sabato 27 agosto 2011

Eppure reggono...........

Visto? E' bastato un piccolo infortunio è la politica si è messa subito in movimento; gli scenari cambiano di ora in ora; i capi si avviano sul sunset boulevard e le seconde linee si fanno avanti; insomma la politica é così; quella italiana in particolare ha questa capacità e la dimostra ogni volta che è in pericolo. Il vizietto di spillare soldi nostri non l'ha perso: è di oggi la notizia che si sono regalati due ulteriori assicurazioni a nostre spese..... il bello che almeno per una delle due non si é presentata nessuna, dico nessuna, assicurazione a proporla; il che la dice lunga sul grado di attendibilità dei politicanti nostrani e su come sono considerati all'esterno del palazzo. Ci ri-siamo allo Stato-bancomat e alla socializzazione delle perdite e delle spese dei privati che vengono riversate su tutti, o almeno su quelli che pagano le tasse...... nel frattempo gli utili idioti, avendo a disposizione soldi e media, non smettono mai di portare il "verbo" dei "conservative" in giro per il paese che ha come dogma quello di ridurre quelli che loro chiamano "privilegi (pensioni assicurate in base al reddito e pubbliche, istruzione pubblica adeguata a tutti i livelli, sanità pubblica, welfare, ecc.)" di pochi in modo da creare le condizioni affinché i giovani possano entrare a pieno titolo nella società e nel mondo del lavoro: si badi bene, non elevare lo status dei futuri cittadini alla pari dei loro nonni e genitori ma abbassare quello dei secondi per lasciare in mutande i primi .... ammetterete che è diverso, no? Volete mettere? Non sia mai che la meritocrazia, che non sta a guardare il censo e la raccomandazione, abbia la meglio: la predicano ma non la praticano. A sentire le novità vengono i brividi: niene cancellazione dei comuni piccoli; abolizione formale, ma non sostanziale, delle province più piccole; nessun contributo "solidale" per i redditi alti (manager, notai, farmacisti ecc.); nessun tassa patrimoniale; nessuna tassa sulle transazioni finanziarie; nessuna tassa sulle rendite... e, per ora, solo mentre sono confermate tutte le altre belle pensate che riguardano il resto della base contributiva e ne impoveriranno il tenore di vita qualcuno ha immaginato un ridisegno delle piante organiche della pubblica amministrazione che porti a un licenziamento di massa di oltre il 25% dei dipendenti .... mi chiedo: ma se cominciano a licenziare anche i pubblici dipendenti, chi le paga le tasse? E pensano davvero che accettino supinamente il taglio? Sono mosse dipserate per evitare il tracollo dei voti e della popolarità, é vero però sono significative del momento: incapaci di chiedere sacrifici al loro ceto di riferimento (e di fargli pagare quelle tasse di cui un ampia parte di questo ceto non sanno nemmeno cosa fossero) e legati a filo triplo alle lobby di riferimento non sanno far altro che mettere l'ombrello (come in una famosa vignetta) nello stesso posto e sempre alla stessa persona..... quanto ci vorrà affinché quella persona s'inkazzi e restituisca nello stesso posto il "mitico" ombrello? Eppure le strade sono vuote .......

giovedì 25 agosto 2011

Neverending story .......

a crisi è una brutta bestia: mette tutti contro tutti; tira fuori il peggio di sé e lo rivolge contro il proprio vicino; costringe a fare scelte difficili a volte dolorose per se e per gli altri. Ecco perché ci siamo dati regole, leggi, costituzioni, partiti, sindacati, tabù, fedi, ecc. ossia tutte cose che frenano gli istinti animali e sviluppano la parte evoluta dell'essere umano spingendoli all'aiuto, anche disinteressato, e alla solidarietà: tutte cose che possiamo chiamare società umana. Funziona finché non arrivano i serpenti a "donare" la mela ossia finché non c'é il singolo, spesso spinto da motivazioni basate su insoddisfazione e insofferenza, non comincia a pensare che anziché perdere una parte del proprio lavoro é meglio fare in modo, per prima cosa, che a fare il proprio lavoro siano altri, magari pagati il meno possibile, e poi che il dovuto alla società si riduca man mano fino a estinguersi completamente: ecco che nasce il mercato e con esso l'avidità, il profitto, lo sfruttamento. Se poi vi aggiungiamo, proseguendo nella riflessione, altri individui che ne teorizzano addirittura il predominio su tutto il resto ecco che allora ci ritroviamo con una ristrettissima cerchia, partendo dall'antica comunità, di persone che fanno ricchezza nella generale miseria: anzi campano proprio sulla quantità, e qualità, della miseria; ecco che abbiamo il liberismo o anarco (chiedo scusa agli anarchici ma ladefinizione è repsente su anarchopedia) capitalismo che ha come obietivo la distruzione delle sovrastrutture che prima citavo o almeno di ridurle al minimo: conseguenza di ciò..... bé ce l'abbiamo sotto gli occhi. Come invertire il trend? Di solito un cancro del genere dovrebbe essere estirpato chirurgicamente, di solito; ma sappiamo che la medicina ha fatto progressi e quindi c'é la possibilità di curarlo, come? Con grandi dosi di pazienza e perseveranza e, soprattutto, facendo opera di proselitismo per un cambio evolutivo nella cultura delle persone: soprattutto educare i giovani alla solidarietà e alla democrazia levando, anche, il velo d'ipocrisia che gli abbienti (e i loro rappresentanti politico-economici) hanno steso per confondere e spostare l'attenzione al pelo e non alla trave che è dietro esso...... è una cosa lunga e non rettilinea ma funziona: sempreché nel frattempo non ci sia un altro individuo insoddisfatto e nullafacente che ricomincia a essere insoddisfatto e a chiedersi come possa fare per contribuire sempre meno guadagnandoci sempre di più .....

mercoledì 24 agosto 2011

Gli ultimi fuochi.... seeeeee

In giro, nella rete e non, c'è una nuova aria .... si dice; ma non è così: a sperare è una parte solo, quella che ha sempre data il meglio di sé ed é sempre stata tradita dagli altri, sempre. Più o meno è il 30% della cittadinanza ed è quasi la totalità del lavoro dipendente e dei pensionati ... e guarda caso è sempre quella che ha pagato il conto ultimo delle "folie bergéres" che i vari politucoli di vario ordine e grado si sono inventati per dare lustro a se stessi e agli sponsor che li avevano aiutati: sempre e mai a quei fessi che li votavano..... o sì quando c'era la guerra fredda le briciole gleile lasciavano per evitare che trovassero maggiormente attraente oltrecortina o favorissero il maggior partito di opposizione che, secondo la vulgata maggioritaria fra i poteri forti, ne era l'espressione nel paese, il PCI, e per il quale fu inventata non solo la "conventio ad excludendum" ma pure una cosa chiamata "teoria degli opposti estremismi" da cui nacque la strategia della tensione con annesse bombe, servizi deviati, più o meno ridicoli colpi di Stato, logge deviate e qualsiasi altra cosa furono capaci d'inventarsi per tener legata a sé la cosiddetta maggioranza silenziosa (i qualunquisti di allora e i gli elettori mediani di oggi che determinano in una elezione la vittoria di questo o quel partito e questo o quello schieramento........... in buona parte erano perbenisti e moralisti rimasti anch'essi fregati dal potere ma che si sono riaccasati ben presto nella seconda repubblica con l'amato capo sicuri di essere intoccati sia nelle tasche che negli interessi diretti o meno, insomma il meglio del meglio del meglio del nostro sfigatissimo paese) e imprigionarla nelle sue stesse paure. Ne sono ripagati: nel corso del tempo l'elettorato del vecchio pentapartito e della lega, che eredità una buona parte del voto operaio del pci, trova una casa "dorata" dove può sviluppare i suoi istinti peggiori (individualismo, indifferenza al sociale, egoismo di classe, tassazione "separata" e quant'altro) e specchiarsi nel roi soleil de noantri che in cambio ha potuto fare macelleria sociale, costituzionale e politica del paese e predisporre tutto per elevarsi al di sopra di tutti gli altri e di tutto il resto: l'unico contropotere, perlatro per funzione istituzionale non ha scelta, che ha mantenuto la schiena dritta è la Magistratura ma i cambiamenti apportati nel resto del corpo socio-politico istituzionale ne hanno fatto una riserva indiana sempre più piccola e impoverita asfissiata dall'attacco concentrico che tutto il sistema politico le ha portato (una strana unità e alleanza, vero?) nel corso degli anni rendendola simile al mitico fantasma del natale passato, un pò poco contro il leviatano emerso dalla nascita della seconda repubblica. Ma come tutti i fatti umani tutto ha un inizio e una fine e questo leviatano è precocemente invecchiato però il crollo non c'è stato: sia i ceti che potgeri e corporazioni hanno bisogno che tenga duro perché sono già alla ricerca di altri referenti ............ e finché non li trova al potere ce lo inchioderanno. ecco allora il cercare costantemente il nemico; ecco allora la continua depredazione del bene comune pubblico anche quando ormai c'è poco da depredare e anche quando l'equità di fronte a una crisi di sistema richiederebbe sobrietà ed equilibrio e soprattutto l'incisione di bubboni quali l'evasione fiscale e contributiva per fare un esempio; ecco allora le manovre a senso unico a ripetizione che dovrebbero ingannare, complici i media addomesticati e/o asserviti e la fuffa delle cosiddette opposizioni, l'europa liberista e i mercati di cui la massima espressione; ecco allora l'assoluta indifferenza al milione e centomila giovani a cui, anzi, si fa pagare (insieme ai soliti noti prima menzionati) non solo la perdita di futuro ma anche il peso del cosiddetto risanamento del debito pubblico (categoria nella quale fanno rientrare un pò di tutto ...... mentre in realtà le voci in discussione sono almeno due ossia il deficit frutto anche del mancato apporto in termini di tasse e contributi che costringe lo Stato a tagliare, tagliare e ancora tagliare e l'altra voce il debito pubblico che è il frutto del deficit spending folle che i governi degli ultimi 30 anni hanno fatto ricorso dopando l'economia nazionale e falsando la percezione della gente ....... sono voci differenti ma viaggiano a braccetto e solo inetrvenendo su uno si risana anche l'altro ma serve il concorso di tutti, senza la condivisione dello sforzo non se ne esce) con la ritirata dal sociale e la persecuzione dei redditi da lavoro dipendente sui quali si fa pesare tutta la crisi, proprio tutta: altrimenti dovrebbero mettere le mani nelle tasche dei loro elettori e questo proprio non gli va giù.... vedrete che la manovra quando sarà definitivamente approvata sarà molto diversa da quella propagandata, molto diversa: al punto che più che risanare distruggerà completamente anche quello straccio di solidarietà che ancora tiene duro.

lunedì 22 agosto 2011

Ancora e ancora...... ma quando ci svegliamo?

Ma proprio non l'hanno ancora capito gli italiani? E' vero che certi sono sempre pronti ad adeguarci al potere di turno ed è anche vero che altri sono pronti, per un malinteso senso della tragedia, a seguire fino all'ultimo la caduta degli dei ma così no. Qui a cadere non è solo una casta, di cui a tutti interessa poco, ma lo stesso paese che rischia di dissolversi al primo sole: e questa implosione non sarà priva di conseguenze per tutti. E' vero che l'unità del paese si basa sulla narrazione dei vincitori, com'é sempre avvenuto anche altrove d'altronde, ed oggettivamente non ha tenuto in debito conto la parte perdente, tutto vero e per primo sostengo la necessità di una riscrizione della nostra storia che elimini dubbi e scheletri definitivamente ... ciò però non significa che dobbiamo andare allegramente verso la catastrofe solo perché "in fondo troviamo sempre la strada giusta (sempreche siano altri a pagare, naturalmente)" perché é proprio quest'atteggiamento ci ha portato, in un trentennale processo autodistruttivo indotto dai demoni del liberismo (edonismo, egoismo, indifferenza, indivudalismo), a una situazione del genere: ora basta. Si deve cambiare strada e, soprattutto, cambiare tutto il ceto dirigente, pubblico e privato, del paese costringendolo a mollare la mucca da mungere: non è facile farlo e non sarà una cosa pacifica e breve perché dietro questo ceto o casta che dir si voglia ci siamo ..... noi; noi siamo corresponsabili del disastro: li abbiamo: votati, voluti e applauditi, difesi (anche a pagamento e per opportunismo), acclamati e votati, quindi ne abbiamo condiviso tutto tranne le "migliori" sorti che invece si sono ritagliati per loro lasciando a noi solo i debiti e senza una briciola. C'é un parfallelo storico: il secondo dopoguerra. Allora, come ora, c'era un paese da ricostruire completamente, e fu fatto; certo furono tradite molte aspettative e attese per un mondo migliore perché un secondo dopo la nascita dello Stato repubblicano forze oscure, interne ed esterne, erano già all'opera per disinnescare la "mina" Carta costituzionale frutto delle varie culture e forze politiche che l'hanno scritta perché era pericolosa e poteva creare un precedente: la gente poteva capire che il suo voto e la sua diretta partecipazione poteva cambiare la storia di un paese; quindi era necessario impedirlo ........ oggi possiamo dire che la missione é felicemente riuscita: la gente bada a se stessa; le caste prosperano; le corporazioni pure; i foderi combattono mentre le spade si godono la scena e fanno soldi...... a questo punto la domanda giusta é: ma dobbiamo proprio aspettare il principe azzurro, visti i risultati ottenuti finora, per svegliare Cenerentola? O abbiamo sbagliato fiaba perché anziché Cenerentola siamo la principessa sul pisello?

domenica 21 agosto 2011

Non siamo a Narnia.....

Come non si può non condividere il forte e motivato discorso del Presidente della Repubblica? Tutti son d'accordo: maggioranza, opposizioni, cittadini, alieni ecc. ma nel reale cosa significa? Forse che se saranno fatte leggi che non dovessero rispondere ai canoni emersi dal Suo discorso esse saranno rimandate al mittente (un avvenimento raro)? Che il Capo dello Stato, vera guida del momento, commissarierà i partiti dettandogli la linea? Sarà così? Nutro molti dubbi: non tanto perché il Capo dello Stato non faccia sentire la sua moral suasion ma proprio perché il mondo politico nostrano è talmente avvitato su stesso e autoreferenziale che opposrtunisticamente si allineerà sicuramente al senso delle parole ma nei fatti faranno come gli pare: ognuno tirerà dalla propria parte la fune a favore della corporazione che lo esprime ben sapendo che altri pagheranno il conto, noi. E' questo il punto: le perdite, i danni, saremo noi a pagarli comunque sia che continui questa maggiroanza, sia che ne arrivi un altra per elezioni anticipati, sia che ci si avvii a un governo tecnico che faccia il lavoro sporco per far fare bella figura ai politici che verranno. Il mondo reale però ha altri conti da fare e altre problematiche da affrontare: inflazione, perdita del potere d'acquisto dei salari, mutui e affitti alle stelle, mancanza di oppourtunità occupazionali e contemporanea perdita deiposti di lavoro in un quadro di assenza quasi completa di crescita e di interventi pubblici e privati che la possa favorire, nessun deficit spending a fronte di un evasione esponenziale che è una delle tante tasse occulte che pagano.... insomma è bello sentire che il Capo dello Stato ha le idee chiare, é rassicurante; ma non basta e non basterà perché alla fine saranno sempre i soliti noti mentre altri continueranno ad arricchirsi con il beneplacito di chi ne ha preso le difese e i voti.........

lotta di classe....

Da quando è caduto il muro di Berlino il mondo è cambiato e si diceva che finita la guerra fredda il mondo sarebbe stato diverso: avevano ragione. E' cominciata una nuova guerra: quella dei poteri economici contro la democrazia; quella dei ricchi contro tutti gli altri; quelli che potevano accedere alle istituzioni e coloro che ne erano esclusi (basti pensare a quanti liberi professionisti e autonomi in generale son presenti in parlamento e a quanti lavoratori dipendenti e si comprende). Warren Buffet l'ha detto sapendo di dire l'unica verità nascosta: i ricchi pagano poco, o nulla, rispetto agli altri (da noi basta andare sul sito di una qualunque associazione per vedere come ad esempio i dentisti siano "poveri" rispetto agli altri). E' una lotta di classe che viene combattuta al contrario: non per allargare la partecipazione e l'accesso alla società ufficiale ma per ....... restringerlo ai pochi soliti noti e gli altri sono solo contorno, o poco più. I liberisti, che sono i sacerdoti dell'equazione mercato-democrazia-menostato, non sanno far altro che propinare la solita ricetta che tutti conosciamo: tagli, aiuti alla finanza, scudi, meno tasse, ecc. ecc. e, in Italia, con la scusa della crisi dei mercati si fanno beffe anche dei referendum di qualche mese fa solo con il rilancio delle privatizzazioni forzate e delle cosiddette liberalizzazioni: solita solfa trita e ritrita. Dobbiamo prendere atto che non è questione di linea di partito o di schieramento: tutti sono concordi in qualunque istituzione si prenda in considerazione. Che fare? Non essendoci una fortissima spinta giovanile (per varie ragioni, anche numeriche, i ragazzi sono praticamente fermi... aspettano un altro messia?) rimangono i soliti strumenti: elezioni e incrociare le dita. Eppure di cose da fare, senza davvero mettere le mani nelle tasche degli italiani, ce ne sono a iosa: corso forzoso; blocco del debito pubblico e nomina di una commmissione indipendente che valuti come sia potuto crescere un mostro del genere (e chieda i danni); imposta sui patrimoni; imposta sulle rendite finanziarie; blocco delle vendite e degli acquisti allo scoperto; uscita da questa UE e adesione allo spazio economico europeo (come i norvegesi ad esempio e non mi pare siano ansiosi di entrarci) ..... che non significa uscire dal punto di vista costituzionale ma semplicemente riconquista della sovranità nazionale in termini economici e finanziari; taglio completo della nostra corsa agli armamenti ...... la Costituzione ci vieta di andare in guerra; riduzione numerica dei CdA delle aziende pubbliche e tetto agli stipendi dei manager (e relativa tassazione delle stock option); tassazione delle "attività" del Vaticano e relativa rimessa in discussione del Concordato ... paghino anche loro la crisi; inutile dire, perché ovvio, che si devono eliminare province e onorevoli (basterebbe ridurli della metà); non lotta ma legislazione che reintroduca il reato di falso in bilancio (retroattivo nei precedenti 20 anni .... e chi vuol capire capisca) e spinga all'allargamento della base imponibile a parità di tassazione (tasse con più contribuenti comportano una loro riduzione); taglio ai finanziamenti alle scuole private ..... il che significa che con i soldi risparmiati ce ne sono di più per quella pubblica (in base alla Costituzione) ..... così come si possono introdurre per legge regole per premiare il merito e limitare le baronie per esempio imponendo lo spostamento dei prof ogni 4 anni da un ateneo all'altro purché sempre fuori regione.....; sanità gestita secondo criteri di economicità ma sottratta all'ingerenza politica diretta e indiretta e soprattutto gratuita per chi realmente ne ha bisogno; detassazione alle imprese che assumono e fanno, o finanziano alle università, ricverca e sviluppo ma contemporaneamente obbligo di restituzione di tutti i finanziamenti ottenuti a qualunque titolo se delocalizzano altrove; e potremmo continuare vero? La lista é lunga perché é il risultato della corsa feroce verso il liberismo e l'egoismo dell'individuo a scapito della solidarietà: spencerismo sociale vero e proprio che potremmo chiamare con il sujo vero nome, ossia eugenetica. Sono sempre le solite cose direte ma ora è diverso l'ambito: il palazzo scricchiola fortemente perché il mostro sta divorando se stesso e hanno paura: hanno paura loro (le varie caste, ordini e professioni); hanno paura tutti quelli che li han votati credendo di poter essere sicuri e protetti e con la speranza che la tegola cada sempre sulla testa del vicino .... meglio che averla in testa; hanno paura le varie casalinghe di voghera e i vari pensionatucci che li hanno votati perché hanno creduto che nulla cambiasse (anche se in cuor proprio sapevano che non poteva essere così perché il loro incantatore a tutto pensava tranne che a loro); hanno paura gli evasori perchè sanno che stavolta corrono seri rischi (infatti a detta dei media le "consulenze" per portare altri soldi all'estero sono in grande crescita, tanto ci sarà l'ennesimo scudo, mentre l'agenzia delle entrate comincia a morderli anche solo nel linguaggio) di dover tirare fuori euro per pagare dazio non foss'altro in termini di minori servizi gratuiti di cui sicuramente si lamenteranno ...... ho notato che spesso proprio chi si lamenta é sospetto; hanno paura tutti coloro coloro che hanno creduto ai diti medi e al celodurismo; hanno paura tutti coloro che hanno scommesso sul finto benessere basato sull'ottimismo fatto sistema........ tutti costoro hanno la tremarella ma .... eppur continuano perché sono incapaci di fare altro: sono incapaci di vedere quello che la loro stessa crisi gli ha messo davanti: il vuoto penumatico di cui sono portatori. Quel vuoto che vuole ognuno incastonato nella propria casella: il contestatore; il terrorista (qui il confine è labile con il precedente dato che gli cambiano d'abito a seconda della convenienza); il "giovane" che va bene se gioca con la psp o con la xbox ma diventa "gang delinquenziale" se lo stesso s'inkazza perché vede che i padroni del vapore da un lato dirgli le parole che vogliono sentirsi dire e dall'altro mettono figli di papà, m*******e e altro materiale umano di seconda categoria nei posti che invece spetterebbero a chi ha i numeri per occuparli; il precario (categoria oggi quasi interamente coincidente con la precedente) che fa azioni clamorose per far accendere i riflettori della società sulla propria condizione di sottoproletario post litteram del XXI secolo che paga per colpe non proprie crisi volute da altri per guadagnare sulla pelle della gente; il sud che ha come unica prospettiva il "concorso" per entrare nel sistema ..... tutti costoro non hanno futuro se non lo strappano con le unghie e con i denti e imprimono alla società una svolta di 180° rispetto all'attuale assetto, se non vogliono morire d'inedia e i loro figli di fame.... e ancora non è arrivato l'autunno.

VACANZE, SI FA PER DIRE, FINITE E, COME SI DICE IN INDIPENDENCE DAY, "SALVE RAGAZZI ....... SONO TORNATOOO"

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