sabato 13 giugno 2009

e ci riprovano a censurare la Rete, dai e dai.......

Il ddl sulle intercettazioni telefoniche, di cui si sta sviscerando tutto, è una continua miniera di sorprese. Oltre alle varie fattispecie che vanno a detrimento delle indagini e della lotta al malcostume e alla corruzione, un'aspetto inquietante è venuto via via evidenziandosi che poco ha a che fare con l'intento di combattere chi diffama e calunnia: il controllo della rete; infatti posso capire che si voglia frenare l'uso criminale della rete ma ora invece la legge ammazza blog sta prendendo forma e assume sempre di più i connotati punitivi che pongono problemi non solo di costituzionalità in tema di libera manifestazione del pensiero ma anche di intimidazione se i propri contenuti non sono allineati al pensiero dominante. Su questo tema si è sviluppato, in rete e non, un dibattito in merito al disegno di legge per gli aspetti che afferiscono la blogosfera: si la blogosfera. Infatti si dice chiaro e tondo che anche i siti informatici devono "rettificare" notizie date o riferite e ricadrebbero sotto la previsione di divieto di pubblicare qualunque cosa questo ddl prevede come vietato se non in specialissime fattispecie. Sul link qui sopra indicato ci sono molti rilievi fatti su questa fattispecie da Elvira Berlingieri (esperta di diritto d'autore proprietà intellettuale, tutela del software e diritto delle nuove tecnologie, conciliazione e mediazione. È consulente legale presso privati e pubbliche amministrazioni. Docente e relatore in diversi master e corsi di perfezionamento, tiene cicli di lezioni al master in e-Medicine dell'Università di Firenze. Ha pubblicato il manuale Legge 2.0, il web tra legislazione e giurisprudenza Apogeo, 2008) che sollevano perplessità e dubbi sulla sua effettiva applicabilità e fa presente che le leggi ci sono già per perseguire chi diffonda notizie false o lesive di una persona. A questo punto la domanda che ci si pone in rete è: che c'azzeccano blogosfera e intercettazioni? Oltre a chiederselo in tanti, compreso il sottoscritto, se lo chiede anche politicalive e dà una risposta che non piace per niente: censura; portando ad esempio una legge da poco approvata dal Parlamento francese e bocciata dalla Corte Costituzionale di quel paese in nome della libertà d'espressione. Ci stanno provando da noi ad introdurre una qualche forma di costrizione alla Rete: si vogliono non solo bloccare i Grillo, i Travaglio ecc. ma anche i siti blogger amatoriali che dicono semplicemente la loro in materia. E non si fermano qui: anche Youtube ecc. vi ricadrebbero. Insomma come in Cina: c'è la rete ma passa attraverso il controllo dell'autorità governativa e quindi chiunque faccia la rotella a contrario è censurabile se non perseguibile: attenzione non l'Autorità giudiziaria ma quella amministrativa se non quella politica sarebbe (si vocifera il Ministero dell'interno). E se questa non è dittatura nemmeno mascherata dite voi cosa è.....

segnalatomi da martha76.mt

pubblicato su segnalazione di martha76.mt Ho voluto pubblicare questo post in via straordinaria visto che avevo messo un pausa al blog ma in questi casi bisogna darsi da fare eccome!!
E in più ne vedo la maggiore limportanza oggi come nn mai, dato che si è proprio oggi votato alla camera per quella schifosissima nuova legga che censura la libertà informativa e vieta l'uso delle intercettazioni per le indagini...E' UNO SCHIFO QUELLO CHE si permette di fare quello Psiconano QUI IN ITALIA e ME NE VERGOGNO!!!!!!
CHE TRISTEZZA....
Ciò che non ritengono opportuno farci sapere.... non possiamo sempre far finta di niente!!
Questa lettera è stata scritta da Andrea Gattinoni, un attore che si trovava a l' Aquila per presentare un film. Le parole sono dirette a sua moglie ma rappresentano un'efficace testimonianza per tutti quelli che all 'Aquila non ci sono ancora stati. Oggetto: HO VISTO L 'AQUILALettera a mia moglie scritta ieri notte. Ho visto l 'Aquila. Un silenzio spettrale, una pace irreale, le case distrutte, il gelo fra le rovine.Cani randagi abbandonati al loro destino. Un militare a fare da guardiaa ciascuno degli accessi alla zona rossa, quella off limits.Camionette, ruspe, case sventrate. Tendopoli. Ho mangiato nell'unico posto aperto, dove va tutta la gente, dai militari alla protezione civile. Bellissimo. Ho mangiato gli arrosticini e la mozzarella e i pomodori e gli affettati. Siamo andati mentre in una tenda stavano guardando "Si Può Fare". Eravamo io, Pietro, Michele,Natasha, Cecilia, Anna Maria, Franco e la sua donna. Poi siamo tornati quando il film stava per finire. La gente piangeva. Avevo il microfono e mi hanno chiesto come si fa a non impazzire, cosa ho imparato da Robby e dalla follia di Robby, se non avevo paura di diventare pazzo quando recitavo. Ho parlato con i ragazzi, tutti trentenni da fitta alcuore. Chi ha perso la fidanzata, chi i genitori, chi il vicino dicasa. Francesca, stanno malissimo. Sono riusciti ad ottenere solo ieri che quelli della protezione civile non potessero piombargli nelle tende all'improvviso, anche nel cuore della notte, per CONTROLLARE. Gli anziani stanno impazzendo. Hanno vietato internet nelle tendopoli perché dicono che non gli serve. Gli hanno vietato persino di distribuire volantini nei campi, con la scusa che nel testo di quello che avevano scritto c'era la parola "cazzeggio". A venti chilometri dall'Aquila il tom tom è oscurato. La città è completamente militarizzata. Sono schiacciati da tutto, nelle tendopoli ogni giorno dilagano episodi di follia e di violenza inauditi, ieri hanno accoltellato uno. Nel frattempo tutte le zone e i boschi sopra la città sono sempre più gremiti di militari, che controllano ogni albero e ogni roccia in previsione del G8. Ti rendi conto di cosa succederà a questa gente quando quei pezzi di ***** arriveranno coi loro elicotteri e leloro auto blindate? Là ???? Per entrare in ciascuna delle tendopoli bisogna subire una serie di perquisizioni umilianti, un terzo grado sconcertante, manco fossero delinquenti, anche solo per poter salutare un amico o un parente. Non hanno niente, gli serve tutto. (Hanno)rifiutato ogni aiuto internazionale e loro hanno bisogno anche solo di tute, di scarpe da ginnastica. Per far fare la messa a Ratzinger, il governo ha speso duecentomila euro per trasportare una chiesa di legno da Cinecittà a L 'Aquila.Poi c 'è il tempo che non passa mai, gli anziani che impazziscono. Le tendopoli sono imbottite di droga. I militari hanno fatto entrare qualunque cosa, eroina, ecstasy, cannabis,tutto. E ' come se avessero voluto isolarli da tutto e da tutti, e preferiscano lasciarli a stordirsi di qualunque cosa, l'importante è che all'esterno non trapeli nulla. Berlusconi si è presentato, GIURO,con il banchetto della Presidenza del Consiglio. Il ragazzo che me l'ha raccontato mi ha detto che sembrava un venditore di pentole. Qua i media dicono che là va tutto benissimo. Quel ragazzo che mi ha raccontato le cose che ti ho detto, insieme ad altri ragazzi adulti, a qualche anziano, mi ha detto che "quello che il Governo sta facendo sulla loro pelle è un gigantesco banco di prova per vedere come si fa a tenere prigioniera l 'intera popolazione di una città, senza che al di fuori possa trapelare niente". Mi ha anche spiegato che la lotta più grande per tutti là è proprio non impazzire. In tutto questo ci sono i lutti, le case che non ci sono più, il lavoro che non c 'è più, tutto perduto. Prima di mangiare in quel posto abbiamo fatto a piedi più di tre chilometri in cerca di un ristorante, ma erano tutti già chiusi perchè i proprietari devono rientrare nelle tendopoli per la sera. C'era un silenzio terrificante, sembrava una città di zombie in un filmdi zombie. E poi quest'umanità all'improvviso di cuori palpitanti e dipersone non dignitose, di più, che ti ringraziano piangendo per essere andato là. Ci voglio tornare. Con quella luna gigantesca che mi guardava nella notte in fondo alla strada quando siamo partiti e io pensavo a te e a quanto avrei voluto buttarmi al tuo collo per dirti che non ti lascerò mai, mai, mai. Dentro al ristoro privato (una specie di rosticceria) in cui abbiamo mangiato, mentre ci preparavano la roba e ci facevano lo scontrino e fuori c 'erano i tavoli nel vento della sera, un commesso dietro al bancone ha porto un arrosticino a Michele, dicendogli "Assaggi, assaggi". Michele gli ha detto di no, che li stavamo già comprando insieme alle altre cose, ma quello ha insistito finchè Michele non l'ha preso, e quello gli ha detto sorridendogli: "Non bisogna perdere le buone abitudini". Domani scriverò cose su internet a proposito di questo, la gente devesapere. Anzi metto in rete questa mia lettera per te.Andrea Gattinoni, 11 maggio notte.Post passatomi dalla carisima arabafelice59 ...se volete diffondete anche voi!

venerdì 12 giugno 2009

Show libico: e glielo lasciamo pure fare.

Oggi finisce la "visita" dal Rais libico nel nostro paese. E' stata una visita all'insegna dell'insolito; osannato come "amico" (pena "milioni di africani sule nostre coste); gli costruiamo anche un'autostrada a nostre spese; gli diamo armi; e consulenza; gli imprenditori hanno la promessa di sgravi se investono nel suo paese; gli permettiamo di mettere tende per Roma e anche di parlare in un Sala del Senato: insomma tutto il catalogo. Dulcis in fundo i leghisti lo osannano perchè "ha fermato l'invasione" (dimenticando quanti ne entrano con regolare visto turistico e poi rimangono come clandestini, oppure nei camion nascosti ma questi non contano, evidentemente perchè forse nel nord-est fanno comodo e non hanno diritti). Insomma un "mito". Uno che forse entrerà nell'agorà degli amici (spero anche non dei sinceri democratici, vista anche la sua particolare concezione della democrazia; in queste cose però è buon ultimo vista anch la nostra particolare concezione) del Nostro anche se obtorto collo, spero. Un'utile amico? Personalmente lo ritengo un dittatore, visti anche i suoi (come dire) comportamenti e la sua evidente allergia ai protocolli: è vero che lì non è che ci siamo comportati in maniera democratica con loro sotto il fascismo (quando l'Italiaetta di allora si illudeva di costruire un'impero sugli stracci) ed è anche vero che venendo a Roma ce lo ha voluto ricordare, con tanto di foto, e giustamente per giunta ma farci dare "patenti", proprio no. No grazie. D'altronde qui non abbiamo un simile tipo di politico, ma di questo passo....... da qualche tempo a questa parte non siamo lontani da questi atteggiamenti "padronali" viste le cronache parlamentari e televisive: chissà magari al posto dellas corta da noi ci metterenano delle superveline!

giovedì 11 giugno 2009

un Grillo in Parlamento......

Mai come ora ho apprezzato Grillo. Non tanto perchè ha rivolto insulti e contumelie ma perchè ha messo il dito sulla piaga dell'anomalia dell'anomalia italiana: un Parlamento ostaggio delle vicende dei singoli da un lato mentre dall'altro sono stati "nominati" da una ristretta cerchia di persone all'interno dei vari partiti. Mentre tutti predicano, e impongono, la meritocrazia come faro sociale (in realtà meritocrazia è un falso termine perchè qualcuno mi deve ancora spiegare come si fa a stabilire che uomini possano dichiarare "meritevoli" altri se spesso per prima loro non vi sono passati e sono lì per "altri" meriti non tutti "meritevoli") per loro ciò non esiste: sono al di sopra. In cima poi c'è il campione di tutti che ora pontifica, e fa pontificare, parlando e straparlando su tutto e tutti mentre contemporaneamente fa levare gli sgravi fiscali ai cittadini abruzzesi non appartenenti ai comuni del cratere del terremoto; oppure quando, in nome della libertà e della privacy, costringe il Parlamento ad approvare il ddl sulle intercettazioni (le mafie ringrazieranno sicuramente e non solo quelle criminali ma soprattutto quelel economico/finanziarie per non dire nulla di quelle politiche basate sui sistemi clientelari) finendo per consegnarsi, e consegnare l'intero paese, ad un partito regionale che ha appena il 10% dei voti: la Lega che ringrazia e incassa il federalismo fiscale che ci costerà molto di più di quanto costi lo Stato ora; oppure, infine, quando, a fronte di cose personali (per molto meno si è dimesso lo Speaker dei Comuni inglese) ne fa un momento politico nel classico gioco del vittimismo nel quale è maestro. Ecco l'Italia contro cui Grillo si scaglia. Come dargli torto?

Il primo risultato del Patto d'acciaio? Il ddl sulle intercettazioni......

La sera che si sono saputi i risultati eletorali europei è nato un'accordo fra il Capo e la Lega che ha sancito varie cose: il PdL senza la Lega non può governare e il Capo senza i voti della Lega non può fare le leggi salvachiappe che affosseranno definitivamente il codice, e il processo, penale togliendo un'arma preziosa dalle mani di chi fa le indagini (basta leggere ai link e si capisce). La storia dal 1994 a oggi è sempre la stessa: quante rogne ha lui da risolvere tanti favori deve concedere ai suoi "alleati" per farle passare: e senza storie. Oggi siamo all'enesima. Lo scambio ddl sulle intercettazioni contro federalismo in stile leghista. C'è però un piccolo particolare: la Lega non è più "uno" dei partiti ma "il" partito senza il quale non si governa sia a Roma che nel Nord e quindi i suoi voleri devono essere ascoltati se si vuole continuare ad assicurare impunità e prebende a chi ne ha bisogno. E chi fa la notizia? Nulla. oltre che protestare, nulla. Libertà di stampa? E cosa è? Art. 21 della Costituzione? Idem, carta straccia. Chi fa le indagini? Unghie spuntate. Naturalmente si è messo la fiducia dato che ci potevano essere "ripensamenti" e "defezioni" e scherzi di burloni: meglio non corere rischi, non vi pare? E chi finora si è distinto per fare il controcanto? Tace. E noi, i cittadini? Come sempre siamo parco buoi: ci sarà chi dirà guarda "ganzo" e si sentirà sempre di più in dovere di emulare il modello proposto; chi dirà "non ci posso fare nulla" e chi infine s'inkazza ma sa che non cambia nulla: non è più tempo delle indignazioni popolari e dei fax alle Procure.....

berlinguer,25 anni dopo.

dal blog di tonidany
La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico.
Domani ricorre l'anniversario della morte di Enrico Berlinguer, da molti considerato, e alla luce dei fatti attuali,l'ultimo grande leader del PCI, persona autorevole, rigorosa e di levatura politica e morale impensabile ed introvabile al giorno d'oggi.Troppo pessimista?Usando parole non mie, io sono di media statura ma non vedo giganti intorno a me.Mitizzazione? No, era una persona con pregi e difetti, e lui per primo ne era conscio,ma era completamente sprovvisto dell'arroganza che oggi è bagaglio della classe politica dominante e di cui erano a conoscenza anche i suoi avversari politici che si inchinarono davanti alla sua bara rendendogli omaggio.Seppe guidare il PCI in momenti pericolosi, svincolandolo dalla sudditanza all'URSS e costruendo il compromesso storico, avendo ben presente il modello democratico e probabilmente se fosse vissuto, avrebbe trovato altre soluzioni al momento del crollo dei regimi comunisti, ma le ipotesi non servono alla realtà.


Comunque sia,domandandomi che è rimasto di lui, del suo operato, 25 anni dopo,ne onoro la memoria ancora una volta.


Il primo risultato del Patto d'acciaio? Il ddl sulle intercettazioni......

La sera che si sono saputi i risultati eletorali europei è nato un'accordo fra il Capo e la Lega che ha sancito varie cose: il PdL senza la Lega non può governare e il Capo senza i voti della Lega non può fare le leggi salvachiappe che affosseranno definitivamente il codice, e il processo, penale togliendo un'arma preziosa dalle mani di chi fa le indagini (basta leggere ai link e si capisce). La storia dal 1994 a oggi è sempre la stessa: quante rogne ha lui da risolvere tanti favori deve concedere ai suoi "alleati" per farle passare: e senza storie. Oggi siamo all'enesima. Lo scambio ddl sulle intercettazioni contro federalismo in stile leghista. C'è però un piccolo particolare: la Lega non è più "uno" dei partiti ma "il" partito senza il quale non si governa sia a Roma che nel Nord e quindi i suoi voleri devono essere ascoltati se si vuole continuare ad assicurare impunità e prebende a chi ne ha bisogno. E chi fa la notizia? Nulla. oltre che protestare, nulla. Libertà di stampa? E cosa è? Art. 21 della Costituzione? Idem, carta straccia. Chi fa le indagini? Unghie spuntate. Naturalmente si è messo la fiducia dato che ci potevano essere "ripensamenti" e "defezioni" e scherzi di burloni: meglio non corere rischi, non vi pare? E chi finora si è distinto per fare il controcanto? Tace. E noi, i cittadini? Come sempre siamo parco buoi: ci sarà chi dirà guarda "ganzo" e si sentirà sempre di più in dovere di emulare il modello proposto; chi dirà "non ci posso fare nulla" e chi infine s'inkazza ma sa che non cambia nulla: non è più tempo delle indignazioni popolari e dei fax alle Procure.....

martedì 9 giugno 2009

E ora tocca al referendum. iniziano i giochi dei veti incrociati

Non sono passate che poche ore dall'esito, deludente (e sono buono) per PdL e PD che già è iniziata la corsa per il referendum così come sono incominciati i veti incrociati di chi ha tutto da perdere dalla nuova legge elettorale (Lega in testa). Infatti, com'è tipico del "Nostro", ha già cambiato idea rispetto a solo poco tempo fa, analizziamo; "a fine aprile: "Non sono masochista", aveva confidato, “il referendum dà il premio di maggioranza al partito più forte. Vi sembra che io possa votare no? Va bene tutto, ma non si può pensare di essere masochisti". Come non detto." Invece cosa è accaduto? Poche ore dopo che i seggi erano chiusi veniva siglato il "Patto d'acciaio" fra il Nostro e Bossi cambiando di 180° la propria posizione: ci siamo abituati, però l'ondeggiare in base ai sondaggi (e qualcuno si dichiara sicuro che per il Nostro queste elezioni, che ha perso, è un'enorme sondaggio) provoca scosse e i risultati si son visti come tutti hanno visto. Quindi qui abbiamo il primo giro di valzer per non perdere l'alleato "necessario", la Lega, per restare abbarbicato al potere (e mai come ora ne ha bisogno....). Gli altri sono tutti o quasi tremendamente impauriti da questo referendum dimenticando che la porcata ha creato il mostro che oggi abbiamo sotto gli occhi e che riempie il Parlamento di "nominati" nel migliore stile sovietico dei bei tempi che furono. L'unico, oltre al Comitato promotore, che esprime (per puro tatticismo e smarcarsi dal Re Sole) è il Presidente della Camera e gli dò atto del coraggio che sta dimostrando: cosa che non posso dire del PD e dei cespugli della cosiddetta sinistra. Personalmente ritengo che questo referendum debba essere svolto e si debba dare la possibilità ai cittadini di dire la propria: sono troppi anni che si è delegato a una ristretta casta autoreferenziale e "autonominata" di fare il bello e e il cattivo tempo pro domo sua e non nel nosrto interesse. Prendiamo la palla al balzo e dimostriamo di avere coraggio: io non sto a dare indicazioni perchè ritengo che ognuno sia capace di dare il proprio parere, dico solo: riprendiamo lo scettro della sovranità....

lunedì 8 giugno 2009

Elezioni amministrative. debacle della (ex)sinistra: chi è causa del suo mal ........

Mentre si archiviano, velocemente (molto velocemente), le europee dove (a livello italiano) tutti i partiti maggiori hanno perso (perché hanno perso eccome se hanno perso visto che il PdL voleva sfondare quota 40% da solo e si è ritrovato con meno voti di un'anno fa alle elezioni politiche e il PD ha "tenuto" e in realtà ha subito una debacle storica che lo porterà all'estinzione, si spera) e quelli minori hanno vinto alla grande riconfermando, ancora una volta e nemmeno era necessario dirlo, come a virus si risponde con antivirus (a populismo con populismo per intendersi). Lega: si conferma, oltre ad essere l'ultimo partito "leninista" di stampo carismatico con una struttura territoriale molto radicata e capillare, di essere il vero "cane di guardia" (pro domo sua vista la cambiale che presenterà al PdL in tema di riforme a lei care.....) della maggioranza e, osservandoli, sono sicuro che gli obiettivi prefissi saranno tutti raggiunti nonostante il mancato sorpasso nel veneto proprio a spese dei "fratelli" di governo che certo non gli avranno fatto piacere. UdC: speravano in qualcosina di più, invece si "accontentano" di un buon risultato (non esaltante) che li porta ad essere un "centro" alternativo alla Lega da un lato per il PdL e rispetto alla IdV per il PD (e, da quello che si vocifera almeno a livello locale, i "contatti" sono già in corso) quindi il candidato alleato ideale per qualunque maggioranza si abbia in mente. Intanto si è preso il voto fondamentalista cristiano. Se poi si pensa alla capacità trasformista tipica dei democristiani allora risulta lampante come i conti che l'UdC si è fatto tornano tutti, ma proprio tutti, visti i risultati delle amministrative. IdV: ha praticamente raddoppiato i voti e ha la stessa funzione della Lega nella cosiddetta (ex)sinistra: pungolo e contrappeso e, per giunta, necessario se si vuole vincere e governare (sia a livello locale che nazionale). Uno strano partito l'IdV che sembra un contenitore che, come il PdL, parla alla pancia e non alla testa che usa il proprio cantuccio come una riserva "indiana" aperta per tutti coloro che sono delusi dal vicino PD cui erode voti ad ogni tornata elettorale. Non si può spiegare altrimenti il suo successo, a mio parere, se non con il porsi come il "naturaliter" alter ego del PdL e del suo Capo: come dicevo prima "populismo contram populismo": il suo antivirus. Piaccia o meno è così e nulla vieta che fra qualche tempo, se la sinistra vera si saprà riorganizzare eliminando l'attuale casta poltronifera, proprio da questo movimento possa nascere qualcosa che anziché avere l'anima populista ha un germe "socialdemocratico" di cui si sente la mancanza sempre di più: in questo concordo, immodestamente perché non ne ho titolo accademico e autorevolezza, con il Prof. Pasquino. Insomma se 14 anni di berlusconismo hanno creato un clone (il PD) e il suo alter ego (IdV) altrettanti 14 anni forse potrebbero costringere chi oggi si astiene o vota l'IdV a "ripensare socialdemocratico". I "cespugli" della sinistra? Poca cosa: divisi, incapaci di intercettare i ceti "storici, fossili del bel tempo che fu che non hanno più titolo a parlare non foss'altro perché non sono capaci nemmeno di fare un pò "di ragioneria elettorale: tafazzi docet: chi è causa del suo mal non può che piangere se stesso, e si merita di sparire non foss'altro perché o si decidono a cambiar strada o è meglio che si avviino all'eutanasia. Stessa cosa vale per le amministrative dove è più chiara la debacle della (ex)sinistra e la vittoria della destra (anche qui il meno peggio? non credo) che si pone come alternativa al governo locale gestito dai primi. Molte sono le cause (e non tutte imputabili alle giunte precedenti sia chiaro) ma partendo dal "semplice" fatto che i programmi dei due schieramenti sono fotocopia perché votare il clone? Gli italiani, che sono gli azionisti della Repubblica, ragionano così e quindi hanno ragione (a meno di non voler dire, e ammettere, che siamo tutti cretini) al di là di tutto: ivi compresi quelle fasce "furbette" che da questo bailamme ci guadagnano in termini di opportunismo e maggior evasione. Non è un caso che in regioni "sicure" i partiti "alter ego" vincono e avanzano al di là delle previsioni più nere. E' ancora necessario dire che o si comincia a fare autocritica sulle scelte e sulle politiche fatte negli scorsi anni (è appena il caso di ricordare le cosiddette "riforme" del TFR, del welfare, delle pensioni, le privatizzazioni, le liberalizzazioni - mancate -, i giochini alla "Palazzo Chigi merchant bank", ecc.?) o la parte migliore della società li abbandonerà perdendosi nel neo populismo dipietrista (che pur riconosco, vista l'attuale situazione, essere necessario)?

elezioni europee: tranne che in Italia la destra avanza

Mi scuso per la vacuità, ma scrivo al volo e quindi sarò inesatto. Si sapeva che questa Europa non piacesse ed infatti i cittadini europei bocciano duramente spostandosi a destra il proprio voto. Il liberismo non piace; e lo dicono alto e forte. Anche dove vincono forze "istituzionali", come in Francia, il messaggio è chiaro: niente Europa liberista e mercatara e soprattutto mandato alla destra di osteggiarla. In Italia, almeno per ora, in base ai primi exit poll, un risultato è chiaro: partendo dal presupposto che il dilemma era se la destra (PdL) stravincesse e la destra economica non straperdesse (PD): è accaduto, o almeno sembra accadere, che la prima non stravince, anzi, e la seconda non crolla completamente e mantiene qualche voto senza affogare. I cespugli della cosiddetta sinistra sembrano sparire dalla scena politica (prima italiana e ora europea) lasciando spazio a chi vuole ricostruirla in senso socialdemcratico se non socialista: ora c'è spazio!! La Lega continua il trend e mantiene le proprie posizioni e, soprattutto, l'IdV avanza rodendo voti sia al PD che alla cosiddetta sinistra e affermandosi come forza reale del panorama politico: ora si capisce perchè questo partito era così attaccato dai giornali e perchè c'era una tensine intorno ad essso visto che si afferma come vero partito antagonista del panorama politico (che piaccia o meno). Il vero risultato è l'astensionismo che è altissimo per un paese come per il nostro. Un primo bilancio? Facile. Gli italiani hanno votato guardando più la situazione interna che internazionale: c'è speranza di cambiare?

domenica 7 giugno 2009

blog, bloggare ecc. ma sappiamo cosa stiamo facendo?

Blog per Wikipedia ha un significato ben preciso: "un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni riflessioni, considerazioni, ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video." E questa è la definizione: ma è davvero così? ormai è qualche anno che io gestisco un mio blog ed è qualche anno (dal 1994 per la precisione) che sono in rete e posso dire che l'ho vista crescere, in Italia, lentamente ma crescere. Ma crescita non ha significato democrazia nè miglioramento della qualità: ormai la rete è a portata di tutti e tutti vi possono avere accesso e fare interazione con altri, ma in realtà la diffusuione ad un'utenza più larga non ha significato migliore scelta e opzioni e uso pieno della rete, al contrario la massificazione ha mancato i suoi obiettivi e la società telematica è peggiorata: pari pari specchio della società. Chat, blog, community, ecc. tutto sembra creato per favorire un'accesso diretto; in realtà non è così sia perchè i governi italiani non hanno direttamente investito sia perchè la voglia di impedire una sua diffusione senza alcun controllo "governativo" è forte e i tentativi di introdurre limiti si stanno ripetendo: anche con questo che si proclama liberale, anzi questo sta introducendo norme che affogheranno la rete. Il tentativo è quello di colonizzare la rete così com'ha fatto con il cosiddetto mercato: niente regole per chi investe (non si contano più i siti che nascondono dialer, virus, trojan ecc.) e restrizioni per i privati; per non dire dell'aumento dei controlli con la scusa, giustificata pienamente sia chiaro, della lotta al crimine e alla pedofilia (salvo poi scoprire che molti siti porno appartengono a insospettabili società multimediali). Se questa è libertà, democrazia e liberalismo ditelo voi.

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