giovedì 21 maggio 2009

Abusi sui minori in Irlanda, scandalo nella Chiesa irlandese

La cattolica Irlanda è in subbuglio: la Child Abuse Commission ha redatto un rapporto choc sugli abusi ricevuti in 50 anni (LEGGASI CINQUANTA!!) da bambini e bambine (anche diversamente abili di vario grado di gravità) negli istituti gestiti da ordini religiosi. E non da ora questa Comissione lavora ma già nel 2003 aveva redatto un rapporto che portava alla luce tali orrori ma ora è uscita la versione completa e dire che ci si accappona la pelle è usare un'eufemismo: ne parlano molti giornali (strano vero?). Qui cito: La Repubblica; Il Giornale; e su Blogosfere (uno dei maggiori e informati blog che ci sono nella rete italiana). E' difficile quando ti trovi di fronte a queste situazioni: non solo orchi ma torturatori, seviziatori, sadici, in una parola "criminali" in veste religiosa che approfittavano della loro condizione per ridurre in schiavitù bambini e bambine con danni gravissimi alla loro psche e al loro futuro di uomini e donne che venivano rubati senza pietà; segnati per sempre nella loro dignità e nella loro innocenza. Altro che "errori" e "singoli" casi: qui era sistematica la cosa è ripetuta ogni volta per anni e anni su vari, se non tutti, ragazzi e le ragazze (sarebbe meglio dire bambini e bambine). Non ci sono parole su questa storia, che parole si possono dire? Non è la prima volta che accade: negli USA non si contano più le cause intentate; in america latina pure; e una domanda angosciante sale: da noi? Vogliamo o no prendere coscienza che sotto le vesti ci sono uomini e donne? E vogliamo prendere coscienza che un ripensamento della linea ufficiale (si oscilla dalla negazione alla negazione parziale mirante a far sottovalutare gli scandali) rechi meno danni della semplice palese attenuazione del disastro provocato? Come potranno i genitori dare a cuor leggero i loro figli a costoro? Io sono un laico e mio figlio va alla, squinternata e in coma, scuola pubblica e almeno questo glielo evito: forse ci saranno altre cose ma questo almeno loglielo evito. Sia chiaro non tutti sono così, io stesso conosco preti e suore piissimi e realmente impegnati per i più deboli: sono la maggioranza assoluta. Ma dire solo che sono "mele marce" mi pare riduttivo non solo nei confronti dei cittadini ma proprio nei confronti di quelli che realmente credono nella loro missione e, spesso, rischiano la loro pelle per attuarla: sono loro che sono i primi danneggiati.

mercoledì 20 maggio 2009

Ma quale efficienza porta la lotta ai fannulloni? Era già tutto scritto!

Va avanti come un treno il Ministro della P.A.; è determinato a rivoltare come un calzino l'intero apparato amministrativo e burocratico dello Stato e delle sue varie diramazioni. Nulla lo ferma; nulla lo intimorisce e, forte del consenso popolare (si dice di processioni fideistiche e di richiesta di immediata beatificazione), anzi è stimolato a lasciare un'impronta di sè nella storia italiana: magari non si riesce a far capire a un politico che non deve aumentarsi a spese del cittadini (i pochi che ancora pagano le tasse) il proprio stipendio, con annessi privilegi, però gli impiegati pubblici saranno esempi di virtù, monastica, al servizio dello Stato. Già: magari non si riesce ad evitare la piaga delle tangenti però gli impiegati pubblici non potranno nemmeno beccarsi un raffreddore pena la decurtazione dello stipendio accessorio, un'esempio è lampante (è uscito anche sul Tirreno qualche settimana fa e insieme ad altri ha scatenato un conflitto fra lo stesso Ministro e la Regione Toscana): un'impiegato regionale ha dovuto operarsi al piede e fra degenza e riabilitazione è stato via per un bel pò di tempo, e allora direte? Bè allora si è visto decurtare lo stipendio di circa 1 migliaio di euro, 1 migliaio!! Era un fannullone? E chi prende i giorni della 104/92? Anche questo è un fannullone? E chi dona il sangue? E' un fannullone? O è l'effetto perverso di chi ha deciso di seguire la legge del taglione perseguendo nel loro complesso un'intera categoria di lavoratori accomunandoli ad una infima minoranza? E, come se non bastasse, si è inventato due Autorità (una interna alle Amministrazioni e una esterna che costerebbe circa 8 milioni di euro alla faccia del risparmio) che dovrebbero vigilare sull'andamento della P.A., e si è anche pensato di fare "il giorno dell'efficienza". E le malattie? Le misure erano già presenti: ora si annuncia che si va in galera, ma perchè prima com'era? E' chiaro che in tempi di crisi una classe dirigente che ha solo l'obiettivo della propria autoreferenzialità muove qualunque panno rosso di fronte alla pubblica opinione perchè ha come priorità innanzitutto l'obiettivo dell'auto mantenenrsi al potere allontanando sempre di più il confine in una corsa all'infinito: dagli immigranti respinti in mare (una piccola infinitesimale percentuale ingrandita dai media ad arte) agli statali fannulloni (passando per comunisti vari ecc.); tutto purchè si possa sviare l'attenzione dai danni reali, purtroppo, che si stanno facendo al nostro futuro e che solo le prossime generazioni vedranno e sentiranno sulla prorpia pelle. Ma c'è una piccola chicca di cui nessuno sembra accorgersi: tutte le misure prese non sono proprio una novità dato che le leggi italiane già le prevedevano! A partire dal 1957 fino ad oggi le musre ora sbandierate erano già presenti (in forma umana naturalmente) nella legislazione che riguardava la P.A., tutto, o quasi, era già scritto. E allora dov'è la novità? E' semplice: le ha solo rese più brutali e adeguate alle attuali contingenze "sociali" della politica (in particolare al fatto che, dopo ampia e pluriennale campagna scandalistica, era necessario dare in pasto ai "romani" nei giochi circensi attuali nuovi martiri nell'arena anche se mediatica) attuale sempre alla ricerca di feticci con cui scacciare la possibilità, solo la possibilità, di sviare l'attenzione con il classico gioco delle tre carte: una tristezza c'è da segnalare: ossia che i sindacati reggono il gioco un pò perchè sono sotto la mannaia dei CAAF un pò perchè non vogliono vedersi additati a difensori dei fannulloni e soprattutto perchè per primi, quando è iniziato il processo di privatizzazione della P.A. nel lontano 1983, essi condividevano l'obiettivo della creazione di un'unico soggetto impiegatizio sia che fosse pubblico sia che fosse privato. Essi sono corresponsabili dell'attuale situazione e non possono lamentarsi dell'attuale situazione: nemmeno la CGIL ne è aliena anche se oggi leva l'ascia di guerra sapendo di essere rinchiusa in una riserva indiana strumento utile degli strali del potere. Triste destino per chi lavora oggi: che lo faccia o meno si da per scontato che almeno un 25%, a priori, non debba avere nememno un cent di salario accessorio mentre un 50% la metà di quanto prende attualmente (la cosa carina è che sono accomunati sia dirigenti che non dirigenti una volta tanto anche i "capi" hanno qualche bastonata) e "solo" un 25% becchi il 100% del guadagnato ed abbiano accesso a una qualche carriera impiegatizia: insomaa "il meglio del meglio del meglio" come a West Point ..... solo che non siamo a West Point ma nel paese dei balocchi e dei profumi.

martedì 19 maggio 2009

laicità: un'unico difensore?

E' il Presidente della Camera l'unico che ha detto chiaro chiaro che le leggi italiane non devono essere "dettate" da Oltretevere o da altri "suggeritori": pensate colui che ha portato il "vecchio MSI" di Almirante a essere traghettato in Alleanza Nazionale e ora in una parte, non poco importante, del PdL. Quindi non uno che possa essere tacciato di "comunismo" nè di simpatie ultraradicali ma uno ben piantato nella tradizione della destra italiana cultrice dei valori, se lo sono tali, "occidentali". Una domanda mi è sempre venuta in mente: perchè lo fa? E' solo perchè non avendo più un partito da gestire, AN, ed essendo ora solo un mancato delfino si cerca il suo spazio oppure crede davevro a quello che dice? O è, forse come dice qualcuno, che è "solo" un gioco delle parti e una guerra per l'eterno delfinato e per la successione del re sole? Passi ne ha fatti da quando definiva il dittatore fascista "un grande statista" per arrivare in Israele al monumento ai martiri dell'Olocausto; si passi ne ha fatti e gli va riconsciuto al di là delle convinzioni mie e di chi mi legge. Lui ha detto quello che ha sinistra (?) nessuno ha avuto il coraggio civico di dire: le leggi le fa lo Stato in autonomia e non sotto dittatura: e i tuoni e i fulmini subito sono arrivati: i tuoni da parte di chi negava (negazione affermativa si definisce quando si nega una cosa sotto gli occhi di tutti, palese); i fulmini invece da Oltretevere per chp non si ne gava ma la stizza c'era, eccome se c'era. E per rendere bene l'idea ha fatto bene oggi Staino a raffigurare Bobo incantenato al termosifone mentre ascoltava Fini: incantenato perchè evitare di correre ad abbracciarlo...... ci voleva uno di destra per sentire "qualcosa di sinistra" (e non è la prima volta che lo fa)?

lunedì 18 maggio 2009

G8 Atenei: mentre i rettori parlano fra loro........................

A Torino si tiene il G8 degli Atenei: che significa? Che oltre 41 Rettori di 18 Università di tutto il mondo s'icontrano e discutono fra loro: di cosa, la summa della intellighencia burocratica e amministrativa del mondo universitario, parla? E gli studenti saranno auscultati o no? E dato che sono loro che pagano hanno, credo, un certo diritto a esserlo. Essi parlano del futuro del mondo universitario che dovrebbe far nascere le future classi dirigenti dei paesi di appartenenza nonchè i tecnici e i professionisti e non ascolta l'oggetto della riflessione: ci sarebbe da chiedere come mai. Insomma ci si aspetterebbe qualcosa, come dire, di fantasmagorico e invece.... invece le cose sono molto più terra terra dato che oggi, con la scusa del merito e della meritocrazia (principio sacrosanto ma che nasconde elitismo e selezione di classe visti, anche, i costi proibitivi anche per l'Italia - ma anche per altri paesi e lasciamo stare gli USA - , che stanno raggiungendo le tasse universitarie sempre più appannaggio per pochi a scapito delle qualità individuali salvo poi lamentarsi della fuga di cervelli; tant'è che lo stesso Obama, lo ha ammesso, che se fosse capitato in questi anni a studiare all'università non se lo sarebbe potuto permettere se non sognare ... e se lo dice lui) si fa università altolocata e non di massa; per pochi e non per chi merita tanto le baronie e le raccomandazioni rimarranno pari pari con qualche accorgimento di sorta ma rimarranno. In molti paesi si sta approfittando della crisi, questa crisi totem su cui scaricare tutto, per avviare riforme universitarie e delle scuole inferiori che stanno azzerando quanto conquistato negli anni che vanno dal 1930 al 1980 (l'anno della vittoria di Reagan e l'anno che ha visto vincere il liberismo mercataro senza regole). In Italia la cosa è ancora più grave perchè non solo si sta compiendo un processo iniziato nel 1948 di svuotamento della scuola pubblica, anche nelle eccellenze, per parificarla a quella privata (in particolare quella cattolica) e non il contrario dato che di solito dovrebbe essere il contrario: ossia quelle private dovrebbero competere con quelle pubbliche per poter attirare i figli dei benestanti e benpensanti che dovrebbero trovare "conveniente" mandarli lì a pagamento mentre quelle pubbliche sono a basso costo; quelle private devono non poter contare sull'appannaggio statale di sostegno dato a vario titolo per aggirare la Costituzione che parla di "senza oneri per lo Stato". G8 degli Atenei che si sta traducendo anche in proteste fortissime degli studenti, non solo italiani, presenti numerosi a Torino. Naturalmente non sono mancati gli incidenti (provocati o meno saranno le indagini a verificarlo) nelle strade e la durezza delle forze dell'ordine, presenti in forze, è stata all'altezza. Un copione già visto? si spera di no se con la mente si va a Genova e a quello che accadde e a quello che poi è emerso dai processi: non sta a me ricordarlo basta leggere e guardare in rete (usate un qualunque motore di ricerca e cercate G8 Genova sia nei video che nelle notizie e cercate processi per il G8 e ne leggerete delle belle: non posso dimenticare quel "1 a 0 per noi" quando si venne a sapere di quanto accaduto in Piazza Alimonda che è significativo.......) e ci si fa una chiara idea di quanto accadde. Giustificate le proteste a Torino? Dal punto di vista teorico sì perchè un'Università elitaria impedisce la partecipazione a quel diritto all'istruzione che è la base reale del consenso democratico; dal punto di vista pratico ci sono modi e modi di protestare e modi e modi di reprimerle. E non è solo una questione formale.
Due filmati sono esplicativi.
guardateveli e rifletteteci.

domenica 17 maggio 2009

Bassi salari: che facciamo?

Il nostro è il paese maglia nera in molte cose (libertà d'informazione, istruzione, ecc.) e lo è anche per i salari. L'OSCE ci mette al 23° posto sui trenta paesi che ne fanno parte. In media guadagniamo 21 e rotti euro all'anno e riusciamo a vivere. Ricordate quando, fino a qualche mese fa, si parlava di costo del lavoro troppo alto? Ricordate quando si diceva che bisognava ridurre i salari per essere competitivi? Dove sono queste persone? E se è vero che la pressione fiscale è al 46% è anche vero che essa pesa su chi al fisco non può sfuggire: i lavoratori, appunto. Sarebbe altrettanto "oppressiva" la pressione fiscale se la base imponibile si allargasse agli evasori/elusori? Temo di no perchè ci sarebbe ampio spazio non solo per ridurre le tasse ai lavoratori ma anche per ridurle in generale: ma invece proprio per l'egoismo imperante (troppo spesso favorito dai politici dell'una e dell'altra - quale altra poi - parte) di non dare nulla o il meno possibile (i parziali evasori di solito parlano di "giusto" da dichiarare ergendosi a giudici e valutatori di se stessi) tutto ciò non accade e la spina dorsale, i lavoratori, è sempre più in sofferenza, e si vede. Ora un Governo che tenga al benessere dei cittadini dovrebbe fare il suo dovere e ridurgliele perseguendo chi non le paga, invece....... ci si limita al gioco delle parti favorendo la imperante confusione. ...... E io pago, come diceva Totò!

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