giovedì 29 marzo 2012

un manifesto per un soggetto politico nuovo....

Ed eccolo... io ne proposi l'idea perché, come tanti altri, mi accorsi (come Bersani ora ma rivendico il "prime noctis" e prima della triplice sindacale ora quadruplice visto che l'ugl si é aggiunta anch'essa)) che un onda stava montando: che sotto le ceneri non stava covando ma esplodendo un incendio, l'incendio della protesta sociale; mi accorsi che c'era voglia di un altra politica: ebbene proponevo liste civiche sull'onda della stessa proposta, fatta dalle colonne del Fatto, da Paolo Flores d'Arcais.. mi sono rimboccato le maniche per scoprire che, almeno qui in una zona depressa come massa (Toscana), era impensabile: troppe contraddizioni sociali e troppi contrasti fra i ceti e vi rinunciai... ora, sempre sul Fatto, ho avuto modo di trovare chi invece c'ha creduto e ha messo in atto l'idea: il sito si chiama "soggetto politico nuovo" e che si presenta con un manifesto, un pò lungo come esposizione, che dice chiaramente quali sono le idee che li muovono. Vi ho aderito senza esitazioni perché mi son reso conto che erano le stesse cose che da sempre penso anch'io: superamento dei partiti nella forma attuale; mantenimento della Costituzione senza riforme; federazione della rappresentanze politiche e limiti alla permanenza in parlamento ecc. quindi due son le cose: o sono dotati di poteri particolari o le mie idee sono condivise da una larga fetta di persone, e allora perché non si fa? Perché ci devono essere sempre delle "avanguardie"? Perché ci si ferma alla enunciazione dei lamenti e non si va oltre? Pensateci, leggete il manifesto aderite...... questa potrebbe essere, forse, l'ultima occasione di pensare prima che quei sepolcri imbiancati ora seduti in Parlamento trovino il modo di perpetuare ad vitam il proprio potere. Grillo e il suo movimento sono nelle peste; Sel fa fumo ma pochissimo arrosto; IdV é ancora troppo one self made man party... invece gli estensori sembrano avere le idee chiare e, soprattutto, mettono in chiaro che non hanno intenzione di creare l'ennesimo partito ma una federazione di realtà, locali o meno, sociali: gli diamo fiducia o no?
Gia dal titolo: Qui non c'è più tempo.... e dall'esplicazione del "loro percorso" ci si avvede di cosa li spinge, si fa o ci rasssegnamo a morire .... montian-inciucisti?

mercoledì 28 marzo 2012

... e mentre inciuciano

già: mentre inciuciano disegnando sistemi elettorali che evitino fastidiose minoranze nel prossimo Parlamento il Governo non sta mica a guardare, liberandosi un giorno dopo l'altro della maschera di "novità" e "sobrietà" per assumere il proprio vero volto di governo di ristrutturazione capitalistica in senso finanziario, ossia completare la riforma vera in corso usando l'Italia come laboratorio d'osservazione per poi estendere il tutto alr esto del vecchio mondo: o brutalmente o con la mano guantata hanno la mission di farlo, ci piaccia o meno. Ora il punto é: perché un giornale come Repubblica, sia pure con mille cautele, critica aspramente l'uscita di Monti "se gli italiani non sono pronti ce ne andiamo"? Chi sono, in questo caso, gli alieni? Repubblica o il Governo? Cosa c'è che non va? Come mai un grande sostenitore scopre l'acqua calda? A mio parere le risposte son tante, ma una é quella giusta: Repubblica si é accorta che in realtà sono usati, insieme al loro partito di riferimento (il pd-l), per scopri "altri", terzi; scopi che non sono propri dei liberisti che amano chiamarsi "riformisti" ma di una destra antica che cerca di restaurare (come avvenne nel 1815 con la Restaurazione dopo la rivoluzione francese, americana e il bonapartismo) l'ancien regime ... fare i conti con tutto quello che invece é stato fatto dopo rimuovendo anche il ricordo: un pò come se volessero fermare le lancette della storia dal 1848 a oggi; come se non fosse accaduto nulla. Ci sono, naturalmente, tante differenze rispetto ad allora: ma prvate a pensare che se la generazione prima della nostra e noi sparisce i posteri (figli e nipoti) cosa conoscono? Non certo il welfare, lo Statuto dei lavoratori, i diritti del lavoro, delle donne, la costituzioni democratiche ecc. ma un paese liberale dove ognuno "nasce libero" ed é padrone del proprio destino se ha i soldi ed é pronto a camminare sui propri simili per affermarsi e poco o nulla sa dei precedenti; da incubo, vero? Eppure se mettete insieme tutti i tasselli é questo il quadro che vi si dovrebbe parare davanti ed allarmarvi sul serio perché solo chi a una visione d'assieme può capire il senso di fondo culturale e fortemente ideologizzato che muove questo Governo ... non c'é nessun afflato europeista, né tantomeno preoccupazione per la ripresa economica (che non si raggiunge certo aumentando tasse su chi già le paga dato che a che pro deprimere la domanda), né si comprende la durezza con cui materie delicate come il lavoro, i giovani e le pensioni (350 mila persone sul lastrico grazie alla ultima riforma Fornero, i cosiddetti esodati)... e la morbidità estrema quando si tratta di giustizia, tv, evasione, banche, assicurazioni, ecc. perché queste sono i campi di riferimento proprio di questi professori: vi si identificano non tanto con le persone che ne ricoprono ruoli e posti di comando ma l'area socio-economica che rappresentano: lupo non mangia lupo, tutto qui. Repubblica sembra averlo capito, finalmente ....... e noi?

martedì 27 marzo 2012

una busta paga .... tasse

Viste le ultime buste paga? Bè benvenuti nel mondo reale ... eccola la cura Monti: più tasse per tutti. A me ad esempio se ne sono andati circa 100 euro di regalie varie a regione e comune, conguaglio compreso, senza che ci fosse, come cittadino, un rientro in termini di maggiori e migliori servizi e per gli enti locali non va meglio perché la torta delle nuove tasse se la pappa tutta il governo meno una infima percentuale che servesolo a non farli affogare, non un cent di più. Aggiungiamoci poi: il 7% in più per la tassa sulla spazzatura; l'aumento delle multe; l'iva già aumentata e che aumenterà da ottobre; le tariffe pubbliche e di quelle date in "gestione" ai privati; l'iva sull'iva sulle bollette.... e vedrete che ormai la busta paga serve solo a pgar atasse e di liquido rimane poco per vivere: ed é solo l'inizio..... Il Nostro fa anche l'offeso se gli arrivano critiche, leggere e sobrie per carità, ma ha ragione Ezio Mauro che oggi su Repubblica sostiene che non sono le società a "dover esser pronti" per le riforme ma i governi in particolare e la politica in generale a dover ascoltare i cittadini.... quella che fa intravedere Monti é una visione aristocratica fuori dal tempo e astorica che in una società come quella italiana, a bassa sensibilità pubblica, non fa che far implodere la nazione: é questo che vuole? O si vuole giocare a fare i duri con i soliti noti perché in realtà si mira ad altro, ossia ad imporre un modello, quello americano, che negli usa é fallito e che qui rtova orecchie interessate perché grazie ad esso chi può si arricchisce e chi non può ne paga lo scotto (soprattutto se poi non ha una rappresentanza politica e sindacale che la rappresenti)? Bello fare i liberisti quando non si deve rispondere a qualcuno ma solo chi si é nominati, vero? Ecco perché é importante votare: prima lo si farà meglio sarà per tutti....... anche per Monti.

lunedì 26 marzo 2012

.. e a proposito di riconferme ..

Crede davvero di far il bene degli italiani con le misure prese..... e fino a qualche settimana fa poteva anche esser così perché, da bravi opportunisti, gli italiani nonostante tutto apprezzavano la novità, ma poi.... poi é arrivata la, cosiddetta, riforma delle pensioni che ha fatto crollare lo spread fra paese reale e governo al 60% (un primo segnale chiaro di qual'era il sentimento italico, ben sapendo che i conti della previdenza sono in profondo verde e se non fosse che lo Stato scippa i contributi, leggi riforma dini, per risanare il bilancio dello stato quando ha messo in un solo calderone assistenza e previdenza non ci sarebbe bisogno di riforme tant'è che le assicurazioni privae e le banche fanno ancora oggi a cazzotti per accaparrarsi i contributi e i tfr).. ma ora, non contento, ha messo mano al, cosiddetto, mercato del lavoro e all'art.18 e lo spread fra paese reale e governo é crollata al 44%: mr.B, dei tempi peggiori non sapeva fare di peggio. Pochino per un governo "salva-italia", vero? Niente continuismi, anzi i partiti o le frazioni di essi (penso all'ala liberista del pd-l) che cominciano a scansarlo e a distinguersi, a cercare virgole ecc. Essendo non un politico ma un rigido, con i deboli, prof fa finta di nulla e tira dritto ma sa benissimo che l'aria cambia e pure il vento: quindi tutti i disegni del post governo emergenziale vanno a farsi benedire? Si se continua su questa strada, a quanto pare.... e anche per i partiti che lo sostengono non va meglio: l'inciucione, pd-l - pdl - terzo polo, non incontra il favore degli italici mentre l'alleanza della sinistra, si fa per dire, unita sfonda letteralmente tutti le barriere; significherà qualcosa o no? Sappiamo benissimo che gli sherpa dell'inedita alleanza che regge Monti stanno già trattando il "dopo" partendo dal sistema elettorale fino alla Presidenza della Repubblica in una girandola di poltrone, cui concorrono in tanti, mai vista negli ultimi 30 anni; sappiamo anche che Monti e Passera se li sono contesi, finora, sia la destra populista che la sinistra berlusconiana .... per tacere del terzo polo che non scherza in merito; ma alla fine a decidere siamo noi con il voto: e se le proiezioni di Mannheimer sono esatte per gli inciuci son tempi grami..... perché stavolta, toccati nel vivo, forse i nostri connazionali apriranno gli occhi e, oltre alla propria tasca, guarderanno anche al futuro prossimo votando secondo altri criteri che non siano il proprio tornaconto ..... pensando anche che hanno di fronte probabilmente un sistema elettorale come quello attuale o un altro casino elettorale quali solo i nostri politici son capaci di fare; dai sondaggi sembra sia la volta buona che se si fanno scelte chiare la sinistra, berlusconiana e non, potrebbe vincere bene, ma la realtà? Parafrasando una canzone interpretata da rosanna fratello: dodici mesi son lunghi da passare.........

domenica 25 marzo 2012

Napolitano non vuol esser riconfermato..

E' da gennaio che l'ha deto ma solo ora si é avuta la notizia: Napolitano non farà nulla per esser ricorfermato. E lo potrei anche capire, visto il livello medio, che non voglia un secondo mandato. Al di là del giudizio che ne daranno politici e storici, il suo é un segnale: si faccia strada ad altro. Fossimo in altra situazione, meno bloccata, sarebbe una cosa normale ma in un paese come il nostro che si é incamminato sulla strada "americana", che invecchia velocemente e che soprattutto ha un sistema politico completamente fallito e autoreferenziale la notizia che il Capo dello Stato non si proporrà per farsi rieleggere non é che non sia un problema, anzi rischiamo di lasciar spazio a questa cosidetta "politica" di metter su un inciucio da record per la coincidenza del finire la legislatura e della nomina di un Capo di Stato: visto che siamo il paese che ha inventato il manuale Cencelli non si può non pensare che un secondo dopo che l'annuncio é stato diffuso già i vari oligarchi facevano due conti e aprivano altri scenari oltre quelli già noti.... il toto nomine impazzerà per mesi. Il "chi va dove" sarà il nuovo dalemoni, nel frattempo il paese ufficiale rimarrà abbarbicato a u governo che ha "salvato" banche e aristocrazie varie, che fa la faccia feroce con i lavoratori mentre è morbido con le corporazioni e con il padrone, unico, del vapore che su materie come giustizia, frequenze gratuite, falso in bilancio ecc. non vuole che si muova foglia..... facile governare così; meno facile fare scelte difficili per tutti ma non é questo il tipo di Governo che ci ritroviamo e quindi mentre le tasse salgono alle stelle sono i soliti noti a esserne maggiormente colpiti mentre l'evasione fiscale raggiunge la bella cifra di 160 mld e nulla fa pensare che qualcosa cambi anzi con le "riforme" messe in cantiere, art.18 in primis, per il prossimo governo il lavoro sarà molto più facile.. vista anche la debolezze dei sindacati CGIL in primis, ma per per il paese reale di facile non ci sarà nulla perché a fronte di stipendi che non aumentano tutto il resto aumenterà restringendo ancora la domanda che, secondo la fede liberista, dovrebbe essere il motore della ripresa; ripresa che quindi (come dicono nei forum economici) non ci sarà, se ci sarà, non prima del 2017 con tutto quello che ciò significherà per tutti noi..
Napolitano non si ricandiderà.... ma chi verrà dopo non é detto che sarà migliore.....

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