sabato 8 ottobre 2011

e dopo il tunnel .... il concorso

quando si dice la sfiga....... non fosse bastata la "gaffe" del tunnel cui avevamo contribuito con 45 milioni di euro ora ci si mette .. il concorso. 5000 test per i candidati: test fatti da specialisti, di cui non si sa il nome e la professionalità (alla faccia della trasparenza (forse forse sono persone a contratto che saranno le uniche che alla fine pagheranno lo scotto di essersi trovate nel posto sbagliato e con il Mi.... sbagliato), e che hanno un piccolo neo ..... almeno un migliaio sono errati: ci pensate una entità come il Ministero dell'Istruzione che sbaglia i test per i dirigenti scolastici? Nemmeno fosse una barzelletta ci si potrebbe credere ma ci hanno abituato a tutto e questo non è altro che l'ennesimo tassello dell'altezza che hanno raggiunto in questi anni chi gestisce la cosa pubblica... é bene ricordarlo questi di ora sono LA conseguenza delle scelte fatte negli anni '90 dai vari governi del cosiddetto centrosinistra(?) innamoratosi del liberismo di stampo reaganiano condito in salsa nostrana ossia condita con affari da furbetti del quartierino, condita con privatizzazioni per fare cassa, condita con liberalizzazioni che tali non erano ma servivano solo per spostare tutto da un monopolio pubblico (quindi sotto il possibile controllo pubblico) a un monopolio privato (quindi senza controllo) ecc. ecc. era chiaro quindi che le cose non potevano che precipitare in un buco nero della democrazia, che da noi non è mai stata chiarissima e trasparente, da cui non ne siamo più usciti e che sta distruggendo non solo l'autorevolezza di uno stato, che già dalla sua nascita aveva un peso che si portava addosso non indifferente visto "come" era nato, ma pure il tessuto socio-economico e culturale che sono la base della società: senza il paese non ha motivo di esistere e difatti .... tornando all'elemento del post immagino già ricorsi e controricorsi e il solito comunicato che chiarisce non chiarendo e le dichiaraizoni ufficiali che minimizzano tutto mentre la confusione cresce e tutto si dirada ivi compresa quella cosa che é stata la parola d'ordine della Ministra ossia la "meritocrazia": se fosse davvero applicata altro che rivoluzione e qualcuno dovrebbe tornare a studiare e magari a rifare esami e altro ...... votantonio votantonio votantonio votantonio caro Principe de Curtiis, come avevi ragione ma eri un grande attore e un comico di gran classe e ironizzavi.. questi fanno sul serio!!

giovedì 6 ottobre 2011

Io sono ..... il 99%


Cresce, cresce... il movimento del cosiddetto 99%, alias occupy wall street, da pochi peones all'inizio derisi e menati come tamburi sta diventando un vero incubo per le élite politiche e finanziarie al punto che anche il dormiente Obama, democratico per caso e a tempo perso liberale e democratico, si é svegliato e si è messo a cavalcare la protesta: sia chiaro non ci pensa nemmeno a portare la solidarietà fattiva nella piazza però li cita e afferma che "hanno ragione " a protestare e chiede ai ricchi di mettere mano alle tasche, sai che sforzo queste parole per l'uomo ritenuto, a torto o a ragione, "l'inquilino più potente del mondo"...... anche Bloomberg "s'indigna" e dice che hanno diritto a manifestare, peccato che la sua polizia si sta distinguendo per brutalità, violenza, trattandoli alla stessa stregua di delinquenti e terroristi (immagino che sia anche il comune sentire dei benpensanti, americani o italiani non cambia; li vedono proprio in questo modo salvo quando, chissà perché, giocano alla playstation; li fanno arricchire; usano i prodotti trend .... perché gli stessi terroristi e delinquenti diventano "good fellows"..) menandoli come tamburi o emanando divieti (l'ultimo é il divieto di usare il megafono .. ) o arrestandoli in massa senza ragione alcuna se non quella che non dovrebbero essere lì a dire la propria e pacificamente per giunta. Ma sta sorgendo un problema: a macchia d'olio il movimento si sta estendendo al resto del paese (sul sito del movimento ci sono le foto che lo provano) con modalità e attività simili. Cosa significa? Che se si salda il malcontento dei tanti disoccupati, dei giovani, del ceto medio, dei vessati dalle banche ecc. si alzerebbe uno tsunami tale che rischia di travolgere tutto e tutti nella società americana: altro che tea party e radicali (..) qui è la società vera americana, quella sta soffrendo davvero gli effetti della crisi, a essersi messo in cammino quindi proprio quel 99% escluso dalla tavola imbandita attorno alla quale siede l'1% che si sta ancora oggi staccando assegni milionari, dopo essersi cosparsa il capo di cenere per poter battere cassa e depredare, dissanguandole, le casse pubbliche di quel paese dopo aver rubato tutto il resto..... un sommovimento del genere, se non escono fuori personalismi e individualismi, é qualcosa di enorme, immenso é una società in cammino che ha compreso la truffa di cui é stata vittima nei passati 30 anni e non beatifica più la politica, delegando alla cricca di turno lo scegliere il destino, ma vuole partecipare e cambiarla dal profondo in una parola partecipare delle decisioni e smetterla una volta per tutte con il liberismo mercataro di rapina che li ha ridotti così.... questa é un america diversa: é un america che non rinuncia a costruirsi un futuro a misura d'uomo dove conta meno il profitto e più la crescita individuale e, perché no, la meritocrazia ma soprattutto é l'america che ha provato sulla propria pelle cosa significhi svegliarsi una mattina alzarsi e scoprire che, a causa di un algoritmo di un qualche borker di Wall street, ha perso: casa, lavoro, cure mediche, scuola ecc. e, non essendoci un Keynes o una Eleonore Roosvelt, ha capito che deve fare da sola e farlo subito se non vuole vedere i propri figli ridursi a stare peggio dei loro padri.... e, come se non bastasse, il modello cui si stanno richiamando non é tanto il movimento di protesta degli anni '60 ma proprio le primavere arabe, gli indgnados spagoli e, infine, l'intera società greca che strenuamente lotta per non farsi rubare anche le scarpe dalla troika di turno...... non posso che essere solidale con quei giovani, e non solo, perché hanno avuto il coraggio di di dire no al potere politico-finanziario: c'è solo da sperare che trovino sponde e orecchie attente e oneste nel loro paese e solidarietà e alleanze nel resto del pianeta, europa compresa, perché la globalizzazione liberista si combatte solo con globalizzazione della protesta per cambiare la società dalle sue radici.....

mercoledì 5 ottobre 2011

al solo schioccar delle dita...... sagunto continua a bruciare.

Visto che accelerazione? Velocissimi. Non vi preoccupate, non stiamo parlando della crisi da default che incombe anche su di noi; nemmeno della crescente disoccupaione giovanile; tantomeno delle morti bianche; men che meno dei morti pugliesi sotto le macerie per 4 euro all'ora per 14 ore giornaliere.... e NEMMENO LA MITICA LISTA FALCIANI e migliaia di evasori, più o meno totali, possono tirare un sospiro di sollievo perché é stata dichiarata illegale da un giudice perchè, violando la privacy dei "poveri" cittadini acquisita non con le procedure previste dal nostro codice, inutile dire che i pm non sono d'accordo. Nulla di tutto ciò: non sono emergenze. Tutto previsto, nessun problema perché il mercato, prima o poi, ritroverà il suo "naturale" equilibrio (quale livello di equilibrio poi è ancora un altra storia...) e il migliore dei mondi possibili riprenderà a correrci incontro pronto a essere abbracciato felicemente da tutti noi. No le vere emergenze sono:

  1. il ddl antintercettazioni: galera per i giornalisti; multe sonore per gli editori; obbligo di rettifica entro 48 ore solo (per ora perché prima di essere definitivo ci vuole ancora un pò e quindi é necessario tenere alta la guardia) per le testate online ... per ora;
  2. processo breve/lungo: altra emergenza cui sopperire ... sennò come si fa?

Mi viene in mente il motto: mentre Roma discute, Sagunto brucia". E noi che ci stiamo ad angustiare su temi quali quelli sopra indicati.... sarà forse per questo che ci sono i politici, no?

martedì 4 ottobre 2011

Blasco, ma che t'é preso?

Bisgnerebbe capire quando si è fatta una caxxata, a maggior ragione se a fara non é il "solito" politicante ma un artista che, oltre ad aver avuta una vita travagliata .. a dir poco, ha fatto del non conforme l'espressione della propria arte. Credo che lo sappiate: Blasco ha dato mandato all'avvocato per querelare il sito nonciclopedia (un sito di satira dura e pure e a volte anche esageratamente graffiante) per la pagine che questo sito, sempre anonimo, gli aveva dedicato. Gli admin del sito sono stati convocati, pur di non rivelare le fonti, si sono autoscurati e lo hanno, si spera, momentaneamente chiuso: il tutto senza che un giudice abbia mosso un dito per accertare cosa realmente sia accaduto. Ora tralasciamo, per il momento solo, l'aspetto della "lite" prossima ventura fra Blasco e nonciclopedia e poniamo lo sguardo sullo stato della libertà in questo paese: basta un editto per far sparire da una tv, peraltro pubblica quindi di tutti, calibri come Biagi; come basta che qualcuno dica cose "spericolate" su un artista e che questo s'inkazzi per spingere un sito di satira, per quanto discutibile, ad autoscurarsi ... per protesta. E, come si dice in questi casi, questo é solo l'inizio perché arrivato il bavaglio se ne vedranno di tutti i colori. Ora, venendo al punto, mi aspetto che un politico di questa "repubblica" sentendosi al di sopra di tutto e tutti si faccia la legge per evitare di esser messo un pò alla berlina; posso capire che questo stesso politico, avendo soldi e potere, trovi circa 600 onorevoli che gli approvino tutte le leggi che gli servono, ivi comprese le restrizioni alla libertà tacitando le voci fuori dal coro; posso anche capire che chi si crede al di sopra delle parti non accetti, mentre parla e sparla di tutto e tutti, che altri ne parlino ... ma Blasco, no... chi ha rappresentato il malessere e il comune sentire di almeno tre generazioni di ragazzi, la mia compresa, non può scivolare sulla stessa buccia di banana del politico vanaglorioso di cui sopra. E' un artista, un cantante e chi scrive pezzi come coca-cola o vita spericolata, colpa di Alfredo, c'é chi dice no non può mettersi sul pero a fare l'offeso perché un sito l'ha preso di mira e farlo chiudere... devo forse pensare che tutta l'opera del blasco fosse targetizzata a certi settori sociali giovanili e finalizzata agli introiti e quindi il "senso" della parole contenute nella sua opera fosse costruito a tavolino? Con questo "sborone" si rende conto di aver tagliato i ponti con grossi settori di suopi fan che dell'anticonformismo avevano fatto uno stile di vita (fra cui il sottoscritto)? No, blasco stavolta non ti seguo e non ti capisco...... io da anni ho detto no e continuerò a farlo, anche quando, come già accaduto proprio su questo blog, viene preso di mira e attaccato a testa bassa.....

lunedì 3 ottobre 2011

Attenzione, giro di valzer in corso........

..... l'amato capo é in tutt'altre faccende affaccendato (dice che sta lavorando al decreto allo sviluppo ..... con quali soldi? Boh .... perché se ci sono soldi perché li tirano fuori ora? Oppure dobbiamo pensare che la manovra per colonizzare Bankitalia nasconde il voler mettere le mani sull'oro in possesso della suindicata istituzione, oro con il quale poi giocarsi il tutto per tutto con misure "per la crescita"?) il referendum fa il suo lavoro .. ancora prima di essere svolto.

Nella lega si vedono ormai alla luce del sole le convulsioni di un movimento, fattosi partito di governo (e zero di lotta, anzi fanno a gara con i cugini degli altri partiti a entrare nei veri centri di potere finanziario del centronord) stile prima repubblica, che ha fallito la sua mission e i vari "capi" si guardano intorno per riposizionarsi e salire gli ultimi gradini che possono significare la propria egemonia o la propria caduta.

Nel pdl .... bé qui stanno insieme solo per il "tirinnanzi" tipicamente italiano di "andreottiana" memoria (con tutto il rispetto perché rispetto a questi erano dei giganti.....) e le correnti si compongono/decompongono alla velocità della luce (o dei neutrini del famoso tunnel fate voi ..) anche se nessuno lo dice ufficialmente, tranne pochi eroi, perché l'odore dei soldi e del potere fa salire l'acqulina in bocca ai nominati i quali ben sanno che, se dovesse cadere il governo, ben pochi di loro sarebbero rieletti. Il referendum qui scatena, almeno a pelle, meno problemi: tutti sono sul blocco del capo e vedono malissimo essere eletti a preferenza anziché essere nominati perché ciò impne mettersi in gioco ... e magari dover cacciare qualche euro di tasca propria...

Nel pdmenoelle ... qui é un pianto: il "ma anche" impera ovunque ormai; é diventato l'inno del partito. C'é chi il referendum l'ha promosso addirittura e ora lo difende; c'é chi l'ha osteggiato duramente per favorire una visione elitista della politica relegando sullo sfondo i cittadini (d'altronde storicamente la politica italiana, tutta, si é sempre distinta per parlarsi addosso e ignorare i suoi datori di lavoro ... i cittadini); c'é chi, ancora, lancia e rilancia il governo di responsabilità nazionale (una cosa già vista e rivista e che ha fatto solo danni) ... come se non fossero bastati i "responsabili" di questo Parlamento..... insomma confusione totale, mi ricorda le assemblee studentesche dove ognuno dice la sua e dopo tre ore hanno deciso che ...... dovevano decidere.

Un valzer da fare invidia a quelli di Strauss che sentiamo, almeno io li sento, il primo dell'anno da Vienna.... sotto un paese sempre più in bilico e sempre più vicino alla Grecia che all'Islanda. Non v'illudete: se dovesse vincere il carrozzone ex-sinistrorso non attuerebbero certo le misure "islandesi", piuttosto immaginatevi cose greche: sono capaci di farle e no si fanno il minimo scrupolo..... nonostante ciò i sondaggi usciti ogi sembrano premiare proprio pdmenoelle e soci .. ciò la dice lunga cul come amiamo farci del male.

domenica 2 ottobre 2011

un idea, un concetto, un idea......

Qual'é lo sport preferito dagli italiani? Il calcio, lo sappiamo tutti; per questa ars gladiatoria hanno messo da parte tutto .... ivi compreso il paese. Sia chiaro: nessun moralismo; né snobismo; né atteggiamento aristocraticol di superiorità ... lungi da me: tifo per una squadra (il milan .... purtroppo); il mio sport preferito é il rugby (quello a 15); ho praticato basket, pallavolo ..... tennis tavolo, quindi non sono senza peccato, anzi. Non tutti ma una parte considerevole del paese di qualunque età vi sa dire tutto di questo "sport" ma se gli chiedete qualcos'altro che so la politica ti rispondono che non gli interessa; se gli chiedi un qualunque articolo della costituzione (ivi compresi quelli fondamentali) la faccia improvvisamente assume un aspetto vacuo, l'occhio si spegne e la bocca agli angoli si abbassano .... se cercate di capire per chi "tifano" è battaglia persa (spesso i colori della squadra e la tradizione della tifoseria contano anche nell'espressione politica, in particolare se si é ultrà) perché la confusione é totale; insomma vi trovate di fronte un altra persona. Gli stessi che vi sanno dire la propatria nella formazione del 1965/1966 si dimostrano, nella gran parte, incapaci di articolare di costituzione e di politica ne sanno solo se il contingente immediato li riguarda; come nell'immediato delle elezioni, ammesso che scelgano per chi votare e non si affidino alla vulgata della cerchia di familiari o di amici di cui fanno parte (o non si vendino il voto in cambio di promesse del facilitatore di voti di turno): si comprende perché la tv ha questa importanza e perché il marketing multilevel di stampo pubblicitario è fondamentale; così come si capisce come mai sono così importanti gli "embed" dei media e dei personaggi più popolari degli stessi; orientano e spostano voti. Solo una frazione "partecipa" più o meno attivamente e di questa frazione una parte "fa" politica, troppo poco ...... un paese ha speranza in queste condizioni di cambiare? La democrazia, pienamente sviluppata, é un arte e, come dicevo nel precedente post, va partecipata .. senza è solo un idea, un concetto un idea.....

L'arte della democrazia....

Si arte. Se fosse praticata potrebbe creare davvero il migliore dei mondi possibili: l'intera cittadinanza partecipa alla costruzione dello Stato nelle sue varie articolazioni permettendo che ognuno possa avere la possibilità di proporre, partecipare, decidere e assumersi la responsabilità delle conseugenze. In teoria una società del genere dovrebbe impedire l'emergere di retorici personaggi da teatrino di provincia che, con promesse generiche, prendono il potere parlando non al cuore e alla testa delle persone ma alla loro pancia azzerando le conquiste; tali figure tragiche, a qualunque livello essi si posizionino, non sono capaci di gestire ma capaci di ammaliare si: é inutile che le cassandre mettano in guardia dai rischi e dai pericoli com'é anche inutile opporvisi perché i figuri di cui sopra mettono in conto una cosa del genere (d'altronde la stessa epica dei racconti omerici lo dimostra con i suoi simbolismi) e ne prevedono le mosse ampliando la propria retorica demagogica e le cassandre non fanno altro che aprirgli la strada ai vertici istituzionali più alti; é quello che é accaduto nel nostro paese nell'ultimo ventennio ma le radici dell'attuale male hanno radici antiche: a esser buoni il 1948 ma ad essere realisti almeno all'unità del paese sotto le insegne della sua piemontesizzazione. Già perché il punto é esattamente questo: sotto le insegne savoiarde non c'era solo l'anelito dell'unità del paese ma, anche, le mire espansionistiche del piccolo regno sabaudo che sfruttando le altrui debolezze e con una opportunistica politica del suo primo ministro riuscì nell'impresa di creare dal nulla uno Stato, quello italiano. Naturalmente la storia ufficiale ci dice che molta parte l'hanno fatta i garibaldini: quello che la storia ufficiale non dice però é che dietro ai mille c'era la diplomazia inglese che aveva interesse ad eliminare un pericoloso concorrente nel mediterraneo, il Regno delle due Sicilie, che poteva creare non pochi problemi alle sue mire commerciali; sono arcinoti anche i "patti" e la corruttela intervenuta con i grandi latifondisti di questo regno, che furono letteralmente "comprati", con la promessa che nulla sarebbe cambiato rispetto a prima e che aprirono la strada ai cosiddetti mille....... altrove andò diversamente: annessioni (decretate nel migliore dei casi da poche decine di persone), pronunciamenti e simili fecero il resto. Ma ora proviamo a lavorare di fantasia: imamginaiamo che uno Stato siffatto abbia una seconda possibilità: si libera da un regime dittatoriale con una lotta di popolo e crea un qualcosa di diverso ossia si crea una frattura storica con il precedente regime e i cittadini hanno la possibilità di edificare uno Stato nuovo di zecca e democratico nel quale si potevano creare condizioni differenti dalle precedenti e creare anche gli anticorpi per future avventure personalistiche: una nuova Costituzione, nuovi organi, partecipazione diretta e indiretta dei cittadini, uguali possibilità di partenza fra loro, giustizia sociale, diritti economici e politici, equidistanza fra lobby politico-economiche, riequilibrio fra ceti sociali e, soprattutto, democrazia reale. Invece, come ben sappiamo, non é andata così: poteri occulti e non e esigenze di spartizioni del pianeta sulla carta c'hanno offerto 50 anni di pace ma a quale prezzo? Sovranità limitata; trame occulte che impedivano l'emergere di valide alternative al potere; poteri economici premevano per soluzioni "liberali" alternative alla democrazia; un cancro maligno sbocciava allora avvelenando l'intera struttura socio politica .... insomma hanno buttato alle ortiche quella unica occasione di cambiare strada. Altre ce ne sono state e altre ce ne saranno ma quella che poteva essere la volta buona se la sono giocata malissimo e i risultati si vedono ancora oggi: che fare? Aspettare che tutto crolli e provare a ricominciare? Allinearsi dietro il Capo dello Stato e, preoccupato dal vedersi sfaldare il paese, fare fronte comune con lui e con chi ci sta a difendere lo status quo (mentre alle spalle c'è chi lavora allo sfascio)? Costruire per il futuro o accontentarsi del sopravvivere al presente? Segnali che arrivano sono quelli di un minimo risveglio delel coscienze: le se non ora quando, la rete viola, i 5 stelle, studenti, operai, precari, ecc. sono i segnali ma il riunirli è il problema perché, come accade tipicamente nelle cosiddette società complesse post- ... tutto, gli egoismi individuali finiscono per prevalere sull'interesse di ceto e di classe, come afferma Hobsbawm, rendendo vane le speranze e l'energia liberata... la democrazia, rimango della mia idea, é un arte ma pochi sanno praticarla e molti usarla per i propri scopi: meglio farne a meno.

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