva un ben definito orizzonte; ma noi, oggi? Bè abbiamo un intero pianeta come orizzonte: un pianeta che conosce come non mai un riflusso verso instinti primordiali che si credeva fossero spariti o almeno superati; e invece:
  1. é bastato un crollo, peraltro inveitabile, di un simbolico muro affinché l'intero pianeta conoscesse nuovamente povertà, malattie, soprusi, violenze, imbruttimento individuale, sfruttamento massivo dell'individuo;
  2. é bastato un, peraltro abbastanza controverso, crollo di un paio di grattacieli per scatenare il terrore per l'intero pianeta per cacciare, senza peraltro molto voglia di farlo, un individuo e per farlo si sono aggrediti paesi che con lui poco c'entravano ma faceva gioco far volteggiare il drappo rosso mentre con l'altra mano si facevano già i conti dei profitti per le aziende;
  3. é bastato un giochino di borsa per far fallire paesi e impoverire milioni di persone ben sapendo che nessuno gli avrebbe chiesto di renderne conto.
.. si ci sono state proteste e manifestazioni; qualche paese addirttura ha conosciuto un processo simil rivoluzionario ma poi.... l'inchino arriva quando nella maggioranza dei casi si é costretti a far buon viso a meno di non perdere quel poco che è rimasto: come accaduto nel nostro paese: ricordate i festeggiamenti per l'arrivo del banchiere della goldman sachs (e membro del gruppo Bilderberg, vera forza occulta a livello mondiale) a capo del Governo? Dove sono ad oggi quelle persone?

mercoledì 5 settembre 2012

Rinunciare al diritto di .... partecipare

n primis la soluzione all'indovinello di ieri: lo scritto nella prima parte del post era di Tocqueville; lo trovate nell'opera "Scritti note e discorsi politici (volume I° la democrazia in Francia)", buona lettura perché, oltre che attuale, é illuminante della capacità di osservare il futuro da parte dell'Autore.
Detto ciò; continuiamo il giochino del parallelismo fra ieri e oggi, vi va?
Leggete questo brano (di cui mi aspetto che mi diciate chi é l'autore, ok?)
"il pericolo della libertà antica era che, attenti unicamente ad assicurarsi la partecipazione al potere sociale, gli uomini si rassegnarono facilmente a lasciar andare i diritti e i godimenti individuali.
Il pericolo della libertà moderna é che, assorbiti nel godimento della nostra indipendenza privata e affaccendati pei nostri interessi particolari, si rinunzi troppo facilmente al diritto di partecipare al potere politico.
I depositari dell'autorità non mancano di consigliarcelo; sono, così, disposti a risparmiarci ogni noia, tranne quella di obbedire e di pagare! Ci diranno: qual'é, in fondo, lo scoipo di tutti i vostri sforzi, il motivo delle vostre fatiche, l'oggetto delle vostre speranze? Non é il benessere? E, dunque, questo benessere, lasciate fare anoi, e ve lo daremo..."
... e ancora ......
"D'altra parte, signori, é proprio vero che la felicità - in qualunque modo intesa - costituisca l'unico scopo della specie umana? In questo caso molto angusta sarebbe la nostra carriera, e poco ben elevata la nostra destinazione [......] L'opera del legislatore non é compiuta quando egli ha solamente reso tranquillo il popolo. Anche quando lo ha reso contento, gli resta molto da fare. Bisogna che le istituzioni compiano l'educazione morale dei cittadini. Rispettando i loro diritti individuali, usando riguardo alla loro indipendenza, non turbando in nulla le loro occupazioni, esse devono purtuttavia consacrare la loro influenza sulla cosa pubblica, chiamarli a concorrere, con le loro designazioni e i loro suffragi, all'esercizio del potere, garantir loro un diritto di controllo e di sorveglianza permettendo la manifestazione delle opinioni, e formandoli così, con la pratica, a sì elevate funzioni, educare in loro tutt'insieme e il desiderio e la capacità di compierle."
..... anche qui illuminante e attuale: che vi risulti oggi queste funzioni e il godimento del diritto alla partecipazione, che questo padre del liberalismo propugnava come fondamentale per salvare sia i diritti individuali che quelli politici (ben comprendendo che gli uni senza le altre sono pressoché impossbili), sia attuato compiutamente? A me no ....
Un esempio banale?
Partiamo dal principio costituzionale che ognuno deve contribuire in maniera proporzionale, e sulla base della propria capacità contributiva, alle tasse stabilite dal paese. A 64 anni di distanza dall'emanazione di questi principi, vi risulta che qualche governo l'abbia rispettato e, soprattutto, fatto rispettare? No, a me no... anzi: da 30 anni circa gli evasori sono visti come furbi e ganzi, sono dei modelli da seguire e imitare?
Vi risulta che siano state prese misure per abbattere il muro che impedisce ai cittadini, e ai lavoratori, di partecipare alle decisioni del paese (anche prevedendo come compito costituzionalmente rilevante la rimozione degli evantuali ostacoli da parte della Repubblica)?
Tutto quello che hanno fatto é l'ISEE: l'indicatore del livello economico e sociale del singolo contribuente, tutto qui. Ora il Governo, in nome dell'equità, ne sta per rilasciare l'ennesima versione e, indovinate un pò, non entrano a far parte che so automibili di lusso, barche, ecc. ma ... la casa, l'eventuale libretto alla coop, il diversamente abile che percepisce oltre 6.000 euro all'anno di assistenza (ce ne sono ancora, non lo sapevo?) che vede come parte del reddito familiare la quota dell'accompagnamento che prima non veniva conteggiata, ecc. .. in poche parole un single che prima aveva un reddito di 21 mila euro ora si trova un isee (con casa di proprietà, di 42 mila!!!!! E una famiglia che ha la casa di proprietà si trova un isee maggiorato di 5 mila euro rispetto all'anno precedente... l'unico che non si vede eccssivamente tartassato é l'affittuario che vede una maggiorazione ma .... percentualmente minore, tutto qui. Naturalmente gli enti presso cui saranno presentati gli isee dovranno adeguarsi e controllare , lo Stato non lo farà più. 
Avete notizie di petizioni di cittadini contro una manovra finanziaria, sottotraccia tale sarà l'isee nuovo versione "sobria", che farà incamerare allo Stato altri soldi?
Avete notizia di partiti e movimenti che dichiarano che NON avalleranno tale vessazione?
Avete notizia che le le regioni rosse faranno quadrato contro una tale vessazione?
io no.....
eppure in una democrazia liberale il peso dei cittadini vale non solo se vedono riconosciute le cosiddette "libertà formali" ma soprattutto se i cittadini possono esercitare quelle politiche che prevedono in primis "la partecipazione effettiva alle decisioni". Senza le prime le seconde non esistono; le prime, quelle formali", senza le seconde perdono valore ed effettività, come affermava l'autore che stasera vi propongo..... bene, che si fa?

martedì 4 settembre 2012

il silenzio degli eretici...

... "La frenesia di arricchire a qualunque costo, la passione degli affari e del lucro, la ricerca del benessere e dei godimenti materiali sono le passioni più comunemente diffuse. Esse dilagano facilmente in tutte le classi, prendono piede anche in quelle che prima ne erano apparse più immuni e perverrebbero in breve tempo a snervare e a degradare l'intera nazione, se nulla intervenisse per raffrenarle. Orbene, é appunto nella peculiare essenza del dispotismo il favorirle e l'estenderle. Quelle passioni debilitanti gli giovano: esse sviano la mente degli uomini dagli affari pubblici e la tengono altrove occupata, cosicché essi tremano al solo pensiero di rivoluzioni. Il solo dispostismo può propiziare per essi quel segreto e quell'ombra che mettono a loro agio le cupidigie, e consentono di conseguire illeciti lucri senza timore di disonorarsi. Senz'esso, siffatte passioni sarebbero forti; con esso, trionfano."
... e ancora
"La libertà, sola, per contro, può efficamente combattere in simili società i vizi che sono ad esse connaturali, e frenarle sulla china dove tendono a scivolare. Essa soltanto, invero, può sottrarre i cittadini all'isolamento dovuto alle loro stesse condizioni di vita, per costringerli a riaccostarsi l'uno all'altro; essa sola li anima, li mette diuturnamente in contatto con la necessità di concertarsi, di persuadersi, di reciprocamente giovarsi nella pratica dei comuni affari. Essa soltanto é in grado di strapparli al culto dell'oro e alle meschine faccende giornaliere dei loro affari privati, per far loro sentire e vedere, in ogni momento, la circostante e sovrastante presenza della patria; essa soltanto può sostituire di tempo in tempo all'amore del benessere passioni più energiche ed alte, offire all'ambizione scopi maggiori che non quello di far quattrini, creare la luce che permette di scorgere e giudicare i vizi e le virtù degli uomini."
ora: chi ha scritto questi due passi, peraltro attualissimi, e, soprattutto, quando sono stati scritti?
 La domanda ha un senso perché proprio per come si é radicato nel profondo degli uomini occidentali l'ideologia del pensiero unico liberista nella società, così come disegnata dal filosofo e sociologo polacco Bauman, liquida dove la postmodernità si é sostituita alla modenità e dove ai cittadini, e produttori in particolare, si sono sostituiti i consumatori: lega concetti come il consumismo (e la creazione di rifiuti umani), la globalizzazione (e l'industria della paura), lo smantellamento delle sicurezze (in cui sono cresciuti i padri) per arrivare a una società "liquida" sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusi. "L'esclusione sociale elaborata da Bauman non si basa più sull'estraneità al sistema produttivo o sul non poter comprare l'essenziale, ma sul non poter comprare per sentirsi parte della modernità. Secondo Bauman il povero, nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore. La critica alla mercificazione delle esistenze e all'omologazione planetaria si fa spietata soprattutto in Vite di scarto, Dentro la globalizzazione e Homo consumens ( l'ultimo passo e preso dalla biografia del filosofo su Wikipedia)".
Ecco il cancro che ci sta distruggendo: la cura c'é, mancano i medici e gli infermieri. Ci sono volontari?
Non é solo un problema di volere o di potere, ma soprattutto di sopravvivenza per tutti coloro che di questa società sono stufi di assumere quel ruolo di rifiuti umani per loro disegnato, e in certi casi predefinito, da chi ha tutto l'interesse a che le cose rimangano esattamente come sono perché se "libertà" é la loro parola principe in realtà essi la temono come il davolo teme l'acqua santa perché il girono in cui i suindicati candidati a diventar rifiuti dovessero accorgersi che ne sono i primi depositari verrebbe scoperto il giochino messo su da 30 anni a questa parte da chi il potere l'ha nelle proprie mani e non ha nessuna intenzione di dividerlo (tantomeno condividerlo) con gli altri..... ora il punto é: se la loro libertà può essere acquistata a suon di quattrini e di privilegi, l'altra libertà, quella vera, come la si potrà conquistare? A voi le risposte.... perché io, come eretico di questa società, so che di talentuose anime belle pronte a saltare sul carro, uno qualunque, del prossimo vincitore, pur sapendo che il loro é solo opportunismo conformista, ce ne sono a iosa ... moltissimi meno sono quelli disposti a segargli le ruote!!!!

lunedì 3 settembre 2012

Un boom lo conosciamo: quello della spesa pubblica ... con il trucco

Già. Il punto é: il report della CGIA di Mestre sulla spesa pubblica correttamente fa il quadro della situazione e altrettanto correttamente punta il dito sulle spese correnti dello Stato che sono aumentate; peccato che i parametri sono fuorvianti per chi legge perché si prestano a varie interpretazioni, e nelle tabelle a questo link si capisce perché:




le spese correnti per i beni, durevoli e non, sono quasi ferme, quasi però perché la roba si rompe o si guasta o i palazzi crollano se non sono restaurati, leggi pompei, o se non vengono ristruttrurati come le scuole.. quindi non si possono stoppare;

le spese correnti per i dipendenti, negli anni che vanno dal 2000 al 2010, sono aumentate (udite udite) del 12% anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un dato aggregato che andrebbe esaminato meglio; ad esempio in quella che rappresenta il 92% circa dell'intera spesa le voci sono discordanti perché vi sono aggregate sia il grosso dei dipendenti (le cui retribuzioni sono pressoché ferme allo zero virgola qualcosa) quelle dei dirigenti, dei grossi papaveri dello Stato (ricordate gli articoli del fatto quotidiano sulle alte retribuzioni, ad esempio inps, ecc), delle alte cariche, dei politici a qualunque livello (e del personale di collaborazione) ecc. tutto fa parte della stessa voce che se fosse disaggregata darebbe ottime sorprese aprendo gli occhi a molti...

ci sono, però, due voci CHE NON VENGONO CITATE ossia "interessi passivi" e "trasferimenti correnti diversi" che da soli fanno un ottima percentuale rispetto al totale (anche se gli interessi son diminuiti) delle quale colpisce, disaggregando i dati, i trasferimenti ai privati che sono del 107,2%!!!!!



un ottimo indicatore di come lo Stato abbia smantellato la propria presenza nel sociale per finanziare privati, spesso a fondo perduto.. ora se:



disaggreghiamo la spesa corrente per stipendi della P.A. nei suoi componenti cosa ne verrà fuori e chi risalterà per essere superpagato?

i fondi dati ad associazioni private fossero impiegati dal pubblico in maniera da aiutare seriamente chi davvero ne ha bisogno?



Ma in tutto il quadro manca una voce pesantissima: gli interessi sul debito; essi pesano per oltre il 60% sul totale, perché non se ne parla? E forse essi non sono spesa pubblica? Inoltre, avendo aderito al WTO (dove gli Stati hanno accettato di agire come privati sui mercati rinunciando a una porzione di sovranità), quanta parte degli interessi dovuti sono frutto di speculazione e quanta frutto di reale spesa per autofinanziarsi?



La domanda non é di poco conto perché, ma questo i dati a disposizione non lo evidenziano, essi pesano per un bel pò sui conti e, anche con governanti onesti e proni all'interesi pubblico, sarebbe dura intervenire.... ora: una strada, a costo di sembrare retorico, ci sarebbe come alternativa, ossia ritornare alla Costituzione; ma quanti la pensano così?

domenica 2 settembre 2012

l'ultima evoluzione: l'homo eroticus, da non crederci....

C'eravamo appena abituati alla a-crazia liberista degli ultimi 20 anni che hanno visto affermarsi l'homo economicus che arriva .... l'homo eroticus, l'ultima frontiera dell'evoluzione. Tutto nasce da un saggio di M. Maffesoli che sta per pubblicare in italia in settembre che ne delinea i contorni e gli ambiti proponendo una sua lettura della tendenza. In realtà quello che accade, a mio parere, é una riscoperta del porno soft: si sa che la mancanza di idee é propria degli opinion maker e dei cool hunter e quindi, dovendosi guadagnare la pagnotta, vanno per disco ecc per trovare qualche idea che puntualmente hanno trovato e ricicciato per i consumatori. Il nostro autore ne ha delineato i contorni dandogli la dignità dell'ufficialità con una serie di argomenti del tutto seriosi e importanti (che vanno dalla religione alla globalizzazione) ma alla base c'è sempre la ricerca di un profitto in settori ancora non sfruttati appieno non foss'altro perché erano appannaggio di pochi; ma nella società liquida tutto fa brodo, si sa, e tutto fa trend purché aggreghi individui nei non luoghi soliti: ecco pronto un settore da scoprire per tutti, il porno soft, ed ecco che vi si catapultano tutti, tanto un sagista si trova sempre.. non é una posizione moralista la mia ma, dopo aver letto Barber e il suo saggio "consumati", non posso non vedere con occhi disincantati questi trend senza, quindi, il velo di ufficialità che gli si vorrebbe dare sulla valutazione che il voyeurismo e la morbosità sono tipici degli esseri umani e quindi, con la dovuta spintarella tutto diventa commerciabile e parte dell'orizzonte che abbiamo di fronte, un altra moda insomma ... tanto:




in media le coppie durano 2 anni;

il separatismo fa generi e ceti é ormai un dato di fatto;

la violenza, anche figlia del separatismo e delle frustraizone del non riconoscere l'altro da se, é in aumento e nulla e nessuno sembra abbia la minima volontà di combattere questi epifenomeni;

il mondo del porno é sempre stato nell'ombra nascondendo al propri fenomeno poco edificanti ... a dir poco e non mi sembra utile spingere, in mancanza di validi supporti, su questo ambito per fare profitti a scapito della società.



al di là di tutto, insomma, la cosa più intelligente da fare sarebbe fornire informazioni corrette prima di lanciare mode e trend che indeboliscono i legami sociali e rendono oggetto quel che invece dovrebbe soggetto di interazioni...... paritarie

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