giovedì 13 agosto 2009

Quando la barca affonda: Cheney si scaglia contro l'ex capo

Poverini hanno perso, e malamente per giunta, le elezioni e i loro eserciti (in divisa o meno) sono in rotta ovunque (tranne che in Italia) e, a parte quelli che hanno da perdere dalla crisi dell'attuale sistema, nessuno ne sente la mancanza. In tale situazione di solito una persona di classe accetta e abbozza (magari lavora per la rivincita) e tira avanti il carro (nel caso del tipo in questione ritorna a far soldi con qualche affare). Invece no. Duro che dura il nostro Cheney che fa? Recrimina e attacca il suo ex Capo, Bush, (abiurandolo) sostenendo che s'era ammorbidito nel secondo mandato scosso com'era dalle proteste internazionali e dalla pressioni anche dei paesi amici: mi chiedo, ma se n'era accorto qualcuno che Bush s'era rammollito? Se si me lo facciano sapere, perchè a me pare che non fosse così morbidino il Nostro. Lui no: lui ha la sua dottrina ossia "tener duro sempre, mai presentare scuse, mai dare spiegazioni" e fregarsene del dopo; tanto toccherà ai sudditi, noi, passare e rimettere insieme i cocci delle loro avventure sia militari che economiche (!!). Non lo ammetterà mai ma le due idee hanno miseramente fallito: anzi i dubbi, addirittura, sull'attentato alle torri gemelle stanno aumentando e anche le voci dissonanti stanno aumentando in misura tale che ora quasi si dice che "qualcuno sapeva" e ha lasciato fare perchè altri scopi e obiettivi da perseguire e gli serviva la "pistola fumante" per metterli in pratica: quale migliore occasione che qualche pazzo gli facesse il favore per permettergli di scatenare il finimondo non contro i paesi realmente responsabili (Arabia Saudita in testa) ma contro l'Iraq assicurandosi oltretutto il controllo dell'oceano di petrolio che c'è lì sotto, per non dire delle pipeline in costruzione che dall'Asia centrale, passando per l'Afghanistan (guarda caso anche lì ci misero lo zampino con la scusa del terrorismo), arrivano fino al Golfo persico? Naturalmente Cheney avrà le sue ragioni, ma il mondo non era il giocattolo (o devo dire il globo con il quale il "grande dittatore" impersonificato da Charlot si trastullava) da sfasciare a suo piacimento visto che ben 6 miliardi di persone non sono certo assimilabili a qualche folle teoria politico/economico/militare che basava tutto "sul secolo americano", sul "modello americano" ecc. che qualche folle stranamore voleva, e vuole ancora, mettere in pratica incurante del segnale d'allarme che proprio questi 8 anni (e la conseguente crisi finanziaria che messo in ginocchio USA e satelliti/sudditi) hanno lanciato: la gente, quella vera, non la puoi fregare per molto tempo perchè quando l'acqua supera la gola e toglie il respiro, non foss'altro che per il proprio istinto di sopravvivenza, reagisce eccome se reagisce e qualcuno va anche oltre..... Suggerirei al Nostro, visto che anche in là negli anni, di cominciare a pensare alla propria anima perchè Belzebù sta già affilando il forcone in sua attesa e chieda scusa per tutto quello che fatto, detto, ordinato di fare a terzi e si penta!!
P.S.
mi giunge notizia che nemmeno il diavolo lo voglia, è satanasso e piglia i cattivi ma ha un certo stile........ che ad altri manca.

Scuola laica o religiosa?

Una volta tanto ho avuto una cosa che non mi capitava da anni: un sussulto di sano orgoglio laico e nazionale. IL TAR del Lazio, competente per i provvedimenti in materia su scala nazionale ha fatto "the right tinhig" (la cosa giusta). In una sentenza ha deciso che debbano essere esclusi gli insegnanti di religione dagli scrutini. Insomma è o non è una scuola pubblica? I Valdesi non hanno fatto una piega visto che credono che la religione sia un fatto di scelta e non di imposizione o conformismo. Siamo o no in una società liberale che assicura a tutti uguali condizioni? Siamo o no anche, e ancora, una società democratica che rpesuppone pari trattamento a tutti? Non è una scuola privata dove si paga e si condivide l'idea di fondo ma una scuola pubblica, anche se in coma, dove ci sono ragazzi non cattolici, non credenti, o laici credenti che si trovano ad aessere oggetto di una disparità di trattamento: inoltre si fa presente che i prof di religione non sono assunti con normale procedura ma su indicazione della Chiesa e su suo visto di nulla osta: quindi categoria speciale. La CEI naturalmente protesta, e ci mancherebbe che non lo facesse, e parla di "bieco illuminismo" dimenticando che in Italia ha una condizione di favore e un Governo amico ma nella realtà sa benissimo che spesso è puro conformismo da parte dei ragazzi e non vera fede, così come questa plus di crediti li mette davanti, al di là dei meriti degli altri ragazzi che non seguono questo insegnamento: perchè creare una tale disparità di trattamento? Perchè reinserire surrettiziamente la religione di Stato? Non siamo mica nel Ventennio? In una scuola laica realmente quella che dovrebbe essere insegnata è la storia delle religioni. Se nellas cuola pubblica si vuole insegnare la religione allora si deve tenere presente l'insegnamento "delle" religioni sulla base di accordi con le varie confessioni (islam compreso) e non metteer una quinta colonna di una singola confessione. Il Ministro fa ricorso, e allora? Naturale che lo faccia; lo fece anche un'altro Ministro di un'altra maggioranza suo predecessore, trovo meno normale che debba essere un pubblico funzionario a difendere le ragioni di una parte e non dell'interesse generale.

martedì 11 agosto 2009

ha 150 anni ma li dimostra tutti......

Fra due anni ricorrono i 150 anni dall'unità d'Italia. Non c'è che dire, una bella festa. Fossimo una nazione orgoliosa di esserlo (e se avessimo motivi di essere orgogliosi; e se non ci fossero persone orgogliose di essere italiani solo perchè gli conviene) allora certe proposte non avrebbero che una risata colossale e non se ne parlerebbe nemmeno, invece .... invece non è così. Innanzitutto, mi fa male dirlo, la Lega ha ragione. Si lo dico io.
Ha ragione: il risorgimento è stato un fenomeno di èlite e non aveva seguito popolare; perchè c'erano potenze straniere che avevano tutte le ragioni di volere al di là delle Alpi un qualche controaltare al potere delle potenze continentali;
ha ragione perchè in realtà non c'era un'anelito reale, e di massa, ma solo dei ceti più significativi (come accadde in Toscana) ma c'erano una serie di ragioni soprattutto economiche per la nascente industria del nord che non aveva alcuno sbocco europeo ma che vedeva nel sud italia un perfetto mercato coloniale (leggasi l'economia italiana dal 1861 al 1894 di Gino Luzzatto Reprints Einaudi Seconda edizione 1980 non certo un leghista) come accadde dopo l'unità il sud era tutto tranne che una parte del Regno, se non formalmente, ma assomigliava a una colonia;
ha ragione perchè ai latifondisti del Sud fu promesso che nulla sarebbe stato toccato del loro potere e del loro ascendente sul Sud (le milizie latifondiste che avevano non furono smantellate e qualcuno sostiene che da queste milizie sia nata l'attuale mafia) e al Sud i garibaldini invece promisero di espropriarli e fare le riforme agrarie e i contadini come ringraziamento alla loro creduloneria ebbero un'esempio tipico del nuovo Stato con il massacro di bronte: il motivo della rivolta era naturalmente la riforma agraria;
ha ragione perchè il nuovo Stato nacque su basi èlitarie (liberali si direbbe oggi) e per pochi privilegiati mentre la gran massa era povera, ignorante, ecc.
ha ragione quando dice che lo stesso Cavour aveva perplessità a "creare" l'Italia al di sotto, diciamo, del Lazio;
ha ragione perchè il "nuovo" Stato nato non per volontà popolare ma o per "plebisciti" (allora si chiamavano così ma non ci furono milioni di persone che si espressero ma poche migliaia su milioni) o per "annessioni" (così si chiamarono le "conquiste" garibaladine da Napoli in giù) al Regno di Sardegna: al Sud fecero passare per "briganti" (oggi si potrebbero definire "resistenti" o "partigiani") quelli che invece combattevano contro l'esercito invasore per giustificare di fronte agli Stati stranieri le "resistenze" alla dominazione;
ha ragione perchè solo con il 1945, con i partiti di massa, e la resistenza si può parlare di un qualche spirito "italiano" (correttamente l'idea di "Italia" è antica e risale ai fasti dell'Impero Romano, ma chissà perchè "quell'idea" non è mai andata per la maggiore) anche se si deve dire, contemporaneamente, che in Sicilia se non era per i capimafia "paracadutati" non si sarebbe sbarcati e, per quanto riguarda Napoli i nazisti li ha presi a calci nel sedere da sola e non per aneliti particolari ma perchè i nazifascisti facevano rastrellamenti nei qualrtieri popolari e nelle carceri (poi arrivarono i "resistenti", poi ....) molto poi: quindi si può dire che la nostra Costituzione è il primo, e finora unico, esempio di unità della Nazione e anche se è una Costituzione "avanzata" regionalista, democratica, che ricalcava quella della IV° Repubblica francese mi pare un pò poco.
ha ragione perchè questo paese, sempre percorso di paure e di maggioranze silenziose e oscure che erano conniventi con chi lo voleva affossare anzichè instradare su una via normale, chiuso nel suo egoismo e nel suo furbesco tirare a campare a completamente perso la via maestra che la Costituzione aveva indicato: infatti ci sono parti che non sono mai state applicaet; altre lo sono state in ritardo; altre ancora lo sono ma secondo un'interpretazione partigiana (?) che la giurisprudenza ha chiamato "costituzione materiale" e che spesso si discosta, e anche di molto, dallo spirito originario che tentava di conciliare le tante esigenze e ideali di cui quella scritta è figlia.
Non sono leghista e non mi piacciono i loro ideali ma quando, e nelle loro provocazioni vedo la volontà di azzerare il paese a prima del 1860 ma non certo per creare qualcosa di nuovo e diverso ma solo per ricreare il mito "comunale" in salsa XXI secolo: l'aggiornamento sarebbero "macroregioni" e ce li voglio prorpio vedere piemontesi e lombardi e entrambi con i veneti, i toscani e i liguri: ne nascerebbe tutt'altro che un bel tutti insieme appassionatamente e a guadagnarci saranno solo i forti (politicamente e economicamente lo sono già lo saranno di più) e potenti e il cerchio, che si aprì con i comuni, si chiuderà con ..... i comuni.

lunedì 10 agosto 2009

Crisi? Per il Capo va tutto bene....... tranne la RAI

Crisi? L'Italia è il paese che va meglio. Cari italiani (intedo quelli che pagano le tasse fino all'ultima e anche per conto di chi non lo fa) se pensate che ci sia crisi non vi preoccupate perchè siamo il paese che va meglio e quindi la situazione non potrà che migliorare. Fosse vero.... Qui non va meglio ma va meno peggio e peroprio perchè il nostro è un paese arretrato, fermo, che da anni si sta ripiegando su stesso e sul proprio egoismo. Altrimenti staremo come gli altri perchè questa era, ed è, una crisi di sistema ossia una crisi che aveva il suo seme all'interno del sistema politico-economico e se i governi si stanno svenando è perchè sono terrorizzati da un'eventuale crollo che, stavolta, ha rischiato di autodistruggersi: ciò non è accaduto perchè c'è lo Stato-bancomat. Che significa? Che i manager e gli speculatori mangiano alle spalle altrui e fanno danni: se scoppia una qualche bolla c'è sempre lo Stato che interviene (cioè noi, e in Italia in particolare quelli che pagano le tasse) mentre gli stessi manager, salvo qualcuno che fa da capro espiatorio, non subiscono che poche reprimende e si pappano i loro bonus (come è accaduto negli USA che i soldi pubblici sono serviti a agare le liquidazioni dei top manager) mentre i singoli e comuni mortali s'impoveriscono sempre di più. Altro discorso è per la RAI (leggasi il TG3) che a detta del Nostro è schierata: La Rai deve fare quello che una tv pubblica è chiamata a fare. La sua prima missione -ha concluso Berlusconi- è informare, poi formare e infine, come terzo obiettivo, divertire" anzichè informare, dare la notizia (anche quando disiace al potere), fare il proprio lavoro e farlo prpprio perchè sono i cittadini, e non il Governo, a pagare il canone; se a qualcuno dispiace faccia zapping e sente le menate altrui..........

domenica 9 agosto 2009

scie, meteo e quant'altro: fantascienza o realtà?

Ascoltai la trasmissione Rebus del 11/5/2009 (cliccate sul link e poi su logo in alto a destra; poi sul logo della trasmissione "rebus" e infine scegliete la data quella, appunto, del 11/5/209 e ascoltatela attentamente) sulle scie chimiche e sui retroscena connessi alla materia e devo dire rimasi sconcertato: sono sempre stato scettico su questa materia perchè l'ho sempre ritenuta uno dei tanti miti e bufale che la rete ha creato in questi anni, poi .... poi (ricordandomi che qualche tempo tempo fa ci fu un'incidente al senato americano dove in un documento di comunicazione alla competente commissione uscì fuori un termine, quello di "armi esotiche" che dopo qualche ora fu immediatamente sottoposto a omissis suscitando polemiche a non finire) invece sono andato a cercare tutti documenti e i panel citati e, oops!, li ho trovati tutti, ma proprio tutti. Innazitutto le scie chimiche che fomentano da anni una bagarre fra scettici e allarmisti: bagarre che non aiuta a fare chiarezza (la polvere che si alza non aiuta mai a fare chiarezza) ma tutti noi abbiamo visto (ci ho fatto caso anch'io) a bassa quota grossi aerei che lasciavano una scia che non spariva dopo pochi minuti: e le domande vengono naturali, vero? Cosa sono? Come mai non spariscono? Da cosa sono composte? E come non sussultare nel leggere il documento presentato all' U.S.A.F. che s'intitola "Weather as a Force Multiplier:Owning the Weather in 2025" (tradotto 2025 Possedere il Meteo nel 2025)? Per certi versi è illuminante su come la mentalità (o forse si dovrebbe parlare di paranoia) militare funziona e su quali strategie mettono in campo, utilizzando tutto quello che può essere a disposizione contro un'eventuale nemico o (come dicono i catastrofisti) o su persone di paesi amici che non sono d'accordo e sul come controllarle facendo opera di disinformazione (a proposito è il caso di ricordare come la Homeland Security abbia visto arrivargli montagne di soldi da un lato per monitorare le "opinioni pubbliche interne ed estere" e dall'altro usare tutti i mezzi per creare "un'ambiente favorevole" alla guerra al terrorismo di Bush): la lettura di questo documento sembra avvalorare l'idea di un uso militare della meteorologia (nememno escluso l'uso della nanotecnologia) e tutto quello che può essere connesso ad esso; altro aspetto interessante in proposito è il progetto HAARP che si occupa di studiare le onde a bassissima frequenza che, a detta dei complottisti, possono essere usate militarmente attraverso l'emissione di esse verso l'atmosfera surriscaldandola fino a farla diventare come uno specchio contro il quale far riflettere le trasmissioni militari senza badare ai danni che la chimica atmosferica ne riceve: uno di questi centri che viene imputato di fare attività simili è proprio quello situato in Alaska e di cui l'HAARP ne è parte: anche qui a leggere il tutto vengono delle domande inquietanti a cui nessuno dà risposte esaustive, nessuno. E da noi? Bè da noi c'è (e lo prendo da un sito scettico) un'accordo fra il governo italiano e l'amministrazione Bush (...) intitolato "Cooperazione Italia Usa su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici" che nell'allegato 4 chiamato "Accordo Italia - USA sul clima" prepara un progetto di forte entità economica sullo studio dei futuri (mica tanto) scenari regionali italiani, definendo il nostro paese a rischio e prospettando ambientazioni che dovrebbero farci riflettere davvero fra quanto ufficialmente le autorità dichiarano e quanto realmente fanno, e sono cose che non sempre sono coincidenti, anzi quasi mai. Interessante è non solo il prospetto iniziale (dove si elencano i partecipanti, ed è una lista estremamente interessante) ma anche il report di introduzione, subito dopo. sui possibili sviluppi in pochi anni della situazione ma, se si ha voglia di leggere si scende al panel riferentesi al workpackage n°10 e 11 che s'intitolano rispettivamente "Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri" e (udite udite) "Sviluppo di scenari sanitari futuri" e scommetto che un pò la pelle d'oca vi verrà se ci tenete a voi stessi a vostri posteri se fosse vero anche solo la metà di quanto si prospetta, solo la metà. Finora, come avrete notato, non ho espresso la mia opinione: non ce l'ho in realtà, perchè sono sconcertato; sconcertato perchè questi aspetti singolarmente non sono problematici ma messi in fila (se si ha la pazienza di leggere tutto e con calma e soprattutto di andarsi a cercare i riferimenti in rete sia sui siti ufficiali che non ufficiali) danno un quadro che farebbe impallidire anche chi ha scritto il film Matrix perchè, come a volte accade, la realtà supera di molto la fantasia umana e soprattutto i mostri generati dall'essere umano sono peggiori di qualunque alieno o altro che la fervida fantasia di uno scrittore di fantascienza può creare.
Buona lettura.

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