sabato 17 dicembre 2011

... e fiducia fu

già alla fine, con alcune defezione, la fiducia sta arrivando e noi cominciamo a ingoiare. Hanno voglia le varie Bindi a dire che loro alcuni aspetti li hanno modificati; ha voglia l'amato capo a dire che monti é disperato .... poi per cosa disperato visto che non ha pendenze con la giustizia né da privilegiare le proprie aziende cose per cui mr. b ha fondato un partito e riunito sotto le sue bandiere intere schiere di evasori ecc... hanno voglia i partiti, i primi responsabili dell'arrivo di Monti, a votare tutto per prendersi il tempo di far dimenticare le proprie responsabilità... qui a pagare siamo solo noi: chi ha casa; chi ha reddito fisso; chi dichiara tutto ..... insomma noi. E, ricordatelo, parte di quello che paghiamo non va a diminuire il debito pubblico ma a garantire quelli delle banche: ossia di quelle istituzione che da tre anni tiene inere economie continentali con il cappio alla gola; una cosa, se ci fosse una politica autonoma da esse, degna da mandare in glaera per il resto dei loro giorni vari ceo e cda delle istituzioni finanziarie; ma i tempi sono cambiati e in galera ci finiscono i vessati da equitalia, per esempio, e tutti quelli che hanno la sfiga di essere dalla aprte del cielo di coloro dhe non hanno corporazioni sopra di loro. Per colpire i mali del paese, causa del debito, caro Presidente del Consiglio bisogna fare esattamente il cotnrario di quello che Lei ha fatto approvare sull'onda del terrore sparso a piene mani dai media..... non sto qui a farle l'elenco perché entrambi sappiamo di cosa parliamo, anche perché tra meno di 5 mesi ce ne dovrà essere un altra e anche di maggior entità perché i "mitici" spread non si sono abbassati e perché si continua ad evadere; perché l'unica cosa che potrete liberalizzare sarà il mercato del lavoro e a scapito dei lavoratori in termini di minor diritti, perché non riuscirete a convincere i mercati a rientrare nei ranghi e perché, soprattutto, "anche i meno abbienti devono fare la loro parte nel pagare il debito (lo ha detto il Capo dello Stato e in un paese come il nostro questo si chiama cappello sul governo, un enorme elmetto di kevlar che lo protegge)" ... NON CONTRATTO DA LORO.... vero o no? E a proposito: la lega è co-responsabile di tuto ciò ma una cosa gliela devo riconoscere ... la mossa di far fare la dichiarazione di voto dalla operaia vestita nei suoi panni di lavoro é una gran mossa!!!! Perché il PD-L non l'ha fatto? Perché loro sono il partito delle fondazioni? Ecco anche così ci si rifà una verginità!!! Quella mossa di voti gliene ne fatti recuperare un bel pò, credetemi....

giovedì 15 dicembre 2011

AAA opposizione cercasi

Tempo fa già feci un post del genere.... ma visti i tempi é meglio scorticare un pò la memoria, non vi pare? Lo so, é ovvio dirlo: questa "manovra" la poteva fare chiunque, anche un ragazzo appena uscito dalla ragioneria; ci volevano supermari e super professori per fare una cosa del genere? Mi sarei aspettato un nuovo spartito e una nuova musica e invece sobriamente andreottiani i "nostri" hanno messo in campo.... la solita, triste e scontata, solfa: più tasse, tagli accise, garanzia pubblica per i bond delle banche (private) di fatto socializzandone i rischi di perdita, nessun attacco al problema evasivo (196 mld l'anno scorso di evasione) e, soprattutto, nessuna novità sul piano dell'equità. Hanno talmente fatto tesoro dell'andreottismo che, ben sapendo che da fronte PD-L non sarebebro arrivate grosse sorprese, hanno ottemperato a tutti i diktat dell'amato capo (che grazie a supermario si sta rifacendo la verginitàe riacquistando voti e gradimento) proprio tutti: beauty contest gratuito, nessun intervento sul fronte delle corporazioni (anzi), nessun accordo con la Svizzera per recuperare lì una parte delle mancate tasse non pagate qui, niente riforma del falso in bilancio reintroducendone la parte penale, insomma nulla di nulla; niente disdetta dell'acquisto di quasi 50 eurofighter; niente di niente. Un ragguardevole esercizio di equilibrismo che mostra chiaramente di cosa siano incapaci di fare i "professori" e di come mostri ormai la corda il regime consociativista, corporativista, liberista e di quanto ne siano pericolosi i colpi di coda ma, soprattutto, di quanto sia pericolosa la passività degli italiani: é questa che li legittima, null'altro. Ma, dico io, uno straccio di opposizione sociale siamo capaci di crearla o no? E' vero che ormai é tutta destra: dal PD-L al PDL tutti corrono a destra; in teoria ci sono spazi oceanici per chiunque volesse cimentarsi nell'agorà politica italiana, e invece tutto è delegato a IdV, Lega e .... Grillo; la seconda sta disperatamente cercando di rifarsi una verginità a fronte di anni di cogestione clientelare del potere sia al nord che a Roma; il primo che, classico partito "one man", vede aumentare vertiginosamente i potenziali voti a scapito del fratello (coltello) maggiore .... ed essendo un partito di tal fatta ne risente moltissimo dell'improvviso accrescimento e si vede. Grillo? Bè a volte prende incomprensibili decisioni ma ha ragione nel ragionamento generale: son tutti sepolcri imbiancati, spazziamoli via: ma non basta evidentemente distruggere, bisognerà anche ricostruire, eppure.... a parte loro il nulla. Eppure energie ci sono; idee pure.. tutto disperso nella corrente carsica dei movimenti che ogni tanto emergono? Per ora si, ma poi? Quando si comincerà con il "percorso greco" che si farà? Staremo ancora a fare i narcisi o impareremo la lezione dell'uccello padulo?

mercoledì 14 dicembre 2011

le ragioni di una scelta...

Tutti hanno criticato Grillo: e a volte se lo merita perché con il tempo a "fare" politica ha imparato così bene che é talmente criptico che nemmeno lui .... si capisce pur avendo ragione. Ma ha ragione: questo Governo é una svolta imposta dall'alto; un annullamento della democrazia, quasi un colpo di stato senza esserlo però... quello che abbiamo sotto gli occhi lo prevedeva addirittura Max Weber (andando più indietro), Calvino, Rousseau e Platone...... i regimi passano ma il potere resta, anche quando decade; anzi proprio perché é in decadenza tende ad abbassare la maschera e a mostrare il suo vero volto: che sia oligarchico, autoritario o altro il potere non ammette vuoti, né cambiamenti non previsti; ha la necessità di replicarsi e di trovare nuovi equilibri e nuovi assetti: gli intermezzi fra un passaggio e un altro sono appannaggio dei popoli che se li gestiscono come gli pare, e spesso malissimo, e piace... solitamente con forme democratiche o simili, poi alla fine si arriva sempre all'unità: che sia un dittatore o un oligarca o altro poi il potere riprende le redini e addio ai sentimenti e ai riscvolti: tutto piatto e normalizzato.... con questo non voglio dire che dobbiamo rassegnarci, anzi però é un angolo di visuale da tenere ben presente quando si analizzano le cose e anche quando una situazione ci sta stretta, come ora, e cerchiamo (in pochi in verità... la maggioranza sta a gurdare sempre speranzosa la finestra da cui si affaccerà quel messia di montanelliana memoria) di cambiare il corso degli eventi: in islanda per ora ci sono riusciti; in Argentina idem.. e noi? Noi bé siamo italiani, quindi preferiamo ancora pensare in termini di noi e loro (destra/sinistra; cittadini/extracomunitari; politici/non politici ecc. ecc.) dimenticando, perché ci fa comodo, che questi dualismi non sono altro che la nostra espressione e sono parte della nostra formazione bizantina e...... mediterranea: checché ne dicano i destroidi (più o meno entusiasti), siamo molto più arabi (quindi contorti e bizantineggianti) noi ... che gli originali!!!! Altrove sul pianeta non è molto differente, siamo sempre esseri umani, e nemmeno molto più fantasiosi di noi: la differenza unica é che loro fanno sul serio, noi no.. anche quando ci troviamo con il cappio al collo la prim cosa che ci viene in mente é... come farsi meno male oliando la fune e pregando di rompersi subito l'osso del collo, tutto qui... ecco perché siamo stati mercanti quando gli altri erano servi; siamo stati imperiali quando gli altri erano ancora nelle caverne; diplomatici (il modello Diplomatico venenziano oggi è imitato ovunque e prevedeva un uso, come dire, spregiudicato del corpo femminile, ecc. ecc.) prima degli altri; invasi più degli altri ma mai distrutti perché quando noi siamo stati servi lo eravamo talmente che alla fine erano loro, gli altri, a imitarci....... pensate ai greci agli egiziani, ecc. c'è un solo altro popolo che é più bravo di noi e che vi piaccia o meno, sono gli ebrei: non siamo eletti come loro ma come eleggiamo noi unti del signori non ci batte nessuno!!!!!
per scendere, si fa per dire, più sul terra terra... ricordate cosa dicevano i borg? "(OGNI/LA) RESISTENZA E' (STATA/SARA') INUTILE"......

martedì 13 dicembre 2011

il perché di un idea...

nel post precedente avevo, nella sottotraccia, posto una domanda: siete disposti a rimettervi in gioco per creare un movimento, dei movimenti, federativo che fosse espressione del mondo reale contro questo regime dei governatori che trasmettono gli ordini dall'alto? Siete a favore della costruzione di un diverso percorso sociale che porti tutti verso una società, futura e futuribile, diversa e maggiormente attenta ai bisogni dei suoi componenti più che alle tasche dei potenti e dei loro sudditi? Dalle risposte non posso che sconfortarmi... devo dire però che in parte me le aspettavo e in parte no, mi spiego. ma prima
Gaber diceva: un idea, un concetto, un idea.... ricordate?
Avrete visto che nel box "sto leggendo" c'é il saggio ultimo di Rifkin "la terza rivoluzione industriale", no? Questo, come tutti i libri di questo autore, quando lo finisci ti lascia più domande non dette e inespresse che cose che sostiene e certezze e, pur proponendo tesi interessanti e orizzonti che vanno molto oltre il singolo paese e tema, a chi ha sensibilità e voglia di "fare" trova nel saggio il disegno di un punto di passaggio quando dice: attenzione senza che ce ne accorgiamo siamo arrivati a un bivio dove da un lato c'è la distruzione del mondo come lo conosciamo e dall'altro c'è una nuova possibilità di crescere in maniera "laterale, quindi collaborativa, e orizzontale poggiando su una rivoluzione economica basata su 5 pilastri ossia: 1. passaggio, massiccio se non totale, alle fonti di energia rinnovabile; 2. la trasformazione del patrimonio immobiliare esistente in tutti i continenti in impianti di microgenerazione per raccogliere in loco, senza società gerenti centralizzate, le energie rinnovabili (ci sono solo in europa 190 mln di edifici che possono generare abbastanza elettricità da alimentare l'intero continente senza passare per un regolatore, o ente o società);3. l'applicazione dell'idrogeno e di altre tecnologie di immagazzinamento dell'energia in ogni edificio e in tutta l'infrastruttura per conservare l'energia intermittente (evitando di dover avere black out di sera e quando c'è pessimo tempo, accumulatori che già esistono anche in Italia dato che Enel green power li sta cominciando a produrre... pensate sono già in produzione);4. l'utilizzo delle tecnologie internet per trasformare la rete elettrica di ogni continente in una inter-rete per la condivisione dell'energia che funzioni proprio come internet (il rpincipio della condivisione diventerebbe la base);5. trasporti plug-in." una sfida enorme non per il singolo paese ma per l'intero genere umano, il tutto senza cadere nel millenarismo o nel sol dell'avvenire; impresa non facile ma l'autorevolezza del saggista non pone di questi problemi ... del resto se volete ne parleremo in seguito; su un punto stasera voglio, però, evidenziare e lo pongo come domanda: il come? Perché dalle sue testimonianze e dati si evince che ORA in varie parti del pianeta, peraltro non marginali, si stanno costruendo le premesse per abbattere sia quel che rimane della seconda rivoluzione industriale, ivi compresa la sua evoluzione finanziaria, sia il sistema liberista che basa il proprio mito proprio sul "meno stato = più mercato, libertà, democrazia" perché dati alla mano viene dimostrato come proprio lo Stato sia stato il vero motore del mercato buttandoci dentro migliaia di miliardi... in pratica lo Stato ha creato il mercato, lo protegge, ci investe: e i privati? Battono cassa, fanno lobby, si lamentano quando le proprie speculazioni vanno male: parassiti, insomma. D'altronde questo socialismo dei pochi, peraltro anche ricchi e potenti, a fronte del liberismo per i tanti che si devono scannare per qualche $ in più altro non é che privilegio: la sua tesi é semplice "il sistema liberista é alla fine ma dopo non c'è il disastro annunciato" ma aziende che già ora fanno lobby per aprire il mercato basato sui 5 pilastri precedentemente esposti... e non è poco vi pare? Naturalmente ciò presuppone che anche i popoli si sveglino e diano la loro spinta: esattamente come in Islanda... ciò però comporta anche un superamento della dicotomia, che tanto a noi italiani piace, destra/sinistra e annesse ideologie: perché la cosa sorprendente é che in Gran Bretagna, ad esempio, mentre il sinistroide Miliband (il cui padre è uno dei fari del socialismo inglese) é "assolutamente" contrario alle energie rinnovabili e favorevole al nucleare ... Cameron é favorevole al green: e non solo perché una volta vinto stanzia somme ingenti per crearne le condizioni; il mondo sottosopra? No, é la capacità di andare oltre il naso delle ideologie, tutto qua. Stessa cosa per i giovani che ora hanno meno di 30 anni: quanti realmente "fanno" politica? Meno del 6% e un altro 3% segue.... infimo e irrilevante, vero? Però se provate a capire le loro idee vedete che sono sì a-ideologizzati dalle teorie del '900 ma contemporaneamente tutti aspirano a una società dove il singolo talento sia riconosciuto (ma non a detrimento dell'altro) e abbia la possibilità di costruirsi un progetto di vita, non necessariamente un posto fisso ma una sicurezza, quella si, come? Attraverso, certo, l'esplicazione della propria personalità e del proprio talento ma soprattutto attraverso l'esplorazione, laddove possibile, degli orizzonti sociali e politici, come la rete, e Rifkin proprio su loro ripone le proprie speranze, e sinceramente anch'io: ecco perché dobbiamo (noi che siamo responsabili di questo mondo in rovina cui abbiamo, volontariamente o meno ora non conta, contribuito anche con il "non" fare) rimetterci in discussione e creare le premesse per uno diverso; con noi ce la possono fare, senza sono persi e preda di un potere morente e distruttivo. L'idea che enunciavo ieri era semplice e terribile nello stesso momento: le energie per cambiare ci sono; i tanti movimenti sociali che qui (nella provincia estrema dell'impero euro-americano) nascono, crescono e s'inabissano nella corrente carsica della protesta sociale fine a se stessa (come uno specchio fedele di quel liberismo che combattono e a cui sono necessari per autoalimentarsi) pure.. queste energie messe in circolo per fini "altri" potrebbero creare le condizioni per un cambiamento radicale (si swala radicale e proprio di stampo islandese che tanto a te e a me sta a cuore) che solo nelle prossime generazioni potrà vedersi...... e solo grazie a noi che potranno vederlo....
se vogliamo avere una speranza di non trasformare questo pianeta in un far west ed evitare che accadono cose come quelle di ieri al palatrieste... o le rivolte dei detenuti o cose come quella accaduta oggi a Firenze dove uno per un banale litigio fa una strage (e lasciamo stare che fosse, si dice, di destra e che tanti esaltati hanno espresso la solidarietà) dobbiamo riprenderci quello che abbiamo delegato: in Islanda l'hanno fatto quando avevano il cappio al collo del default (prima non ci pensavano nemmeno), e qui?

lunedì 12 dicembre 2011

snoq, viola, ecc.: ma perché non federarli?

...mi ha colpito molto un commento, quello di swala simba (sempre lei) al post precedente, dove diceva che durante la partecipazione, e dopo, alla giornata snoq c'era come un qualcosa che non andasse, il "fare".... e ha ragione. Troppi anni son passati delegando e troppi son passati nei quali ognuno si è rinchiuso nel suo "piccolo quadrato di carta igienica (citato liberamente dal film V per Vendetta)" dove rimuginare su quello che poteva essere e non essere, ecc. ecc. intanto la realtà ha preso una brutta piega sorprendendoci tutti: ecco come ci siamo ritrovati; più in là con gli anni troppo giovani per andare in pensione e lasciare ai nostri figli il futuro e troppo vecchi per avere la voglia, e in alcuni casi, la forza per rimettere in sesto il paese. Un Governo di "nominati (laddove la politica partitocratica ha alzato bandiera bianca incapace com'é di decidere)", di professori che possono decidere del bello e del brutto proprio per l'immobilismo della società reale - quella politica lasciamola stare perché ormai tira solo a campare e a mungere il più possbile la vacca....... basta leggere su qualunque quotidiano odierno le "dichiarazioni" di qualche "onorevole" che anziché preoccuparsi del paese afferma candidamente che ha la figlia "disoccupata" e lui tiene famiglia ecc. ecc..... e io aggiungo CHISSENEFREGA! mica gliel'ha ordinato il medico di fare il deputato - consci che, afronte del gioco delle parti che é inevitabile, nessuno realmente vi si oppone. Questo Governo, ha ragione il Professor Zagrebelsky nel contestare le rimostranze sulla sua legittimità perché mai come ora il Capo dello Stato ha fatto tutto secondo i canoni costituzionali.. nessuna violazione, ha praticamente mano libera per fare e disfare tutto e su tutto intervenire senza che ci sia la benché minima opposizione: tranne gli interessi diretti che hanno i capibastone e le lobby che hanno dietro, tutto il resto (un intera prateria) può essere tranquillamente rivoltato come un calzino dal Governatore..... cosa manca in tutto ciò? Zorro... zorro? bé non lui proprio ma il valore dietro la maschera, il simbolo.... in questo paese il fiume carsico dei movimenti scorre impetuoso: snoq, studenti, associazioni di base, quelle di genere e non, gruppi e gruppetti (puri simulacri dei bei tempi che furono del PCI che ancora resistono, purtroppo), ong, sindacati di base, grillini (quello in maggior ascesa) consumatori e..... tanto ancora che, sulla carta, rappresentano milioni di persone e che oggi viaggiano divisi e non allineati e, per giunta, ognuno chiuso nel suo spazietto al sole schierato a difesa del suo particolare ambito più che a difesa dei diritti generali e tutti.... perfettamente in linea ai desiderata del pensiero liberista, ammantato di buon senso, basato proprio sulla specificità di genere, appartenenza, ecc. purché deboli e ininfluenti e sopratutto deboli .... quando un moloch si para davanti, in pratica nella stretta delle decisioni contano come il due di picche, e in certi casi nemmeno... e allora, direte? Da vecchio (è il caso di dirlo per quanto mi riguarda) osservatore ed ex partecipante delle magnifiche sorti politiche e sindacali (da cui sono scappato a gambe levate per non avere perenni nausee..) della società lancio una proposta: perché non spingere per federarli fra loro su un base comune di valori e idee e, nel caso che i capibastone si rifiutino temendo di perdere il loro posto al sole, perché (ferma restando la base comune di idee e valori) non svuoltarli di partecipanti per creare una sola grande area democratica e del dissenso che emergendo si erga a difesa di quanto ancora di buono ci sia e faccia da opposizione a questo moloch? Guardate a prima vista la cosa sembrerebbe improba e superiore alle proprie forze.. ma non è così: serve solo spirito di intrapresa e determinazione.... e ognuno nel proprio ambito che si rimbocca le maniche; se basato su basi solide, e su un lavoro decentrato al massimo, i frutti li danno velocemente. Altrimenti? Ricordate il popolo viola? tre anni ed è praticamente sparito.... ieri le snoq, a fronte del milione di donne portate in piazza a febbraio, ieri (tutto compreso) erano poco più di centomila..... il che significa che fra tre anni anche per le snoq, ciao ciao...... quanta energia, fantasia, capacità, voglia di esserci e partecipare sprecata, vero? ora invece pensate: tutta questa energia non potrebbe essere diretta verso una nuova area costruita dal basso e dal basso diretta e provate, anche, a immaginare la spinta verso le istituzioni........bé, ve la sentite? Ho molti dubbi in proposito: sia per l'opportunismo cinico dei sudditi dell'impero franco-germanico sia per la, naturale, diffidenza dei tanti uomini, donne, giovani che in questi anni hanno dato e hanno ricevuto solo calci sui denti e basta.. ho molti dubbi che ciò vada in porto ma ho fatto questa proposta perché anch'io come swala ho un pezzo, un qualcosa, che mi manca e come Lei non sapevo dargli un nome.. ora però, come Lei, ne ho individuato la causa... si chiama libertà nella partecipazione.
..... oppure vogliamo continuare a vedere morire lavoratori, a 5 euro l'ora, come oggi al palatrieste? o rivoltarsi i detenuti? O... bé leggete i giornali, no?

domenica 11 dicembre 2011

Se non le donne chi?

.. e son tornate, non le streghe, ma le donne: non con lo stesso numero di febbraio a Roma (però c'erano ben 50 appuntamenti in giro per l'italia) ma sono tornate. E ora? Con un governo a trazione liberista, conservatore e tassaiolo come non mai in che modo ci ragionano? Le snoqqers, dopo qualche mese di preparazione, e immagino anche discussioni (qui a Massa forse hanno anche esagerato), si rivedono e battono un colpo; benissimo ma secondo voi basterà? Con personaggi così una giornata di gioia e rivoluzione (...) basterà? Qui tutti i colpiti, donne comprese, sono milioni: insieme sarebebro una forza travolgente tale da spazzare via tutto e tutti... se fossero uniti e trovassero unità nelle varie rivendicazioni; invece non é così: proprio le società complesse, si fa per dire perché fa trend parlare di "complessità" quando invece é puro primitivismo sociale e politico, conseguenza ultima del liberismo individualista che vede con favore il fiorire di movimenti a tema o di genere, perché così' ne governa meglio le evoluzioni successive, per poi vederli sparire o inabissarsi nel grande fiume carsico sociale (popolo viola ad esempio) ...e sia chiaro che nemmeno la penso come Lenin, che le condizioni dei singoli saranno risolte solo quando sarà realizzato il socialcomunismo.... vista la sua evoluzione sarebbe poco carino, non vi pare, tirar fuori la solfa di cui sopra. E allora? Allora fan bene i "movimenti" a porre le proprie specificità all'attenzione del governo, politica e sociale ma visto l'attacco totale che questo governo sta portando a quel che rimaneva, poco in verità, della parte migliore della società e dei suoi diritti.. dicevo non sarebbe cosa buona e giusta che si cominciassero ad eleborare piattaforme comuni in modo da creare un fronte compatto e forte: caratteristiche che, storicamente, sono le uniche che il liberismo e il conservatorismo temono davvero perché sanno che se è la massa a muoversi i pochi contano come il due di picche? La mia non è un opinione ma una proposta vera e propria: o riusciamo a trovare punti di comune accordo o tutti noi saremo schiacciati come zanzare dal potere...... insomma: dobbiamo decidere se avviarci a essere definitivamente "sudditi" o finalmente cittadini di questo, paese?

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