giovedì 30 dicembre 2010

.. alla fine ha firmato...

Che poteva fare se non firmare? Certo alla firma ha allegato una lettera in cui solleva rilievi di criticità; certo il governo dice che li leggerà e vedrà quello che può fare; tutto quello che volete... però se c'erano delle criticità perché non rimandarla alle Camere? Cosa glielo impediva? Con tutto il rispetto ma a me pare che sia solo una foglia di fico la lettera, un segnale ai giovani per dargli un contentino e farli stare buoni. La sostanza é un altra: da oggi l'Università italiana é altro: é elitaria; é nelle mani dei privati; é la controparte degli studenti e dei precari; é una università che sarà poco attenta alla formazione e moltissimo attenta ai soldi e ai conseguenti ricatti che gli stessi privati potranno fare.... insomma il diritto allo studio per tutti ormai é un sogno così come il merito, tanto sbandierato ma in realtà cancellato, che era e sarà una chimera irragiungibile..... qualcuno circa duemila anni fa diceva che era più facile che un cammello (ma si discute se fosse un cammello o un precario o uno studente) passi attraverso la cruna di un ago che un ricco arrivi al regno dei cieli... peccato che di questa lezione di etica sociale se ne sia persa traccia nel corso dei secoli anto che oggi la si é tranquillamente rovesciata!!!

mercoledì 29 dicembre 2010

Cercasi alternativa (quasi) disperatamente

Si lo so siamo nei giorni festivi e tutti vogliamo pensare ad altro: il cervello, che normalmente si rifiuta, in questi giorni si blocca e ha un solo scopo ossia pensare alle mangiate e ai regali; che gli importa se proprio in questi giorni stanno avvenendo cose che avranno ripercussioni nel prossimo e in quelli a venire, ci si penserà quando sarà il momento e per ora divertiamoci e non pensiamoci: il consumismo impera anche se abbiamo solo quattro cent in tasca! Fiat e Telecom, dicono nulla? Si? No? Forse? Bé in questi giorni si sta decidendo il futuro di quei lavoratori e quello anche degli altri. Qui non si parla di democrazia del, e nel, lavoro; no qui si parla dell'altra parte del tavolo, ma andiamo con calma. Telecom: varato un contratto di solidarietà; fin qui non mi pare sia una cosa eccezionale..... mille dipendenti della società possono continuare a lavorare grazie a questa tipologia di contratto, però...... però qualche giorno prima l'AD della società ha spiegato agli analisti che questo contratto non serviva realmente per salvare i posti dei lavoratori ma ad aumentare i dividendi degli azionisti (Banche e Assicurazioni), anzi erano indispensabili questi contratti di solidarietà sennò i suindicati dividendi non potevano essere pagati nella misura prevista: insomma la solidarietà fra lavoratori serve a far guadagnare i timonieri cui risponde l'AD. E il Governo? Si limita a pagare una parte del salario dei lavoratori coinvolti e girando la faccia sul perché era richiesto questo stesso contratto: nessuna contropartita in cambio e nessuna iniziativa per costringere l'ex monopolista pubblico ad almeno avere la decenza di non usare i risparmi effettuati per arricchire gli azionisti. L'opposizione? Mah, per ora tace beandosi del fatto di non essere coinvolta direttamente e alzando gli occhi al cielo per il pericolo di doversi opporre scampato.Fiat: l'offensiva liberista marchionniana continua ed é di stasera la notizia che il contratto capestro per i lavoratori di quella newco. continua imperterrita (con la connivenza dei sindacati, si fa per dire a chiamarli tali perché ormai sono altro, che firmano tutto a busta chiusa attratti solo dal miraggio della promessa di investimenti futuri); il sindacato maggiormente rappresentativo del settore ne é escluso e rimane tale. Ora toccherà a Mirafiori: la procedura é sempre la stessa ossia intesa, referendum (con ricatto di perdere il posto e pressioni aziendali e "sindacali"), accordo definitivo e assunzioni con il contratto capestro; contratto posto fuori dal CCNL del settore. Fin qui é dialettica e scontro su modi di vedere il mondo del lavoro e il sottostante mercato, però... anche qui c'é un però dato che si sa già che lo Stato, che si é mantenuto ufficialmente "neutrale (ufficiosamente però non lo é affatto dato che gongolano sia nel vedere la CGIL, anch'essa responsabile per l'attuale situazione, piegata ed esclusa dal gico della contrattazione, sia perché gli piace il piglio marchionniano decisionista ai limiti dell'autoritario)" in realtà dovrà sobrsare un anno almeno di cassa integrazione per gli operai, soldi pubblici cioé nostri, delle linee che dovranno essere riconvertite. Cassa integrazione concessa anch'essa senza chiedere in cambio nessuna minima assicurazione che i livelli occupazionali saranno mantenuti e che la stessa Fiat rimanga in Italia: insomma liberisti quando si tratta di fregare i lavoratori ma strettamente statalisti quando si tratta di sborsare soldi; lo stesso schema della crisi finanziaria che dal 2008 sta falcidiando le casse pubbliche quando i CEO delle grandi banche d'affari internazionali e delle banche nazionali (e non) si sono staccati assegni milionari in utili e dividendi (spesso utilizzando proprio i soldi che venivano erogati dalle casse pubbliche per salvare le istituzioni finanziarie in crisi) e contemporaneamente milioni di persone oltre a perdere lavoro e case dovevano anche pagare maggiori oneri fiscali: insomma su di loro pesava, e pesa tutt'ora, l'onere di mettere mano ai soldi e pagare. Nel nostro paese, poi, tutto ciò s'innesta sul disegno, pervicamente portato avanti da destra populista (l'attuale maggioranza) e destra economica (l'ex maggioranza che ha essa la responsabilità di aver scoperchiato negli anni '90 il vaso di pandora spacciando per liberalizzazioni e modernizzazioni quelle che altro non erano se non passaggi di monopoli da pubblici a privati e a svuotare le istituzioni educative pubbliche a favore di quelle private, segnatamente cattoliche nella speranza di ottenerne favori e voti), di eliminare tutto il "pubblico" possibile a favore del feticcio "mercato" e della sue taumaturgiche facoltà democratiche (tutte supposte e inventate dato che mercato é concorrenza non democrazia). L'opposizione? Come sempre latita; anzi si divide: una parte di essa plaude all'accordo in nome del laissez faire laissez passaire un altra, nel timore di perdere altri voti (e quindi scranni privilegiati, ossia scranni parlamentari), lo critica a voce alta e difende il sindacato escluso dalle trattative; insomma dimostra ancora una volta di non essere una valida alternativa alla paude attuale, anzi si augura, in cuor suo, di non dover essere essa stessa chiamata a far uscire il paese da esso dato che con la maggioranza condivide tutto il sistema messo su e non intende certo fare rivoluzioni (e nessuno le chiede di farlo, mancano idee e uomini capaci di farlo); insomma si connotano, semmai avessimo bisogno di una ulteriore prova, come berlusconiani di sinistra e basta. Nessuno se n'é accorto ma in Italia c'é stata una trasformazione: si è passati da una repubblica parlamentare a sovranità limitata a una repubblica oligarchica senza nessuna sovranità, soprattutto popolare. Tutti parlano di cittadini, operai, popolo, federalismo e quant'altro ma in realtà la loro unica idea, peraltro fissa, é quella di assicurarsi il proprio futuro e la propria autoperpetuazione: costi quel che costi e a scapito del vero loro datore di lavoro ...... il popolo sovrano tanto decantato quanto compresso e, in certi casi, mazzolato quando alza la testa.

martedì 28 dicembre 2010

Nel 2011? andrà tutto bene, come sempre

Mentre il Governo propina ottimismo a piene mani dicendoci che: va tutto bene; non stiamo peggio degli altri; hanno fatto le mosse giuste per salvare il sistema paese, noi nel mondo reale abbiamo a che fare con un altra realtà dura e pura e l'anno che verrà sarà ancora più duro: la protesta sociale intanto monta, oggi é toccato ai pastori sardi (peraltro bloccati e manganellati a dovere dato che questa é l'unica risposta che la politica in generale e questa maggioranza, in particolare, sa dare alle giuste istanze che arrivano dai danneggiati dalla crisi e dalla strafottente autoreferenzialità che oggi domina il Parlamento preso più dal guardarsi l'ombellico che di guardare fuori), e gli aumenti incalzano: carburante, bolletta energetica, tasse (checché ne dicano i media allineati la pressione fiscale é al 43%, altro che non mettere le mani nelle tasche......... questi anche le tasche hanno preso) locali e non, blocco dei contratti (pubblici per ora - ma Fiat insegna - i quali perderanno nel 2011 ben 1200 euro), nessuna misura a difesa del potere d'acquisto e (soprattutto) nessuna iniziativa per ridurre l'evasione fiscale (le cui percentuali sono uno dei due record che abbiamo nel mondo occidentale). Ma questi non stanno fermi a godersi lo sfacelo: agiscono per accelerare il processo e ne pensano una dopo l'altra. L'ultima é il benessere come srtumento di misura. L'idea non é nostrana ma l'ho letta su un libro a firma di A. Sen, J. Stiglitz (premio nobel per l'economia) e J. P. Fitoussi che s'intitola "la misura sbagliata" (a prefazione del Presidente Sarkozy che non può essere tacciato per essere di sinistra né tantomeno un comunista), edizioni ETAS. In questo libro si propugna, per la Francia sia chiaro, che il PIL non é l'unico strumento di misurazione e ce ne possono essere altri: fra i tanti anche la misura del benessere ossia il grando, potremmo dire, di felicità dei cittadini di un paese. Una cosa del genere la posso capire nei paesi civili ma non nel nostro dato che, avendo assunto la parte peggiore del modello americano (sotto il cosiddetto centro sinistra) e ora quello putiniano dell'arricchimento (chi può) a qualunque costo, gli squilibri sono fortissimi e la politica é inesistente e insignificante; anzi approfitta della sicurezza del "posto di lavoro" istituzionale per piazzare amici, fratelli e parenti. Quindi la domanda é d'uopo: quale benessere può essere misurato nel nostro paese? A parte l'amato capo, i suoi sodali, e i ceti che li votano chipuò azzardarsi a sostenere che sta bene? I lavoratori della Fiat (traditi anche dai sindacati "aziendali)? I lavoratori pubblici? I poveri che vivono appena sopra il livello di sopravvivenza? I campani pieni fino agli occhi di munnezza? Gli aquilani? I giovani (precari, ricercatori precarizzati, inoccupati, dispoccupati, cocopro ecc.)? Gli anziani impoveriti che, dopo una vita di lavoro, non riescono nemeno a mettere insieme il pranzo con la cena? Le donne (sempre più oggetto e non soggetto)?
Chi?
Si accettano proposte ...................

lunedì 27 dicembre 2010

Un federalismo "mortale" ...

Spero che abbiate passato un Buon natale perché se passano anche gli ultimi decreti, e non si andasse al referendum confermativo (o meglio il pdmenoelle si fidasse dell'approccio leghista di scambio federalismo contro sistema elettorale porcata una ben poca cosa da cui hanno tutto da guadagnarci i leghisti e l'aristocrazia pdmenoellina non certo noi), sul federalismo in salsa leghista questo potrebbe essere l'ultimo anno nel quale il paese nato nel '48 (democratico, pluralista, parlamentare, regionale.... ecc.) non esisterà più: ci sarà altro e l'unico che ci guadagna sarà l'amato Capo che in questo modo può sperare di tirare a campare. Sarà un paese nel quale verrà sancita la definitiva divisione del paese in tanti frammenti che si possono raggruppare in una parte ricca, che usufruirà del maggior gettito locale di tasse, e una maggiormente impoverita che possiamo raffigurare geograficamente nel centro-sud dell'Italia: ciò al netto del mitico fondo di perequazione che dovrebbe, dico dovrebbe, assottigliare la differenza, ma di poco; ma questo "federalismo" ha anche un altra caratteristica ossia sancirà definitivamente l'impoverimento di un discreta parte della società a favore di una élite, che senza reali controlli e contrappesi, governerà praticamente senza colpo ferire. Sarà una secessione sociale prima ancora che politica perché renderà immanente e lontano un potere che ci vogliono "vendere" invece come avvicinamento della politica alla società: immaginate davvero che laddove governano i leghisti saranno talmente democratici da perdere le elezioni e farsi da parte? Al contrario credo che alzeranno muri e steccati ancora più alti verso l'esterno e faranno in modo da garantirsi la successione, magari "familiare", all'interno della cosiddetta "padania" creando di volta in volta il "nemico": una volta gli islamici, poi toccherà magari ai terroni, poi ai liguri ecc. ecc. fino a "purificare" il tutto in nome di una mitica razza "padana" mai esistita ma puramente inventata allo scopo; esagero? può darsi però il filo logico di quanto prima c'é se portato alle conseguenze estreme dell'ideologia di base: c'é quasi da sperare che si vada alle elezioni e che, almeno una volta, realmente ci sia un ravvedimento operoso dei comuni mortali che quando dovessero votare abbiano davvero il coraggio di, non dico cambiare pagina, almeno mettere una virgola in questo bailamme che é diventato questo paese dato che tutti sappiamo che la storia non la fanno i grandi eventi, e i cosiddetti grandi uomini, ma i comuni accadimenti e i cosiddetti piccoli uomini..... quindi come spesso accade se si mette una virgola al posto giusto tutto potebbe cambiare: se si avesse il coraggio....

giovedì 23 dicembre 2010

il papi delle libertà ci fa gli auguri... grazie.

Si é tenuta la classica conferenza di fine anno del Presidente del Consiglio nel quale, come storicamente accade, fa il punto della situazione: sua e nostra.
Non stiamo peggio degli altri, dice: infatti noi eravamo già a terra e si sa che, se non si muore, sottoterra non si va;
C'é sempre il pericolo "comunista" nel nostro paese: abbiamo una sinistra comunista e non ce eravamo accorti..... ma pensa un pò e io che vedevo Bersani e co come berlusconiani di sinistra!!! Lui sperava, noi no naturalmente, in una sinistra laburista (dio ce ne scampi) e riformista (questa ce l'abbiamo ma non riesce nememno ad autoriformarsi figurati se riforma il paese) e invece il pericolo rosso é sempre presente... lo dice ma non pensa agli amiconi "sinceri democratici" dei paesi dell'est (dittatori e corrotti più o meno smascherati) anzi di uno ne magnifica le doti magnificandone la costruzione di una città nel centro del paese in pochissimo tempo a differenza del nosrto paese dove per costruire una qualsiasi coas vi vogliono decenni: meraviglie della caduta del muro di Berlino!!!!!!
In merito al "quel che si poteva fare" per alleviare il paese dai colpi della crisi l'amato Capo ci fa scoprire le responsabilità della sinistra che ha aumentato il debito pubblico: azz e io che credevo che l'attuale livello del debito pubblico fosse dovuto al Suo governo.... siamo al 119% mica male per un record di cui non andare fieri. Un modo per alleviare ci sarebbe: recuperare quel mitico 54% del reddito imponibile evaso e quei 250 milioni di euro all'anno evasi in iva e contributi; sarebbero un bel viatico per il futuro, ma come si fa? Ha preso l'impegno di non mettere le mani nelle tasche degli italiani (anche degli evasori) e quindi ...... ciccia. Buon per loro e male per noi che invece le tasse le paghiamo sul serio e in quantità elevata (minor base contributiva maggior peso fiscale) e ci stiamo quindi sobbarcando l'intero peso della crisi economica senza riceverne nessun beneficio in termini di servizi, sociale, qualità della vita.
Le riforme? Quella liberale naturellement!!!! Nessuno sa cosa realmente sia visto che nel nostro paese non c'è nemmeno una democrazia compiuta figurarsi il liberalismo ....... a meno di non voler intendere per "liberalismo" quello che attualmente si è costruito in Italia: un misto di populismo personalistico e autoritarismo demoratico. Altre riforme? La giustizia, con annessa Commissione bicamerale sulla Magistratura che delinque, il ddl sulle intercettazioni, e quant'altro interessa alla casta.
Punto a parte é la cosiddetta riforma Gelmini: costo zero, nessun ascolto dei giovani (tranne quello dei "giovani" delle organizzazioni interne al PdL, milioni di milioni..... immagino); Rettori "prorogati"; prof a contratto; percari perenni; nessuna ricerca se non quella che interessa l'industria; nessun investimento nel futuro dei giovani se non il prestito d'onore (una forma d'indebitamento) e la vita precarizzata.. però in compenso abbiamo un Ministro dei "giovani" che fa tanto e agisce ogni giorno: qualcuno se n'è accorto?
Nel governo? Nessun problema. La campagna acquisti prosegue spedita così come la negazione della realtà: la munnezza? Colpa delle locali amministrazioni (anche e non solo); terremoto dell'Aquila si é fatto tutto ..... e la ricostruzione? Fatta e il poco che resta si farà....
Alle domande risponde con tono dimesso ma non é brillante come in precedenza così come ad alcune domande particolarmente pungenti, del Fatto quotidiano, risponde piccato filosofando sulla natura umana: però nessun provvedimento a carico di chi si é macchiato di gestione "personalistica e clientelare", nessuno.Insomma fila tutto liscio. Una notizia c'é: molto probabilmente non si ricandiderà alle prossime elezioni: ci credete?
SPERANDO CHE GLI ATTENTATI "STRANI (DEFINIZIONE NON MIA)" AVVENUTI OGGI IN ALCUNE AMBASCIATE SIANO PRONTAMENTE SPIEGATI E PRESI I VERI COLPEVOLI VI AUGURO BUON NATALE E CI VEDIAMO IL 28........
AUGURI DI BUON NATALE AI CREDENTI E AI NON CREDENTI BUONE FESTE


mercoledì 22 dicembre 2010

Avete vinto... ora andate avanti così non mollate

Avete vinto: i gufi e gli avvoltoi si sono ritirati nel loro antri oscuri e tacciono, una volta tanto.Avete dato una dimostrazione di nervi saldi e fermezza e questo fa ben sperare per il futuro, vostro e nostro: particolarmente nostro di pavidi cittadini che stanno a guardare sia mentre vi mazzolavano e vi definivano "terroristi e assassini" sia quando dimostrate con la vostra protesta quella volontà di cambiamento senza se e senza ma: lo slogan più azzeccato della giornata era proprio quello che metteva l'accento sulla sola e unica differenza fra pd e pdl é proprio quella "elle" mancante: l'avete capito finalmente e quindi i vostri occhi sono aperti.Avete lasciato soli i palazzi del potere: un potere, ormai, sordo e grigio che si é chiuso in un cordone sanitario (mi chiedo se non sia il caso di renderlo permanente questo cordone) dove si respira l'aria inquinata dalla politica fine a se stessa che guarda ai propri interessi e basta e ne ha poco, o nessuno, per la società sottostante: tant'è che ormai la protesta sociale é evidentissima e sale sempre di più saldando aquilani, terzignesi, giovani, precari, disoccupati, operai e frazioni del sindacato più attente al sociale.Avete acquisito la solidarietà delle periferie, zone nelle quali nessuno si fa mai vivo e questa é una novità assoluta rispetto al passato.Vi siete dichiarati "indasponibili" e giustamente perché un paese realmente democratico non ha paura né teme le proteste ma ci dialoga e ne esalta la progettualità marginalizzando "gli" estremi: ho sempre l'idea che l'estremo sia una categoria puramente concettuale e preferisco parlare di punti di vista differenti e che non riescono ad esprimersi compiutamente; una società siffatta si farebbe carico e ne terrebbe conto anziché esaltarli per renderli più rabbiosi provocandoli.Avete ottenuto un successo d'immagine sia con la diretta tv su rainews24 che ottenendo di essere ricevuti dal Capo dello Stato che con questa mossa manda un segnale chiarissimo a voi ma soprattutto a chi ha fatto lo gnorri finora insultandovi, sminuendovi, provocandovi.
Ora dovete saper raccogliere i frutti, e ve lo dice uno che i movimenti li ha vissuti davvero quando c'erano manine e manone dietro ogni mossa che veniva fatta: quei movimenti giovanili che, negli anni 70 (movimenti che nulla hanno a che vedere né con il '68, e meno male per giunta, né con il terrorismo anche se ne furono schiacciati proprio perché allora il potere seguiva una linea oltremodo ambigua che provocava, e anzi auspicava, le reazioni violente per reprimerle, spaventare e autolegittimarsi.... oggi i risultati di quegli errori compiuti dai ragazzi di allora si vedono ancora), compresero già allora che il futuro lo stavano distruggendo in nome della ragion di stato politica e del gioco, sporco, fra partiti di governo e dell'opposizione; ricordatelo: il potere è mutante e si adatta e solo se lo sapete ben inquadrare davanti a voi è debole e dimostra di avere i piedi d'argilla quando si usano le sue contraddizioni contro di esso; in più avete un alleato muto ma potente, la Costituzione italiana che vi dà gli strumenti per mettere in difficoltà i meccanismi oscuri propri del potere. A ragion veduta mi permetto di darvi un consiglio: quella di oggi é la strada giusta, magari più lunga e scomoda, e se terrete duro i risultati si vedranno davvero e forse se non smarrirete la strada intrapresa questo paese avrà una opportunità di salvarsi dalla decadenza, voluta, e dal baratro.
Dentri stretti e andate avanti!!!!!!

martedì 21 dicembre 2010

E domani occhio ragazzi!!!!!

Domani ci sarà la manifestazione dei nuovi invisibili: i giovani, futuri precari e non, gli operai, ecc. Domani il potere si augura che voi rispondiate alle provocazioni, verbali per ora (assassini, terroristi, vigliacchi quali non siete e né mai sarete), e alle contumelie (mi chiedo come mai chi ha passati neofascisti possa non solo ergersi a difensore della legalità ma anche ricoprire cariche istituzionali, miracoli del quasi ventennio berlusconiano immagino) che vi sono state rovesciate addosso. Domani il paese che ancora vuol credere che ci possa essere un futuro non rovinato dal mercato, e dalla compravendita di tutto per tutto (e che non prevede cittadini ma solo consumatori), sarà per le strade della Capitale e non solo a lì: ricordate che questi non sanno gocernare ma solo comandare e chi é abituato a ciò non ammette contraddittori pretendoli solo quando gli torna comodo; sa che é alla fine e per questo é ancora più pericoloso di prima e i tanti corifei che fanno da contorno non ci stanno mica a perdere lo scranno conquistato.Domani il paese similtelevisivo che ci hanno imposto potrebbe incrinarsi. Domani gli occhi si punteranno sulla zona rossa: vi hanno sfidato a violarla, non fatelo. Il vostro messaggio arriverà comunque e se non ci saranno incidenti farete paura davvero perché non vi potranno essere avvoltoi che vi accusino di avere solo una volontà distruttiva e riconquisterete la fiducia della gente che si sa é come il branco di pecore ossia va dove li porta il pastore o messia di turno.Domani questo paese potrebbe vedere come si può dire la propria senza che necessariamente ci si debba scannare e scontrare, anzi proprio il pacifismo potrebbe essere la chiave di volta del crollo del sistema che vede berlusconiani di destra e di sinistra accapigliarsi prima a insultarvi e poi a incensarvi a seconda delle singole convenienze del momento: a loro di voi non importa nulla sappiatelo a loro importa solo rimanere al carro dei soldi e del potere e faranno di tutto per restarvi; per scalzarli in un paese nìcome il nostro non serve la violenza ma la creatività e l'imprevedibilità propria dei giovani (oltre che la rabbia, incanalata civicamente) e degli invisibili di cui non si ha paura quando fanno da sfondo ma sono temuti quando prendono coscienza di cosa sono e cosa potrebbero rappresentare, quale forza di cambiamento diventare ed ecco perché sono temuti!!Domani, se tutto filerà liscio, il potere avrà avuto una sconfitta cocente: questo potere che oggi é insensibile alle istanze sociali, abbiamo di fronte un potere benthamiano, e che guarda solo a se stesso non ha paura della violenza, anzi la auspica, ma ha paura della serenità e della felicità e della fermezza che solo i giovani sanno esprimere: perché queste caratteristiche non gli sono congeniali visto che punta sulla paura e sul terrore anziché sulla trasparenza; e con queste caratteristiche non ha possibilità di scampo.Domani se non ci saranno problemi la fine di questa pessima faseinizierà: è nato per autodifesa dei ceti privilegiati rimasti orfani della balena bianca e per autoperpetuarsi; legittima tutto dalle mafie (con le quali si può convivere) alla massoneria (sempre presente); dal malgoverno (e di questi giorni ne abbiamo avuto ampia prova) alla inefficienza (pretesa dai sottoposti ma non praticata); dall'autoassolvimento (si nasconde dietro la figura mitica del popolo per continuare a comandare e ci si fa le leggi a propria difesa) all'attacco alle istituzioni indipendenti (Magistratura in testa, ma anche le stesse forze dell'ordine che sono chiamate, per poco più di 1300 euro al mese, a difenderli).Domani i nostri giovani portanno scrivere una bellissima pagina di storia del nostro paese se solo saranno capaci di dirigere la loro giusta protesta nei canoni alternativi (è strano dirlo oggi, vero?) della pacifica sfilata: variopinta, beffarda, irridente. Solo così potremo sperare di cambiare una virgola del tutto.Domani giovani italiani date prova della civiltà di cui gli altri pavidi cittadini italiani sembrano essersene dimenticati per la promessa di essere sicuri e di non perdere quel poco che gli hanno lasciato per vivere: siate maturi e siate responsabili per tutti noi che abbiamo dimenticato da dove veniamo e, soprattutto, chi siamo!
Interpretate lo zeitgeist del momento e non evitatelo: per dirla in altri termini non diventate come loro, non vendetevi l'anima (se esiste) o simile rimanete quello che siete e vedrete che anche se con un pò più di tempo e con molta volontà (perché ammesso che si riesca, e non é affatto detto, a fermare il conservatorismo compassionevolmente benthamiano/liberista) di andare avanti: non ci si può fermare a perdere una battaglia ma dovrà essere, per usare il linguaggio che tanto piace ai corifei, vinta la guerra del futuro.... vostro e nostro.

lunedì 20 dicembre 2010

homo emergenzialis: la nuova specie..

L'evoluzione umana ha raggiunto un nuovo stadio: l'homo emergenzialis. Vive nei paesi poco avanzati e si caratterizza per la completa assenza di progetti futuri e programmazione del presente: il suo orizzonte è l'immediato. Di solito svolge la propria attività nel campo della politica; ne abbiamo un esempio nel nostro paese dove vive, e prospera, un rappresentante di questa evoluzione umana. Si caratterizza per la completa assenza di solidarietà verso i "normali": l'unico suo scopo é la propria sopravvivenza e per ottenerla non si preoccupa di stravolgere ordinamenti, regole, e quant'altro pur di mantenersi dov'é. Non sa governare; non sa gestire; né tantomeno sa mediare: sa solo comandare e si circonda di eserciti di accoliti per farlo: addirittura si crea l'opposizione a sua immagine somiglianza pur di creare quelle condizioni "estreme" con le quali provare a se stesso e agli altri di cosa é capace di fare: non gli interessa che la società sottostante vada a rotoli; e proprio quando non riesce a trovare nulla da sfruttare per raggirare tutti gli altri.... se li inventa anche a costo di mandare all'aria quello che ha faticosamente costruito. Come liberarsene? E' difficile, vista l'incapacità generale dei suoi concorrenti, ma ci si può provare: il problema però é se lo vogliamo davvero...

domenica 19 dicembre 2010

la maleducaçion

C'é chi chiede arresti preventivi: non si sa mai dovessero tirarsi, gli studenti che hanno scoperto la fregatura che gli stanno mollando, appresso operai, disoccupati, terzignesi, veneti, cassintegrati, precari e quant'altro dove si va a finire.........
C'è chi chiede un daspo per i violenti: non siamo allo stadio e c'è la libertà di manifestare, come la mettiamo? Non c'è la libertà di sfasciare tutto sia chiaro ma di manifestare ancora sì; però se è vero che i giovani hanno un ribellismo dovuto all'età é anche vero che l'esempio che proprio i politici danno (in quanto a violenza verbale, morale e qualche volta fisica) non é proprio dei migliori, vero? Questi ragazzi son cresciuti con la televisione centro della comunicazione: guardano, assimilano ..... fanno.
C'è chi nasconde dietro una riforma universitaria, che dovrebbe eliminare le baronie (cosa non vera dato che proprio i baroni saranno i capi dei futuri cda delle università), la privatizzazione dello studio e della ricerca mettendo tutto alla mercé dei privati che di sicuro non sono dei filantropi.
C'é chi si dice liberale ma in realtà é olrte il liberalismo: in realtà in Italia abbiamo un governo benthamiano che si applica il meno possibile per controbilanciare il potere delle lobby: essendo esso stesso espressione di lobby non potrebbe essere altrimenti.
C'é chi si dice liberale ma é all'opposizione e quindi rimpiange il calore degli sranni governativi quando a fare la differenza non erano le politiche ma l'impatto graduale dato che il risultato non cambiava per i meno abbienti.
C'è chi rivendica il proprio passato di rivoluzionario di destra (con annessi scontri con la polizia) poi da lezioni di morale agli altri...........
C'è la chiesa che dice che non fa politica (....) però non tratta sui valori cattolici: fossimo tutti cattolici non ci sarebbe problema però sanno e sappiamo che non ci sono solo cattolici e quindi in un paese non confessionale se ne dovrebbe tener conto, e invece con i soldi di tutti le scuole cattoliche si pappano i soldi che farebbero estremamente comodo a quella pubblica che sta cadendo letteralmente a pezzi.... e non solo dal punto di vista dei locali.
C'é chi parla di buongoverno e poi finanzia con il 5 per mille i giornali di partito e tutto il sottobosco.
C'è chi si rifà la coscienza con i giovani dicendo "basta con il precariato" dimenticando che ad aprire le porte della disperazione nella precarietà, e mi riferisco ai governi del centrosinistra e agli studiosi che ne sistenevano le tesi adducendo fra l'altro un puramente ipotetico "conflitto generazionale" fra padri garantiti e figli morti di fame, sono stati proprio coloro i quali hanno fatto di tutto per rompere il contratto sociale.
C'è chi inneggia alla nuova fiat e si dichiara riformista: una contraddizione in termini.
C'é chi aspetta il 15 gennaio per sapere se andiamo alle elezioni: ma non aveva una "mostruosa", numericamente parlando, maggioranza? E in mancanza non ci sono sempre i nostri rappresentanti pronti a correre in soccorso del vincitore?
Vedete quanti "c'é chi" abbiamo? E per non accorgersene ci volgiono mucche sugli occhi non bistecche o ottime fette di prosciutto, ma si sa siamo italiani......

sabato 18 dicembre 2010

Cronache marziane? Macché, toscane

Ok Ok la neve l'ha fatta dappertutto ma io voglio parlarne dal punto di vista di un viaggiatore pendolare toscano che vive in un regione che si perita di avere attenzione alle problematiche della gente: e invece....... E' da ieri mattina che nevicava e l'allarme meteo è stato emanato due giorni fa dalla Protezione Civile (a proposito la "mitica" protezione a Lucca é stata annunciato che sarebbe intervenuta intorno alle 15 ma.... solo alle 22 di ieri si é visto un mezzo con a bordo due figuri fuori dalla stazione ferroviaria): quindi, tutti avvisati...... e invece..... a Firenze tutto bloccato (a proposito la Provincia fiorentina, ieri su facebook c'erano mi si dice valanghe d'insulti dei fiorentini e su uno dei quotidiani online locali, ha detto che "non se n'era accorta" della neve) e delle cosiddette strutture emergenziali nemmeno l'ombra il che significa che c'è stata gente che su treni, strade, autostrade é rimasta ferma per ore senza soluzione di continuità né comunicazioni su come uscire dai problemi..insomma un disastro: cari politici locali, dov'eravate? A fare un giretto per Arcore, forse? Il Presidente della Regione ha dichiarato che la Regione valuterà se fare un class action contro le aziende, pubbliche o concessionarie private, e ferroviarie per la loro incapacità di smaltire i problemi: a mio parere la dovrebbe fare contro l'istituzione che rappresenta vista la completa assenza di programmazione e progettazione in tema di eventi climatici di questo genere (e tutti sappiamo, anche i bambini ormai, che da anni si dice che dobbiamo fare la bocca a eventi estremi come quello di ieri quindi si spera che le istituzioni si adeguino e non abbandonino i propri cittadini in difficoltà) e, soprattutto, la completa ASSENZA di aiuto a chi si é trovato ieri nell'inferno fiorentino: mi risultano treni che son partiti o erano partiti dopo le 12 di ieri e sono arivati alle 5 di stamane a ..... Montecatini e pare, a Livorno pare viaggiassero treni senza riscaldamento, o automobili che facevano 500 metri ogni 4 ore nonostante le catene, salvo chiudere i caselli autostradali mentre per le strade normali spazzaneve quasi a zero, il tutto senza preavvisare i malcapitati. E queste sono le notizie dell'area fiorentina. Veniamo ora all'osservazione diretta: é vero che ieri era "venerdì 17" però quello vissuto ieri da me ha dell'increbile per un paese evoluto ma normale per un paese arretrato e da terzo mondo come il nostro. Arrivo in stazione alle 15.30 e c'é il caos: treni soppressi; 20 equipaggi degli stessi fermi anche loro senza nemmeno un indicazione; dal Coordinamento regionale ferroviario poche e confuse indicazioni e nessuna organizzazione sulla circolazione dei treni; operai, ferroviari e delle ditte, mobilitati con ... scope e rasoie per "liberare" gli scambi (in Toscana non hanno gli scambi con il riscaldamento automatico come in Lombardia, chi li deve comprare?) dei pochissimi treni che riuscivano a viaggiare nella prossimità della stazione e mentre i potenziali viaggiatori, sottoscritto compreso, ascoltavano speranzosi i messaggi degli altoparlanti e le voci che il personale ferroviario facevano circolare sulla possibilità di treni, sempre più improbabili con il passar del tempo, che circolassero o partissero: ma le news che arrivavano davano poche seranze visto che il nodo pisano e quello fiorentino erano chiusi. Che fare? la domanda era retorica perché la sola cosa da fare era cercarsi di corsa una camera e passare la notte a lucca (a perzzi speculativi meschinamente esorbitanti... siamo stati fortunati perché, dopo ampia contrattazione, siamo riusciti a trovarne una a 60 euri in un hotel): quindi espletate le ultime formalità ci si é ripresi la strada del centro sotto la neve. E che neve...... arrivava sopra le caviglie e degli spazzaneve manco l'ombra naturalmente: dormire in ufficio? Macchè il Capo dice che non se ne parla neppure. dormire presso colleghi? Non è un paese solidale e quindi anche in questo caso ti arrangi: nella toscanità non è prevista una cosa del genere; assistenza persso istituzioni di assistenza? no coment: manco si son viste. Che paese vero che siamo? Si discute di come l'amato Capo abbia fregato Fini e co. comprando a destra manca deputati e senatori; si fa festa perché, grazie sempre alla compravendita può tranquillamente dichiarare che arriverà, almeno rischia, fino a fine legislatura; che vengono usate persone con contratti di collaborazione, soldi nostri, per sostenere i vari circoli, club e quant'altro della libertà ecc.; che l'opposizione scornata si consola costruendo improbabili poli e immaginare improbabili vittorie con un programma simil fotocopia del partito dell'amato Capo: insomma mentre a Roma si vive di luce riflessa dallo specchio mezz'Italia si doveva arrangiare, come sempre, sotto la neve e sobbarcarsi in proprio le "disattenzioni (o la strafottenza)" del ceto politico di cui non si riesce a disfarsi..... si accettano consigli in materia: ormai é chiaro che non si può contare su questi qua e se non ci serrvono lì che ci stanno a fare? Licenziamoli...così come dovrebebro essere licenziati tutti gli ad e i "coordinatori" delle aziende di mobilità e ferroviarie che hanno, in pratica, fallito la loro mission.. un sogno, lo so, fantascientifico ma ci mai sarà un giorno nel quale potremo vivere in un paese dove non é necessario prendere la macchina anche per andare a fare la pipì e dove in caso di eventi come quelli di ieri sappiamo di poter contare sugli altri?

giovedì 16 dicembre 2010

neverendigstory...

Il paese reale; sia Confindustria che Istat menano un bel fendente sulla situazione del paese che é fermo: niente crescita; niente consumi; crescita meno della media della UE ..... e un governo che ha tre deputati che fa? Si continua a fare campagna acquisti spingendo i media addomesticati a nascondere chi perde il lavoro e a dire che tutto va bene: insomma la solita solfa. Intanto, da bravi imitatori del modello putiniano, lasciano che la crescente protesta sociale diventi un problema di repressione piuttosto che di comprensione del malessere che c'è dietro: malessere che sicuramente é anche presente nelle forze dell'ordine che si vedono come il solo scudo contro questa protesta e che sono mal pagati e usati solo come repressori piuttosto che simboli di un paese democratico che possibilmente le evita le proteste (comprese quelle dei rappresentanti sindacali sotto le ville dell'amato capo che sono un bel segnale per il potere)..... ci sono state violenze che non giustifico ma anche le repressione é stata dura: però ritengo che sia inutile quando il manifestante, per quanto violento possa essere anche se ritengo che i professionisti della violenza e gli infiltrati sapessero quando filarsela lasciando i ragazzi a prenderle, é a terra accanirsi contro di esso: questa ALTRO NON E' CHE VENDETTA!! due filmatini che spiegano bene questo punto di vista: filmato n°1, filmato n°2 e i ragazzi ieri arrestati oggi sono stati scarcerati: e tranne un paio son tutti ragazzi normali ossia senza l'identikit del cattivo black bloc trinariciuto anarchico. Il punto é che la repressione non paga mai: crea solo malessere e risposte violente .... é forse questo che si vuole? E se un giorno le forze dell'ordine s'inkazzano a loro volta perché stufi di prenderle nelle strade senza benzina ecc.? E' questo che si vuole'
il paese politico: chiuso nel loro castello il potere celebra se stesso. Immobile rispetto ai problemi reali, e alle reprimende che vengono anche oggi dalla Ue che sta varando norme ancora più severe in materia di economia, la sua principale occupazione é solo una: cercare altri che si fanno comprare con poco per tirare avanti .... almeno fino al 14 gennaio e a seconda della sentenza andare a marzo alle elezioni con la speranza che tutto quanto sia accaduto finora entri velocemente nel dimenticatoio e i ceti che finora li hanno sostenuti si turino il naso e continuino a votarli. Intanto s'incassa l'appoggio delle gerarchie d'oltretevere (che s'accontentano dei denari nostri), ma basta? Stesso discorso vale per l'opposizione: ne condivide il panorama e l'ideologia di fondo, l'unica cosa che cambia é la gradualità che é poco..... io credo che chi conta davvero in questo paese abbia deciso già e si aspetti solo che ci sia il casus belli: l'impressione é che si stia lavorando gattopardescamente perché cambi solo la faccia ma non il contenuto che c'è dietro....

15 dicembre 1969

PER NON DIMENTICARE!!!!!
NON SAREBBE ORA DI METTERCI TUTTI INTORNO A UN TAVOLO, PURAMENTE METAFORICO, E RIFLETTERE SUI TANTI SCHELETRI NEGLI ARMADI CHE QUESTO PAESE HA E CON I QUALI NON VUOLE FARE I CONTI E PER QUESTO OGGI CI RITROVIAMO CON L'ESITO FINALE DI UNA FARSA INIZIATA 50 ANNI FA?

mercoledì 15 dicembre 2010

G8 seconda parte?

ll paese reale oggi ha registrato che il governo Berlusconi ha aumentato la pressione fiscale al 43%: altro che taglio delle tasse!! Ora che é certificato che eiste una maggioranza non uscita dalle urne ma dalla campagna acquisti fatta in Parlamento e per giunta risicata temo che la prossima meta sia arrivare al 15 gennaio 2011 (sentenza sul lodo alfano della Corte Costituzionale; anch'essa si é piegata ai voleri del regime): e fare in modo che passi il tempo "dialogando" in Parlamento con l'opposizione, tranne FLI, in nome della condivisione delle decisioni nell'interesse del paese e nel frattempo non smettere la campagna acquisti negli altri partiti dato che persone pronte a fare il salto della quaglia si trovano sempre. Il problema, però, non si pone nemmeno: disinnescata la "bomba" FLI, con un validissimo aiuto dall'alto dei cieli; riacquisita l'amicizia delle gerarchie vaticane (con qualche centinaio di milioni per le scuole cattoliche.. si accontentano di poco ma si sa siamo in crisi); tacitato Di Pietro con i transfughi cosa rimane? Il nulla: perché il resto della cosiddetta opposizione questo é: il nulla.
Ora, però, parliamo dei fatti di ieri.
C'era un corteo di 50 mila persone inkazzate per il loro futuro negato (chi é senza peccato scagli la prima pietra perché dal pdmenoelle al pdl nessuno é scevro da colpe); ci sono stati incidenti gravissimi e deprecabilissimi: anche se io aggiungo che se un essere umano lo metti in un angolo senza via d'uscita costui non può che ribellarsi (sta accadendo in tutta europa e noi non siamo diversi) però.. però oggi si parla di "provocatori" e "professionisti della violenza" che ieri erano all'opera: ci può stare senz'altro visti i precedenti del G8. Dal sito, segnalatomi da ioperamicizia, "italianiimbecilli" riprendo una considerazione che dovrebbe far riflettere: all'opera ci sono stati provocatori. In una foto, ripresa da un filmato pubblicato sul sito di Repubblica, si vede chiaramente un tizio che prima scrive "insorgere per risorgere" e poi (si vede meglio nel filmato facendolo scorrere) e poi disegna una croce celtica: di certo non era un comunista; ma cos'era? altro...... e che dire dei rappresentanti delle forze dell'ordine vestiti come i dimostranti (sempre nel filmato e nelle foto se ne individuano diversi)? Naturalmente sarà la Magistratura a indagare e fa bene il Comune di Roma se chiederà i danni: ma li chiederà pure se venisse fuori un altra verità? Come a Genova si rischia di scoprire un vaso di pandora diverso dalla realtà ufficiale: speriamo che si abbia lo stesso coraggio di andare fino in fondo come allora e che, una volta tanto, Roma non sia il solito porto delle nebbie dove tutto si perde nei meandri........ riguardando la giornata di ieri mi rendo sempre più conto di come avesse ragione chi nei decenni scorsi ci mettesse in guardia dal rilasciare cambiali in bianco a una classe dirigente siffatta senza creare dei contropoteri sociali tali da tenerli sempre sotto controllo: abbiamo fatto esattamente l'opposto e il risultato, scontato per altro, non poteva essere altrimenti vista anche l'indole tutta nostrana di fregarsene di politici e sodali con la convinzione, tutta nostra, che tanto uno vale l'altro: lo facemmo con il nano negli anni '20 del '900 lo abbiamo rifatto nel '92... proprio non impariamo nulla, vero?

martedì 14 dicembre 2010

14 12 2010: non dimenticatevelo ........

Innanzitutto il paese reale: PIL - 5.2% rispetto al 2008; rapporto debito/PIL 119%; 290.000 cassintegrati; disoccupazione al 8.5% ma é un dato falso perché non tiene conto sia dei cassintegrati che di tutti coloro che hanno abbandonato la ricerca di un qualunque lavoro e se facciamo due somme si arriva al 11%; il dato giovanile: dai 15 ai 24 anni 27.9% (al sud 39%): ci credo che i ragazzi inkazzati come sono perché coscienti del loro futuro rubato definitivamente da questo paese ingrato e indecente si siano lasciati andare alla rabbia fine a se stessa; sia chiaro io non accetto né giustifico, la violenza come mezzo di espressione ma posso capire quando ti senti messo in un angolo e preso in considerazione solo come, quando vuoi i soldini, tronista o come escort; dicevo posso capire che si perde un la ragione e si dia libero sfogo al mastino della guerra facendo un favore agli esponenti dell'ordine e della sicurezza propria e del disordine e dell'insicurezza altrui che invece auspicano e sorridono quando i giovani sono bravi e buoni consumatori e basta.... Il paese istituzionale: le riforme? La scuola e l'università ridotte ai minimi termini con la creazione di una scuola d'élite per chi se la può permettere e il resto si adagia sulla moritura scuola/univeristà pubblica (fra parentesi vendono queste riforme come meritocratiche ma sanno tutti che chi se ne fa promotore per primo si é "arrangiato" alla meglio: d'altronde nella riedizione dell'italietta in dolce stil d'amore che ci si può aspettare dai suoi rappresentanti? Italiani brava gente come sempre: dal tengo famiglia al tengo mutui da pagare cambia l'oggetto dell'acquisto ma il risultato é sempre lo stesso e non dico quale perché io ho ancora un pizzico di dignità personale e oggi rispetto a costoro mi sento un gigante fra i nani........ altre riforme? Ma le solite: giustizia e ancora giustizia eliminando tutte le noie che danno grattacapi (.....) all'amato Capo: altro all'orizzonte non c'é........ ora però alcune cose vanno dette: molte persone oggi hanno gioito, ma non sono i dipendenti del partito dell'amore che ne hanno ben donde, legittimamente, di essere felici (e non sto a spiegare perché é sotto gli occhi di tutti che così possono continuare a fare le cicale a nostre spese) ma altre persone hanno gioito nel loro intimo: sono quella classe dirigente dal pdmenoelle all'IdV che nell'era berlusconiana ha visto l'opportunità di sganciarsi dal proprio passato e dai propri doveri di opposizione reale per viaggiare di diporto accontentandosi delle briciole che questo potere proteiforme gli lascia. Se l'amato Capo avesse oggi preso la via del tramonto definitivo anch'essi di riflesso sarebbero stati messi in discussione dai tanti piccoli capetti che spingono per avere il loro posto al sole: tutti ne erano, e non lo sono più per ora, terrorizzati all'idea veder messo in discussione il proprio scrannetto politico. Erano più terrorizzati di ciò che di eventuali elezioni perché sanno che con esse tutti ci avrebbero perso, opposizione e maggioranza, e quindi tutto rimaneva, e rimarrà, com'era e anche perché si sa il popolo della sinistra é sentimentale e vota sempre allo stesso modo. Essendo in in sistema bipolare maggioranza e opposizione si tengono per mano e si sostengono a vicenda se uno cade anche l'altro ne risente e quindi da qui il terrore di dover cambiare pelle ancora una volta e si sa quanto costoro amino i cambiamenti........ Fini ha peccato a mio parere di ingenuità: non si doveva fidare nel chiudere la Camera in questi giorni (perché nei fatti ha permesso il calcio mercato parlamentare) ed é stato ingenuo nel seguire gli "alti" consigli di "evitare" di esacerbare la guerriglia parlamentare e, infine, doveva aspettarsi che i voltagabbana ci sono dovunque: non siamo mica in Giappone e i samurai non esistono. Ora veniamo al punto: gira una brutta aria per il vecchio continente: i governi, sia di destra che di sinistra, fanno quadrato attorno al sistema economico politico che é causa della crisi che stiamo vivendo ma contemporaneamente la gente comune non ci sta a pagare lo scotto della stessa perché consapevole di non esserne direttamente responsabile e si ribella (anzi ne é direttamente vittima): a volte con i mezzi democratici a volte in altro modo ..... e quest'altro modo dovrebbe far pensare perché significa che qualcosa si sta rompendo nel contratto sociale che mantiene su questo sistema; se ci fossero politici accorti ci ragionerebbero su e cercherebbero una via d'uscita che faccia pagare a chi ha creato, e ci si é arricchito pure grazie ad essa (é noto che mai come ora i CEO delle grandi banche d'affari, come rivelato dai media si riuniscono a New York per fare il punto della situazione e trovare nuovi modi di fregare gli altri, si stanno staccando assegni miliardari come "premio") una tal situazione anziché presentare il conto salatissimo a chi non ne colpa, noi, distruggendo il welfare e tutto quanto vi è connesso.. questa brutta aria caratterizzerà temo tutto il 2011 e prima o poi i conti si dovranno fare perché non é possibile che sia sempre pantalone a pagare...... non dimenticatevelo questo giorno: questo é il giorno nel quale é dimostrato che le stampelle del sistema sono solide e senza nemmeno cambiare "papa": fra marzo e maggio andremo a votare e sarà allora ceh questo girono dovrà essere ricordato non tanto per quanto riguarda i vincitori ma per i vinti ..... o finti tali.

lunedì 13 dicembre 2010

Soldi, soldi, soldi

Il 54% del reddito imponibile (esclusi contributi previdenziali, iva, ecc.) viene evaso felicemente dagli italiani: il Governatore Draghi affermò che se solo la metà di quanto evaso fosse pagato noi saremmo nelle condizioni della corazzata tedesca o poco sotto; inutile dire che questo paese sarebbe diverso. Ma come far rientrare questi "birbaccioni" nell'alveo? Mica con i condoni, o almeno non solo con quelli: abbiamo la Guardia di Finanza o no? Si reintroduce il falso in bilancio; si elimina per il segreto bancario e si reintroduce la tracciabilità degli check; e via continuando e se iniziassimo questa strada non faremmo altro che rientrare in quel fiume civile che nel resto d'europa fa sì che l'evasione sia appena il 3%, disdicevole quanto si vuole, del totale... ma si sa che gli italiani sono di sinistra con la testa e berlusconiani con latasca e finché sarà così................

questo canzone fu fatta quando esisteva un altra italia e la lira veniva premiata in quell'anno come la moneta migliore (non erano rose e fiori perché, come hanno dimostrato i fatti c'erano tanti problemi nascosti e tante trame e intrecci che hanno rovinato il paese e portato all'attuale situazione) e oggi una canzone suona ironica e beffarda verso chi la vita se la suda, ma prendetela come ironia e basta..

domenica 12 dicembre 2010

one in ten... passato, oggi e domani?

Testo:
I am a one in ten a number on a list,I am a one in ten even though i don't exist.Nobody knows me, but im always there,A statistic a reminder of a world that doesn't careMy arms enfold the dole queen,Malnutrition dulls my hair,My eyes are black and lifelessWith an underprivileged stareI'm the beggar on the cornerWill no-one spare a dimeI'm the child that never learns to readBecause no on spared the time.(Chorus)I'm the murderer and the victimThe licence with the gunI'm a sad and bruised old ladyIn an ally in a slumI'm a middle aged businessmanWith chronic heart diseaseI'm another teenaged suicideIn a street that has no trees(Chorus)I'm a starving third world motherA refugee without a homeI'm a house wife hooked on ValiumI'm a Pensioner aloneI'm a cancer ridden spectreCovering the earthI'm another hungry babyI'm an accident of birth.(Chorus
traduzione (letterale)
Io sono un uno su dieci un numero su una listaIo sono un uno su dieci, anche se io non esisto.Nessuno mi conosce, ma im sempre lì,Una statistica un ricordo di un mondo che non si cura Le mie braccia avvolgono il sussidio di disoccupazione (della) regina,La malnutrizione offusca i miei capelli,I miei occhi sono neri e senza vitaCon uno sguardo meno privilegiati Sono il mendicante all'angolo Non sarà uno di riserva un centesimo Sono il bambino che non impara mai a leggere Poiché non ha risparmiato il tempo. (Chorus)Io sono l'assassino e la vittima La licenza con la pistola Sono una signora triste e lividi vecchi In un alleato in una baraccopoli Sono un uomo d'affari di mezza età Con malattia cardiaca cronica Sono un altro suicidio adolescenti In una strada che non ha alberi (Chorus) Sono una madre muore di fame del terzo mondo Un rifugiato senza una casa Sono una moglie casa agganciati su Valium Sono un Pensionato da solo Sono un fantasma cavalcato il cancro Percorrendo la terra Sono un altro bambino affamato Sono un incidente di nascita. (Chorus
Ciò accadeva nell'era thatcheriana in Inghilterra e negli USA e accade ora in Italia con le leggi dalla Treu in poi. Ho sempre scritto, pensato e detto che del passato dovremmo tener memoria dato che é proprio su questa amnesia che il potere conta per proporre la visione che ha da costruire: senza memoria siamo come pecore conrto i lupi; prima lo capiremo meglio sarà per noi e per chi verrà dopo......

sabato 11 dicembre 2010

medaglie con tante facce..................

C'erano cose importanti oggi: le newco della Fiat per le varie strutture aziendali con contratti fuori dalle regole (e il Governo o latita o applaude, così come la opposizione, cosiddetta, che vede con favore salvo salvarsi la faccia con affermazioni di circostanza); l'aumento della povertà; il precariato crescente e sempre più disperante; la protesta dei giovani che non si ferma (ma non é visibile quindi non esiste); e così via..... e invece ci ritroviamo a parlare della manifestazione, peraltro riuscita dimostrando quanto il popolo é lontano dai vertici (basta poco perché ancora si mobilitino) che fanno una manifestazione e poi trattano (e votano) sottobanco, del pdmenoelle e l'apparizione dell'amato Capo a Milano, per raccogliere le firme a sostegno del governo, che ha "aperto" alle colombe promettendo di parlarne dopo la fiducia delle questioni poste dai finiani (giusto i peones che "non sono traditori, al contrario dei finiani, ma responsabili"): come se qualcuno ci possa credere ancora. Lo spettacolino che sta dando il Parlamento non é degno delle istituzioni nate dalla Resistenza ma così é se vi pare però il vero problema non sarà nemmeno la fiducia, che sia scontata o meno non conta, ma cosa faranno dopo: perché in realtà chiunque ne uscirà vincitore le elezioni si sono avvicinate moltissimo e chi per primo sgarra ne pagherà le conseguenze in termini di voti e consenso; ma c'é secondo me la vera questione, lo ripeto, é quella di "quqnte eprsone realmente andranno a votare"? Sono sicuro che nei meandri della casta il vero timore é esattamente questo, l'astensionismo di massa dei votanti dei partiti maggiori, da cui potrebbero guadagnarne gli outsider, e questo spaventa (e a meno di non riuscire a ricompattare il partito dell'astensione rischia di vedersi affermare realmente come il partito di maggioranza relativa italiano) moltissimo chi ha fatto della propria permanenza sullo scranno una ragione di vita e di potere (senza parlare di eventuali "nudità" di chi ha da spiegare alcune cose ai magistrati): é questa la partita che ci sta di fronte e questo nelle stanze "grige" dell'economia e della finanza (per non parlare di quelle vaticane) si sta valutando perché se questo sistema non dovesse trovare "accoglienza" nel corpo elettorale in maniera adeguata l'intero castello di carte crollerebbe lasciando vuote le caselle dello stesso potere: unos cenario per chi ha qualcosa da perdere inimmaginabile a oggi ma possibile se i cittadini comprendono che, allo stato dell'arte, ci sono pochi che realmente vogliono girare pagina, gli altri, chiunque siano, non hanno interesse a perdere quanto "faticosamente" (si fa per dire) hanno guadagnato finora: ha ragione Travaglio, lo ripeto, con questa classe dirigente non si va da nessuna parte..... sono solo simulacri manovrati da altri e preoccupati solo di restare esattamente dove sono e basta

venerdì 10 dicembre 2010

Dilettanti allo sbaraglio .. o la paura fa 90?

Ma come si fa? come si fa a fidarsi di gente, pur se nominata, che é così facile da comprare? Questi dovrebbero essere i nostri rappresentanti, o meglio rappresentanti dei cittadini che "liberamente (...)" li hanno eletti. E invece a partire dal '92 il cambio di casacca, spessissimo in cambio di soldi e poltrone, é diventato (dopo il calcio) lo sporta nazionale; d'altronde dall'altra parte fanno di tutto per imitarlo, anche con i passagi di casacca, per fargli ponti d'oro auspicando in cuor loro che mai venga il giorno che cada perché sono congeniali agli stessi modi di pensare e agire e contemporaneamente gli sono, ha ragione Travaglio, debitori del proprio potere quindi non hanno la cattiveria tipica delle opposizioni europee che sfrutterebbero tutte le dfficoltà per rovescaire la maggioranza; no la nostra opposizione é più simile a quella del modello putin: é facile dire che mancano le ideologie e vivendo in una società di mercato tutto ha un prezzo mentre in realtà il gioco é differente, molto differente perché se l'amato Capo perde la fiducia si ritrova nudo contro quei comunistacci che da anni vorrebbero fargli alcune domande; dall'altra parte sono in molti ad essere preoccupati dei rivolgimenti perchése stavolta si va alle elezioni non é affatto detto che ci sarebbe una maggioranza che vota e nemmeno per quei pochi che voterebbero sono scontati che si orientino in maniera tradizionale.. insomma si rischia un risico che nessuno si sente di affrontare.... non é la guardia a essere stanca no stavolta é proprio la gente che si é stancata.

oligarchia, meritocrazia, gerontocrazia: ecco la "nuova" Italia

Ieri, 9/12/2010, sul fatto quotidiano c'era un bel contributo del Prof. Alberto Burgio dal titolo " La meritocrazia secondo Galli della Loggia" (pagina 22), nel quale il Prof. rispondeva a un articolo del noto opinionista del Corriere della Sera; da questo intervento ho tratto spunto per questo post per dire la mia sugli argomenti proposti, nel mio piccolo naturalmente non potendo, né volendo, competere e pesare, o pensare di pesare, nel dibattito: ma, appunto, dire la mia prendendone spunto. Hanno voglia ad affannarsi i "riformatori": si diceva una volta che la verità é rivoluzionaria. Ma cosa produrranno le riforme? Esattamente quello che c'é nel titolo del post: i tre veri pilastri della nuova Italia nell'era post caduta di Berlino; s'intende per "tal era" il periodo durante il quale l'amato Capo, attuale, risulta essere solo l'atto finale di un processo che ha visto la "ristrutturazione/riconversione" dei partiti tradizionali, crollati sotto i colpi della Magistratura e dell'indignazione popolare (in parte guidata) che si sono riposizionati sulla base della trasformazione sociale che avveniva nell'intero Occidente in seguito all'ondata liberista promossa dai vincitori della guerra fredda: gli USA reaganiani. Il processo prevedeva, nei vari paesi ove arrivava l'ondata, uno shock socio-economico e l'appiattimento dei partiti, tutti, sul pensiero unico dominante (il liberismo e l'assioma mercato=democrazia; falso come lo sono oggi le mille lire). Da noi non si sfuggì all'ondata; nel nostro paese c'era un terreno favorevole particolarmente ricettivo grazie ad alcuni fattori: la malavita italiana che vedeva di buon occhio l'assenza, o la cancellazione, delle regole (malavita sempre presente nelle zone grige della storia italiana con la quale tanta parte della casta politica di allora cercava di convivere da un lato e di trattarci mediazioni che favorisse entrambe le parti); gli spiriti animali, che negli italiani si evidenziano subito nel rifiuto di pagare le tasse, da parte di alcuni ceti sempre riconosciutisi nel centro del potere politico, e nel rifiutare qualunque tipo di regola che impedisce l'esplicarsi della libertà di fare quello che si vuole (esattamente il contrario di cosa relamente significhi il concetto di libertà); le corporazioni (politiche, economiche, finanziarie per limitarsi alle più grandi che prima dipendevano proprio dai partiti e che ora li dominano) che vedevano la possibilità di governare, per interposta persona, un intero paese senza risponderne direttamente attraverso il controllo pubblico. In un tal quadro "l'Avvento" dell'amato Capo era solo la naturale conseguenza, o lo sbocco finale, del processo: per dirla meglio se abbiamo Lui al vertice é perché ne hanno creato, volontariamente o meno é un altra storia, le condizioni sia sociali che politiche: era pronta la cornice, mancava il quadro e il soggeto principale di esso. Ora detto ciò veniamo al punto: come siamo ridotti così? Come mai quando devono "riformare" tirano fuori dall'armadio parole anacronistiche e svuotate del loro reale significato quali, ad esempo, la meritocrazia? Queste riforme siamo proprio sicuri che non siano meritocratiche? Lo sono eccome, almeno io ritengo che lo siano. Ma lo sono su un punto particolare: sono meritocratiche su chi é già predestinato ad assumere incarichi; predestinato per provenienza "familistica" o politica: lo dice il Prof. Burgia e io sono d'accordo. Il "predestinato", il prescelto, anche se avesse un Q.I. pari a 10, comunque arriva ai vertici: costui vede il "merito"premiato da quando studia a quando lavorerà in "fabbrichetta" a quando, e se, entrarà in politica perché in realtà non incontrerà "concorrenza" con chi, magari, ne ha davvero le qualità e il talento e che non avendo fondi o sponsor non farà mai carriere né vedrà realizzate le proprie aspirazioni e si dovrà rassegnare a una vita precaria e da precari. Ma anche se é proprio un incapace, e nonstante i soldi e gli sponsor, non ce la fa ..... c'é sempre un esamino facile che lo "aiuta" ad affermarsi nel campo che ha prescelto o a raggiungere la meta prefissata e a cui era predestinato. Il ceto che si é venuto così a creare, un ceto assistito e chiuso, in una siffatta situazione é un ceto che non ci sta a mettersi da parte: ma davvero secondo voi queste riforme servono a premiare il merito? Realmente una società meritocratica lascerebbe dove si sono messi oggi (poltica, industrie, ecc.) tanti inetti? Ci sarebbe un rivolgimento tale che verrebbero sconvolti tutti gli equilibri di potere attualmente costituiti e porrebbe nei problemi tutti quelli che hanno da piazzare nei posti clientelari amici e amici degli amici. Cari ragazzi che lottate per veder riconosciuto il VOSTRO futuro e il vostro merito non credete alle sirene che vi provocano (provocazioni verbali e non solo) né a quelle che vi dicono che queste riforme sono a vostro favore: non é vero perché queste riforme servono a solo a fare in modo che i loro "pargoli (diretti e "adottati" politicamente parlando) non abbiano concorrenti che li mettano in cattiva luce perché spesso incapaci e che davvero meriterebbero di andare a zappare o a raccogliere pomodori al posto dei tanti extracomunitari perché altro non saprebbero fare ........ una vera società meritocratica livellerebbe le classi verso l'alto eliminando in un colpo solo la generazione assistita che é nata e cresciuta, e si é arricchita, dopo la caduta del muro e sulla scommessa liberista ha scommesso il proprio futuro: volete davvero che questi qua debbano conoscere l'onta della disoccupazione e della cassa integrazione per politici e assimilati? Volete davvero che questi "poveracci" che prima del '92 avevano le pezze al sedere e ora viaggiano in ferrari ritorni al punto di partenza? Siiiiiiiiiii? ma siete proprio dei comunisti.... Realmente pensate che vivete in società democratiche? Realmente credete che Assange sia un bieco stupratore? Realmente credete che chi lo ha denunciato sia una "povera" ragazza che "non ha fatto di tutto per entrare nelle grazie, e poi nel lettone (non di Putin), del curatore di Wikileaks? La realtà, come sempre é ben diversa: c'é da crederci solo che, non trovando altro, i paesi democratici, o cosiddetti tali, si siano aggrappati a una fondamentalista cristiana che creasse le condizioni per poter cercare di fermare uno dei siti, e il suo curatore, che andavano a spulciare la polvere delle cosiddette democrazie occidentali mettendone in luce le contraddizioni e le ipocrisie profonde con le quali mentono ai propri cittadini; così come mentre da noi a ogni pié sospinto ci si scaglia contro "i comunisti" all'estero le stesse persone intrattengono relazioni "amichevoli" con i peggiori dittatori, spesso ex-comunisti, del pianeta queste persone cercano di venderci per "riforme" il peggior bidone della, breve e travagliata a dir poco, storia di questo sfigato e credulone paese?

mercoledì 8 dicembre 2010

Mercato e democrazia: e con questo ci fregano .......

Ogni volta che si sente qualche rapace papavero delle cosiddette "istituzioni internazionali (FMI, Banca Mondiale, BCE, grandi banche d'affari ecc.)" dire che ci vogliono riforme son sicuro che i veri liberali, a partire da J. M. Keynes, si rigirano nella tomba. Perché lo stravolgimento del pensiero liberale, e di conseguenza democratico che ne é figlio, compiuto dal liberismo é stato completo: ideologizzati e intolleranti i liberisti hanno trovato terreno facile presso i politici proprio perché avevano una risposta, sempre la stessa, per tutti e tutto; facile facile e senza problemi. Bastava eliminare le strutture statali che governavano l'economia, fare leggi che eliminassero controlli e lasciassero campo libero agli spiriti selvaggi del capitalismo affinché potessero correre liberi nelle praterie lasciate incolte: parole come riforme, privatizzazioni, liberalizzazioni diventano le massime espressioni dei nuovi sacerdoti della religione laica che dagli anni '50; improvvidamente questo teorema aveva tre falle: riducendo tutto a costi e ricavi escludeva in un colpo solo qualunque considerazione di carattere politico; essendo tutto a ridotto a mercato chi aveva basi di partenza più che buone poteva arricchirsi mentre chi non le aveva vedeva aprirsi davanti a sé il baratro della povertà; infine mettendo alla base di tutto "le performance competitive" non teneva conto che i popoli non possono essere ridotti a individui staccati dai contesti, soprattutto culturali, nei quali erano progrediti e, come nei fatti accaduto, quindi il primo fenomeno che si manifestava era l'anomia e l'alienazione ..... poi tutto il resto ivi compresa la povertà e la violenza dato che tutto era ridotto a competizione gli individui si trovavano costretti a farsi largo laddove potevano cooperare ottenendo gli stessi risultati senza doversi augurare la morte del proprio vicino. Questi tre limiti ogni volta che ci sono crisi di sistema vengono fuori: e cosa fanno i sacerdoti? Chiedono l'intervento dello Stato: ossia di quegli stessi cittadini che prima erano spinti a competere e di cui una buona fetta era costantemente appena sopra il livello di sopravvivenza cui veniva chiesto di "aiutare", attraverso minori servizi più tasse, coloro che invece spesso sono stati i promotori della stessa crisi e che riescono ad arricchirsi grazie ad essa. Un sistema siffatto in teoria non potrebbe durare a lungo se non ci fosse la variante, tanto odiata e eppur necessaria, Stato: il suo apparato repressivo (mediatico ecc.) é necessario affinché le persone possano essere remissive e tenute sotto controllo; quando non dovesse bastare s'inizia a usare la leva economica e tutti si spaventano dato che senza soldi oggi non si vive. Negli anni della Grande Depressione la paura di rivolte e del comunismo spinse i governi a rompere le alleanze con la grande finanza e a seguire le Cassandre che lanciavano allarmi: oggi tutto ciò non c'é e infatti si vede e mai come ora i grandi CEO si staccano ottimi assegni per se stessi mentre i governi tirano la cortissima coperta da un lato prima e dall'altro poi senza soluzione di continuità: nel nostro paese vi si aggiungono considerazioni, poi, di carattere "personali" dell'amato Capo che non possono che peggiorare le condizioni generali del paese che fa di tutto per restare in sella nella migliore tradizione del "giolittismo" precursore del fascismo. Possiamo sperare che se ne esca da questo imbuto? Si se quel 40% di italiani, che oggi vota i reduci del pci e della dc, smette di illudersi che chi é dentro questo sistema possa cambiarlo dal "di dentro" e con il buonismo: aveva ragione Barbara Spinelli sul fatto quando, facendo il pelo e contropelo a Marco Travaglio, affermava che la migliore caratteristica che si possa avere, oltre alla memoria, era l'abiura proprio del buonismo e quindi un pò di cattiveria; senza siamo perduti....

Nuovi giovani per nuovi lavori.....

I "nostri" giovani son da rottamare: ragionano e pretendono di avere dallo Stato quelle strutture che li supportino nel costruirsi un futuro: roba vecchia da paese comunista!!!!! da Prima Repubblica consociativa........
Dopo le riforme (lavoro, primaria, secondaria, universitaria, ecc..) ecco i nuovi lavori e i nuovi giovani





Son partite le procedure per l'indizione di appalti per la fornitura di ginocchiere e pomate lubrificanti: dei nostri giovani ci preoccupiamo che stiano bene......................

martedì 7 dicembre 2010

La cultura non da da mangiare. I Disabili? Un peso. Ecco come considerano il paese

Già é proprio così. La casta in questi casi si dice che non ha più il contatto con la realtà: in realtà se ne fregano. L'intera casta, non singoli partiti, usa tutto pur di catturare i voti: é l'unica cosa che gli interessi dato che attraverso essi può autoreferenziarsi e continuare a mantenere lo scranno parlamentare e tutti i benefici che ne derivano ed essendo a costo zero per le loro tasche non vale il discorso del "paradiso può attendere". Si potrebbe parlare dei "ragazzi/e" immagine che vengono assoldati per sventolare bandiere nei comizi; le ragazze "selezionate (speriamo per le proprie convinzioni politiche)" e messe nelle prime cinque file per cantare "meno ale che ...."; si potrebbe parlare dello scippo del 5 per mille scippato alle onlus per finanziare un pò tutti: dalle scuole private (..) all'editoria dei partiti e sodali passando per tutto il resto; si potrebbe parlare dei tagli alla sanità (famoso il libro bianco che favoleggiava della sanità privata), alla scuola (per spingere le famiglie verso quelle private, segnatamente cattoliche), all'università (per renderla di classe e chiusa alle classi povere) e si potrebbe continuare.... qualcuno protesta? Alla fine c'é sempre il manganello. Ora vorrei portare l'attenzione su un altro caso: i disabili che insieme ai poveri, quelli veri non quelli che fanno finta di esserlo, sono i veri invisibili. Sono un peso: l'INPS attraverso procedure vessatorie gli crea mille problemi; la casta a ogni piè sospinto non fa che parlare di falsi invalidi (insieme a fannulloni e extracomunitari possiamo definirli i nuovi mostri....); i tagli che da decenni li impoveriscono attraverso i mancati trasferimento agli enti locali sul sociale che li emarginano....... insomma nel nostro paese hanno diritto a vivere solo coloro che hanno un reddito e hanno visibilità: ossia possono ricattare i politici. Gli altri? *azzi loro e se hanno famiglie? idem come prima..... cosa ci manca ancora? Un lucano!! Non possono nemmeno eutanasizzarsi: é vietato... cari cittadini dovete capire che siete un sovrappiù, un peso: contate solo se consumate perché il mercato penserà anche per voi: non fate la fatica di pensare o si preoccuparvi se avete un parente disabile: anche per loro il mercato farà da panacea: forse si potrebbe innalzare un canto del tipo "meno che il mercato c'é".....; in altri casi non esistete e non avete cittadinanza: siete morti civilmente.

lunedì 6 dicembre 2010

tutti addosso a wikileaks......

Sembra il titolo d un film di Mel Brooks, ma non é così ..... purtroppo. Gli Stati (democratici, liberali, repubblicani, occidentali, in primis) hanno finalmente rtovato un terreno comune dove impegnarsi nella guerra, ora dichiarata, non al terrore o al bruto pedifilo e nemmeno al global warning, no niente di tutto ciò: hanno trovato un terreno comune contro Wikileaks, mettendo da parte tutto il resto e non é cosa da poco. Posso capire che violare le fonti "riservate" (per definizione in democrazia non dovrebbero esistere, ma si sa in giro ci sono tanti cattivoni) e mettere a nudo le comunicazioni dei diplomatici può dar fastidio; posso anche capire che queste sovrastrutture, gli Stati, con il tempo credono di essere onniscienti e quindi pensano di fare bene quando vengono meno al dovere di informare i propri cittadini (di esempi ce ne sono tantissimi e tanto per citarne uno cosa realmente abbiamo saputo in merito al fattaccio DC9 Itavia? Nulla se non quello che i Magistrati hanno scoperchiato ma il succo non traspare e nemmeno traspare il perché tutti o quasi quelli coinvolti sono morti in circostanze misteriose ..... non voglio fare dietrologia però come diceva "qualcuno" a pensar male non si sbaglia mai tnto più che ultimamente qualche esponente dell'attuale maggioranza ha ritiraro fuori la "storia della bomba" e il quadro torna ad essere inquietante): soprattutto nella democrazia americana l'informazione é vitale e tutte le Amminiastrazioni hanno il terrore di essere sputtanate da qualche giornalista investigativo. Ma perché allora, se la democrazia é il punto di riferimento, fare la guerrad un sito che fino a qualche anno fa i più non conoscevano? E' semplice: le oligarchie non aspettavano altro che liberarsi di un pericoloso spazio dove non valgono ricatti, potere ecc. (chiunque sia dietro Assange non si può ridurre tutto a un "chi c'é dietro" perchè chi lavora al sito non è una singola persona ma migliaia, un pò come "Q" o "Luther Blissett" qui in Italia) e quindi hanno preso spunto dalla violazione delle comunicazioni diplomatiche per farlo fuori (per ora il sito che é inaccessibile, poi il suo uomo immagine si vedrà..... magari un incidente d'auto dopo la prigione..) mentre il vero obiettivo era farli tacere: ricordate gli "scoop" sull'iraq? O quello prossimo annunciato contro le banche? Ci pensate? Le banche messe alla luce del sole.... insomma nel giusto o nello sbagliato che fosse questo sito aveva comunque il diritto di esprimersi: se si dimostrava che diceva fesserie sarebbe morto da solo e invece c'ha preso ed ecco perché deve sparire...... prove di dittatura in corso? E' questo il nuovo "ordine" mondiale che Obama profetizza? Se fosse così ne faccio volentieri a meno.........

domenica 5 dicembre 2010

.... a proposito di merito...

Volete un esempio di come, nonostante i proclami dell'una e dell'atra parte armate a nostro consumo, é visto il tanto decantato "merito" dalla casta? In Sicilia ci fu un concorso per presidi bloccato per irregolarità; che accade? Semplice-. una leggina e si aggira il blocco; una leggina bipartizan che vede tutti insieme abbracciati nel salvare i neo presidi. E i ragazzi che si vedono scippare il futuro proprio in nome della competizione e del merito?

sabato 4 dicembre 2010

Ecco un "Assa(n)ge" di quello che ci aspetta.......

Si siamo all'assa(nge)ggio solo: la vera bolgia ci sarà il 14 e dopo (se elezioni, come probabile, non ci saranno). E' facile prevedere folle urlanti; é facile prevedere le pasionarie inviperite (qualcuna fino a qualche anno fa affermava di non essere mai stata “stesa” per fare carriera, ma era un secolo fa.....) dare sfogo al repertorio di insulti;; é anche facile prevedere che i vari reparti menopausa d'assalto sono pronti a dare fuoco alle batterie anti nemici; così com'é facile che il reparto "minimizzazione" fesserie commesse sia pronto a difendere il "malcapitato" che le fa; é facile prevedere anche l'artiglieria mediatica, pubblica e privata, scatenata a più non posso nel mettere in cattiva luce i nemici, in particolare i “traditori”. Sono tutte cose facili queste, ma una domanda é d'obbligo: cambierà lo scenario a seconda se le elezioni ci saranno o meno? Secondo me, no. Una premessa: qualcuno ha già iniziato a sparare a palle incatenate contro l'arbitro, nella migliore tradizione calcistica italiana, ma mica fischiandolo o insultandolo; no amici miei: semplicemente rispolverando il “chissenefrega” di mussoliniana memoria (abbiamo già dato in questo senso 60 anni fa ma qualcuno ogni tanto pensa bene di togliere un po' di polvere giusto per rinverdire i vecchi fasti) rivolto al Presidente della Repubblica; il quale peraltro non può che applicare la Costituzione laddove prevede che morto un Governo si deve prima esplorare se é possibile farne un altro e poi, solo poi, valutare se indire le elezioni. Non siamo più, però, nel formalismo della prima Repubblica però: oggi siamo di fronte a una razza padrona che non ammette contraddittorio né ammette ostacoli davanti a sé; o si fa come dicono loro oppure ….. oppure che fanno? Qualche tempo fa l'amato Capo affermò “meglio la guerra civile” e c'é da crederci che lo pensasse davvero: oddio non credo a eserciti di evasori fiscali armati di cassette di sicurezza dare l'assalto al Palazzo “d'inverno” Parlamentare; né vedo eserciti di avvocati o commercialisti occupare militarmente il Ministero dell'economia, no non credo però l'esercito potrebbe essere fornito da “altri” e più oscuri attori che pure pesano nella società italiana: qualche bombetta di qua o qualche uccisione di là e il giochetto potrebbe riuscire davvero fregando, per l'ennesima volta, il popolo nel suo complesso immergendolo in un altro, ulteriore, ventennio che nessuno auspica........ almeno si spera. E' un segno solo di nervosismo o relamente c'é il rschio di ritrovarci nel Cile di Pinochet, se va male, o nella Russia neo-sovietica in salsa putiniana? Non voglio realmente credere che, elezioni o non elezioni, qualcuno realmente pensi di non avere alternative e di poter succedere a se stesso. Non credo al “chi vivrà vedrà”, ma credo, però, che stavolta, se realmente non sapremo costruire una valida alternativa, e vincesse la rassegnazione e la sfiducia, abbia un particolare significato: siamo, e non per volontà nostra, al “o noi o loro” secco: o ci pieghiamo al potere così com'é oggi strutturato (un Capo carsimatico, un partito che vive alla sua ombra, e una opposizione addomesticata e inservibile) o ci decidiamo a riprendere il posto che ci spetta di diritto grazie alla Costituzione; non solo “corpo elettorale (ruolo nel quale ci hanno emarginato le caste politico-affaristiche), ma cittadini partecipanti e consapevoli delle scelte; o ci dobbiamo rassegnare al grigiore di una società succube e servile dove chi può si ripara sotto il potente di turno e chi no può si accalca ai margini sopravvivendo o persone che scelgono il proprio destino; in pratica o una società liberale (democratica sarebbe irragiungibile per ora), che riconosce almeno parità nei punti di partenza, o una società divisa in caste dove se non “hai e non “sei” devi “industriarti” a cercare un mezzo per diventarlo e ascendere al “cielo” per respirare l'ossigeno schiacciando gli altri (regola naturalmente che non vale per chi nella casta c'é già dato che basta un, che so, qualche esame in una sede periferica per accedere a una professione senza colpo ferire e senza nememno sudare, basta pagare); le scuole pubbliche potranno essere riconvertite in agenzie per giovani che vogliono “trovarsi un/una riccastro/a che li mantenga, finché son giovani sia chiaro, e ci deve pur essere qualcuno che glielo insegna, o no? Altro che movimento degli studenti, futuri precari, che protestano; altro che operai che si rinchiudono in ex carceri per difendere il proprio lavoro; altro che extracomunitari truffati con la promessa della regolarizzazione che salgono su gru.... ci vorrà ben altro davvero se dovesse vincere questa "società": ben altro!!

giovedì 2 dicembre 2010

Pensare ad alta voce........

Son lontani i tempi durante i quali parole come cambiamento, libertà, riforme, democrazia, elezioni erano termini che assumevano il significato preso quasi letteralmente dal vocabolario politico... si son lontani quei tempi; dal 1992 in poi fra "discese in campo" e "gioiose macchine da guerra" e altre amenità del genere questi termini hanno perso il loro signficato originario assumendone diversi a seconda di chi le pronunciava e, soprattutto, dove... fino a snaturarsi diventando parte del fiume di parole che ogni giorno da 18 anni ci vengono riversate addosso: tutto viene piegato all'esigenze del momento e quindi non può non esserci la conseguenza che chi é parte della casta, maggioranza e opposizione, crede davvero che tutto debba essere piegato alle proprie necessità dimenticando che é vero esattamente il contrario ossia che chi é nelle Istituzioni non vi é per fare i propri (....) comodi (o quelli di chi ce l'ha nominati) ma é al servizio di chi là ce l'ha mandato eleggendolo. Tutti abbiamo notato quanta paura avevamo i nominati durante i cortei degli studenti: al punto che tutto il centro "Istituzionale" della Capitale fosse sigillato dalle forze dell'ordine e la mia impressione é quella di una foto dell'attuale situazione del paese ossia da un lato la società e dall'altra il potere rinchiuso nei palazzi .... realmente si crede che, con tutte queste "riforme" elitarie, non ci sarebbe stata una reazione da parte della stessa società? Da quando siamo entrati nella Seconda Repubblica, a mio parere siamo oggi alla fine della Prima, il distacco fra paese reale e paese ufficiale é il solo dato di discontinuità che si caratterizza come principale ed é l'unica cosa che la distingue dalla precedente: basta questa singola caratteristica per sostenere che questo é il migliore dei mondi possibili? Una politica che é autoreferenziale e non si confronta con i cittadini non può non diventare ostaggio delle lobby e delle varie cricche e corporazioni che sono fiorite in questi anni e agiscono ormai alla luce del sole e questa politica non può non corrompersi e avere un orizzonte limitato: senza i reali depositari del contratto sociale, noi, la politica perde di vista la propria mission e si connota come una ristrutturazione sociale dove chi é fuori lotta, spesso vanamente, per entrare nel recinto che conta e chi é dentro fa di tutto per perdere il proprio "ombrellone": così una società non va da nessuna parte e dove il processo é avanzato, gli USA, la vite verso il basso che schiaccia i ceti emergenti gira e stringe ogni volta che si genra una spinta, infatti i casi di alienazione sociale sono a dir poco decuplicati e la società non procede verso un suo miglioramento generale ma si dividono in segmenti l'un contro l'altro armati........ per tacere dei paesi dittatoriali dove manca anche il più elementare diritto elementare e quindi il distacco non solo é presente ma é addirittura ricercato anche se casi di protesta, come i suicidi in Cina nelle fabbriche che lavorano a ritmi folli per le industrie occidentali (italiane comprese) hanno dimostrato, son anche lì presentidi cui qui arrivano notizie. Nutro qualche speranza di cambiamento con questi ragazzi, per la maggior parte deideologizzati, che si sono svegliati grazie al Governo e alle sue riforme; una cosa noto però: il loro isolamento sociale, tante parole solidali ma poche persone fuori da questa generazione che scende con loro a far sentire la propria voce...... cercare di transennarli li chiuderebbe e li metterebbe nelle mani dei cattivi maestri, perché invece non ascoltarli e confrontarsi con loro? Non parlo dei politici ma della gente comune perché questi sono e saranno i futuri cittadini e isolarli non gli fa un favore a loro ma soprattutto a noi!!

mercoledì 1 dicembre 2010

L'ennesima furbata....

Peccato che Monicelli se ne sia andato perché immagino che avrebbe sorriso beffardo all'ennesima furbata della maggioranza e deu suoi leader: una furbata vera e propria per continuare a far sopravvivere l'amato Capo e sperare da un lato che la compravendita funzioni davvero e dall'altro che l'opera di persuasione dell'unica vera testa pensante del pdl, Letta, funzioni con le colombe di FLI e altri centrini contando soprattutto sul terrore di perdere lo scranno con tutti i privilegi che esso comporta: e quando la paura fa 90....... cosa é accaduto? Che hanno fatto richiesto di interrompere il lavoro, si fa per dire, parlamentare fino al 13/11: raggiungendo due scopi di cui uno è appunto quello di prendere tempo e l'altro é quello di far saltare la mozioni di fiducia contro Bondi e indovinate un pò chi era d'accordo? Ma il FLI naturalmente: c'è qualcuno che crede ancora che Fini non voglia rosolare a fuoco lento il Capo in una guerrigia infinita ma che non mira affatto a cambiare strada per raggiungere altri lidi, anzi come ben si é potuto vedere la riforma universitaria l'hanno votata: e ciò fa giustizia di chi si illudeva che Fini facesse da ariete nell'abbattere l'attuale maggioranza. I suoi scopi son altri e attende che "altri" faccia la sua mossa e fino ad allora nulla si dovrà muovere! Fortunato l'amato Capo perché trova sempre qualcuno che, magari per motivi opposti, gli leva le castagne dal fuoco.... già é accaduto in passato ed evidentemente la storia non ha insegnato nulla e vedrete che anche stavolta riuscirà a farla franca... intanto ha fatto un altro passo avanti sull'affermazione del monopolio raiset nel digitale terrestre dato che nel comma 16 del maxi emendamento alla Finanziaria é previsto enrto 30 giorni dall'entrata in vigore della finanziaria il Ministero per lo Sviluppo economico e l'Autorità garante per le comunicazioni (entrambi occupati da "non" avversari) fissino ulteriori obblighi a carico delle tv locali titolari di frequenze digitali: che non gli venisse in mente di consorziarsi per trasmettere in nazionale in diretta bypassando la tagliola delle frequenze del grande oligopolio italiano (dove Lui direttamente o indirettamente ne detiene una bella fetta) ossia di fare quel raggiro all'italiana che proprio Lui fece agli inizi dell'avventura per aggirare la legge di allora .... altri tepi e altre "italianate" ma si sa che che anche in questi casi vale il motto: fa quello che dico io ma non fare quello che faccio, o ho fatto, io.......

martedì 30 novembre 2010

Un saluto a Monicelli e un addio all'Italia.....

E' uscito di scena in maniera tragica ma ha lasciato un eredità ricchissima a noi tutti nei suoi film dove ci ha dipinti impietosamente con tutti i nostri difetti e provincialismi: senza ipocrisie e falsi moralismi. A raiperunanotte, che qui vi ripropongo, rilasciò un intervista dura, cinica, delusa nella quale, da grande vecchio che ne aveva viste e vissute di cotte e di crude, auspicò un risveglio degli italiani dal torpore: risveglio ancora di là da venire, purtroppo. Se ci riflettete un attimo anche la sua dipartita é in "tono" con la sua vita: non ha forse detto che la vita va vissuta finché é possibile farlo degnamente? Pensate che chi ha fatto un film come amici miei potesse uscire di scena alla chetichella? Io non lo vedo come un gesto disperato ma come una beffa verso tutti quelli che vogliono a tutti i costi seguire le ipocrisie nostrane su temi come la vita e simili: un grande uomo che ha sempre deciso di testa sua cosa fare e quando. Un altro buco si apre in un paese che ha un bisogno disperato di memorie storiche e di persone che ci mettano sempre di fronte allo specchio: soprattutto in questi anni dove la confusione é massima e massimo é l'occultamento della realtà da parte dei sacerdoti dell'amore......
Nel video di raiperunanotte il Maestro fa un analisi puntuale del paese ed é stato profeta; esattamente quello che sta accadendo oggi con la protesta dei giovani contro la riforma che si discute nelle aule sorde e grigie, tali sono diventate le aule parlamentari nell'era dell'amore, del Parlamento dove si sta tentando di rendere l'istruzione pubblica il fantasma del natale passato: senza cambiare il baronato che ammorba il mondo universitario né di creare spazi per le nuove leve dell'insegnamento univeristario; anzi si certifica la resa dello Stato alla privatizzazione selvaggia dell'istruzione nelle università italiane (basata solo sulle "esigenze" confindustriali e non sulla ricerca pura che é la base dello sviluppo di un paese) dove chi avrà soldi e padri danarosi farà strada e chi sarà senza guarda ad esse da lontano senza potervi arrivare mai: in questo modo si rinuncia alla mission dell'università pubblica....... ma a loro che gli frega? A loro basta solo che i "migliori" avanzino: peccato che chi si fa paladino di questa linea politica non ne abbia per primo i requisiti. Naturalmente alla base di tutto c'é il concetto di aziendalizzazione dell'istruzione (ma anche della sanità, del pubblico impiego, ecc.) voluta non da "questi" politici ma da quella sinistra che negli anni '90 si ergeva a riformatrice e liberalizzatrice in sintonia con "sinceri democratici (che avevano a cuore la dignità degli ultimi)" come Reagan e Thatcher e che tanto hanno fatto nei loro paesi per la libertà e la democrazia ed erano amici di altri sinceri democratici come, per fare giusto un nome, Pinochet!

lunedì 29 novembre 2010

Vieni via con noi .....

Mentre lo tsunami Wikileaks (grazie a dolores per la segnalazione; appena ho potuto ho comprato il giornale e me lo sono "bevuto" in 20 minuti) non accenna a fermarsi, nonostante l'artiglieria mediatica italiana all'opera 24 ore su 24 in piena attività, facendo esplodere la questione "italiana" (piccola porzione del terremoto mondiale che distrugge la credibilità dei paesi in generale e degli usa in particolare levando il velo dell'ipocrisia che avvolge le relazioni internazionali facendoci scoprire un mondo, violento e ipocrita che tutti conoscevamo ma che, naturalmente, facevamo finta di non conoscere) con tutte le necessarie cautele del caso dato che questi cable sono parte delle normali informazioni, solo una parte: il vero scoop sarebbe scoprire le missive che si scambiano i Ministri dei vari paesi fra loro e i pizzini clientelari una volta su due annessi, questo sarebbe uno scoop! Detto ciò e detto anche che il processo di minimazzazione é in corso e si conta sulla disrtazione della gente maggiormente informata da un lato e sul problema che una parte dei nostri concittadini crede a tutto quello che gli propina Raiset (naturalmente senza contraddittorio perché in questi casi é superfluo e indurrebbe a ragionare chi invece si vuole che non "debba" ragionare) ora passiamo al mondo reale: quello nel quale il 75% degli italiani sono immersi tutti i giorni (che non é composto da escort, papponi, soldi facili, affari interni e internazionali); gli argomenti sarebbero tantissimi: riforma della scuola e della Università (venduta da chi ha superato le proprie di prove sfruttando il tanto deprecato clientelismo familista e politico e che ha pescato un jolly facendo politica ai massimi livelli senza avere alle spalle, spesso, un background all'altezza) che ingrassa quelle private, anche scippando il 5 % per mille; il lavoro precario per tutti, vecchi e giovani, che non da futuro se non da lumpeproletariat in stile XXI secolo; il welfare distrutto in nome dei falsi invalidi e dei falsi lavoratori ecc.; il lavoro nero cui fanno ricorso molti imprenditori, soprattutto con extracomunitari, per arricchirsi; per fare alcuni nomi e cognomi: tutte ste cose ce le diciamo tutti i giorni. Voglio però esaminare un caso singolo: nella mia città c'è una macchina e una persona dentro; quella però non é una macchina ma una casa nella quale vive questa persona che ha perso la "vera" casa e con essa la famiglia e tutto il resto...... la mattina questa persona si sveglia e va a fare la colazione alla Charitas (che Stato é questo Stato che si appoggia a organizzazioni umanitarie e non sa aiutare i suoi cittadini?); poi inizia il calvario giornaliero durante il quale si cerca qualcosa da fare per mettere insieme qualche soldo con il quale poter tirare avanti. La speranza é sempre la stessa: il colpo gobbo di trovare un lavoro con il quale ricostruirsi ma che non viene mai, mai, mai e si tira avanti giorno per giorno, mese per mese: questa persona ha poco più di 30 anni, ci pensate? Nel pieno delle forze e del contributo che potrebbe dare per se stesso, per i suoi affetti, persi per mancanza di lavoro, per il suo paese... ecco cari politici: avete perso; avete sbagliato tutto e vi siete rinchiusi nel castello dorato con le fondamenta di munnezza che ora un pò alla volta si sta sbriciolando; ma il processo é lento troppo lento affinché i pezzi migliori di cui vi siete appropriati, dovendoli invece gestire per nostro conto, e che vi state svendendo senza nemmeno il pudore di farlo di nascosto ma alla luce del sole; cari politici il vento può cambiare in qualunque momento, forse anche a causa del global warning, e una tempesta vi potrebbe travolgere: non un venticello ma si potrebbe scatenare un vento impetuoso che travolge tutto e tutti e dietro di sé lascia macerie: più di quelle che lascereste voi se abbandonaste la barca oggi. Ci sono le avvisaglie con i ragazzi per strada che protestano; con gli operai che lottano per non far chiudere le fabbriche perché non sono in crisi; con i poliziotti che protestano perché, oltre a vedersi frustrare le proprie indagini da leggi che per salvare un politico salvano anche i malviventi............... Questo vento sta montando e potrebbe trasformarsi in tempesta furiosa che potrebbe travolgervi ma comunque sarà troppo tardi perché quella persona nella mia città continua a dormire nella sua auto............

domenica 28 novembre 2010

Sogno? americano? no, degli italiani......

Ecco come l'Italia diventerà la nuova "america": avevamo un sogno e non lo sapevamo. L'amato Capo; é lui il sogno degli italiani e il capostipite del vero nuovo sogno che sul pianeta attira genti sorridenti verso il nostro paese, altro che sogno americano che é ormai morto. Chi lo dice? L'Istat? No. L'Isae? Nemmeno; lo dice un esponente autorevole del complotto contro l'Italia che in una intervista su una televisione dell'opposizione spara a zero sul paese, naturalmente infangandolo. In pochi minuti tutto il bene e l'amore che l'amato Capo ha sparso per il paese va a puttane (.....) e i cittadini disorientati non sanno più a quale santo votarsi srtappandosi i capelli dalla testa e i vestiti da dosso: un'ecatombe. Ne risentirà non solo l'aura di bontà generale ma la stessa economia e la finanza: una catastrofe per i conti del paese. Che fare? La risposta é semplice e non ammette repliche: già non dobbiamo più leggere i giornali; ora non ascolteremo nemmeno più le tv che non abbiano il marchio dell'amore sul logo quando trasmettono. I centralini saranno presi d'assalto e le linee telefoniche diventeranno bollenti ma tutto fa brodo quando si tratta di salvare l'onore del paese e il suo felice e amorevole futuro!! Avanti Savoia! ops nella foga mi sono lasciato prendere la mano dovevo dire Eia eia......

sabato 27 novembre 2010

il complotto internazionale demopluto.........!?

Un complotto si aggira per l'Europa. Un complotto, di tanti poteri e cricche, teso a rovesciare un grande paese; un paese che fa la sua"parte" generosamente e senza mai chiedere nulla in cambio...... un paese importante che ha una classe dirigente stimata, amata, intelligente, disinteressata, pronta a scarificarsi per il bene altrui che fa le riforme senza conflitti e, anzi, con la partecipazione amorosa delle genti che scendono in piazza per manifestare giornalmente in oceaniche parate, da far invidia a quelle cinesi, russe (neo-sovietiche) e coreane del nord, dove le varie parti sociali esprimono pubblicamente il loro amore: mi pare che oggi ce ne fosse una....... organzzata dalla Consociazione Gruppi Innamorati Leader. Questo complotto si manifesta in vari modi: fa crollare, con raggi laser dallo spazio le varie domus di Pompei e dintorni; fa moltiplicare la spazzatura nelle amate città ridenti del Sud (pare che appartenenti a questo complotto seguendo insegnamenti millenari abbiano carpito il segreto della moltiplicazione, ossia anziché pani e pesci..... munnezza, topi, gabbiani ecc.); si allea con stupratori e "oragnizzazioni "libere"o dette tali (tipo Wikileaks) che carpiscono (accoppiandosi, sessualmente e diffondendo - naturalmente - malattie, con membri delle libere amorevoli e compassionevoli) segrete comunicazioni fra le varie libere e compassionevoli che tanto si prodigano per il bene dei meno fortunati falsificandole e mutandone i contenuti per screditarle; i media che propalano notizie tese a screditare le suindicate società ...... é bene che si sappia che la stampa é TUTTA COMPLOTTARDA E NON C'E' STAMPA LIBERA (.....); la magistratura che non sta al suo posto (si pensi alle indagini , "naturalmente" costruiti per eliminare fisicamente il Capo e i liberi cittadini per esempio)su Finmeccanica, Enav, per dire due e nomi e alle indagini e processi e non perde il vizio di interessarsi di cose che la riguardano minimamente dovendosi solo occupare dei "comunisti", nel particolare......... clandestini, extracomunitari, rom ecc., che minano le basi della società dell'amore nazionale ed europea; le opposizioni delle opposizioni, ossia quei gruppetti che diffondono malattie e notizie che avvelenano i liberi cittadini e le loro menti e s'infiltrano nella parte buona della politica, anche quella dell'opposizione addomestica all'amore per il Capo, e la mettono a disagio; insomma un cancro che si sta diffondendo velocissimamente che riesce a resistere agli anticorpi della libertà...... i cittadini lanciano un'appello: difendete (insieme a promotori, volontari, escort, circoli, treni, aerei, macchine, ecc. della libertà) la società dell'amore del paese cui appartenete!!!! Se dovesse crollare, insieme al Capo nominato da Dio, un vero diluvio ne scaturirebbe!!! Potebbe sorgere un nuovo regime che non avrebbe l'amore alla sua base ma cose deprecabili come democrazia, equità, merito, libertà, elelzioni libere, stampa libera, telelvisioni libere..... dove tutti potrebbero dire cosa pensano senza paura di ritorsioni ecc..... insomma un comunismo vero e proprio!! Fermiamo il complotto! Difendiamo l'amato Capo! Difendiamo l'AMORE che lui prova per noi, puntualmente ricambiato, e che esprime sempre e in ogni modo con chiunque bussi a casa sua o si faccia presentare dai sacerdoti dell'amore!!
W L'AMORE! W L'ITALIA CHE AMA! W L'EUROPA CHE AMA! W IL CAPO E I SUOI AMICI SINCERI DEMOCRATICI CHE LAVORANO 30 ORE AL GIORNO PER TUTTI NOI!!!!!!!!!!!!

giovedì 25 novembre 2010

In Italia c'é pace sociale! che cosa vogliono.......

In Italia non c'é conflitto sociale, e le riforme si fanno senza colpo ferire: tutte le riforme. Sia la sinistra (....) ufficiale che la destra (....) possono lavorare per il bene comune senza avere di fronte effetti "perturbanti". A parte le sparute minoranze comuniste, le quali ancora non hanno capito che il comunismo é morto e con esso é morto il conflitto di classe, tutti gli altri hanno compreso che hanno a vivere nel migliore dei mondi possibile, perfettibile sicuramente, ma non si poteva non essere felici perché viviamo tutti nell'era dell'amore e dell'affetto reciproco. Questo é la prospettiva che giornalmente ci viene data; questa é la realtà che ci viene costruita intorno e c'é un buon 40% di nostri concittadini che ci crede e quindi non capisce come mai, ad esempio, i giovani (entità comprensibile solo quando danno di matto per i cellulari o per i jeans alla moda o per i casting del grande fratello, o quando fanno arricchire le società commerciali in qualità di consumatori in erba) scendono in piazza per protestare contro la riforma della scuola (materna, primaria, secondaria, universitaria) prendendosi per giunta anche le manganellate, e non capisce cosa mai volessero i precari che salgono sui tetti anch'essi per protestare contro i tagli: volevano merito e premialità, l'hanno avuta. E gli operai cosa vogliono? Mica possiamo garantirgli il posto a vita? quei comunistacci dei cinesi sono più bravi e costano meno quindi fora dalle scatole e accettate le regole del mercato.... un lavoro poi lo si trova sempre. Questa idiosincrasia, queste differenti realtà, non dipende solo dalla propaganda ufficiale ma anche trova riscontro nella volontà di chi la riceve: volontà di nascondersi la realtà e dalla realtà; nascondersi il fatto che oggi siamo alla fine del processo che proprio i governi di centrosinistra hanno innescato (e ci si sono anche arricchiti personalmente) ed é bene non dimenticarlo; siamo all'iperbole del processo e non ci si deve nemmeno nascondere il piccolo fatto che Berlusconi é figlio di quel processo e ne anche la conseguenza: chi é causa del suo mal pianga se stesso visto che chi poteva fermare il processo non l'ha fatto anzi prima l'ha sottovalutato, poi l'ha coadiuvato; infine, quando gli é scoppiato fra le mani rivoltandosi contro, cerca di combatterlo senza infliggergli troppi danni perché sa benissimo che se davvero crollasse lui crollerebbero anche gli altri dato che vi sono strettamente avviluppati: sapete l'impressione, che ora é certezza, ho? Che i primi liberisti in salsa berlusconiana non sono i suoi seguaci, ma proprio i suoi, finti, avversari e quindi dovremmo fare tesoro del motto "temi i Greci che portano doni" dovrebbe essere incastonato nella Costituzione italiana scolpito con lettere di fuoco a imperitura memoria, che spesso difetta, dei posteri.

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