sabato 28 marzo 2009

L'ora della terra: stasera spegniamo le città!!

So che in momenti di crisi come questi a qualcuno può sembrare inopportuno parlare di clima e cambiamenti climatici così come può sembrare inopportuno parlare di oscuramento globale o peggio di surriscaldamento del pianeta (ma il bello dei blog è proprio questo!! io parlo di quello che sento come un problema e nessuno è tenuto nè a leggere nè a commentare nè tantomeno a soffermarcisi) : qualcuno dirà che non il caso e che bisogna investire per risollevarci e che in fondo nulla è provato; qualcun'altro ha addirittura provato a fare i conti dei costi economici dei fenomeni climatici e dei benefici che le popolazioni diseredate del terzo e quarto mondo portebbero avere da un surriscaldmento (con un senso del cinismo quanto mai inopportuno). Addirittura da noi ci stanno spacciando per ecologico il ritorno al nucleare. In realtà la vera scelta da fare da anni è stata indicata (ed in certi casi praticata): rifondare l'economia su basi sostenibili, come afferma Obama (ma arriva solo buon ultimo), cominciando a porre le basi dell'economia sostenibile magari sull'idrogeno (di cui Rifkin ne ha parlato in un saggio che ha fatto epoca quando uscì e fu letto dai petrolieri ma non dalle persone normali, purtroppo) che è a buon mercato e disponibile già ora. Stasera dalle 20.30 alle 21.30 spegniamo le città per un'ora e dimostriamo che davvero siamo affezionati a questo pianeta talmente sfigato che ha la sfortuna di ospitarci. Aderiamo alla Ora della Terra!!

venerdì 27 marzo 2009

Approvato al Senato il "NON" testamento biologico: si apre un problema di libertà......

Al Senato è stata scritta un'altra pagina di storia "medievale" italiana: il DDL sulla (NON) fine vita come scelta libera e individuale: si è censurato Aldo Moro (non certo un comunista) che propose l'emedamento all'articolo della Costituzione che dava all'individuo-cittadino la possibilità di rifiutare un trattamento sanitario affossando, nel nostro paese, lo Stato etico di hobbesiana memoria. Ma si sa che la storia è fatta dagli uomini ed è sottoposta al loro arbitrio e si sa che ssi sono ondivaghi; già proprio Stato etico ossia l'opposto esatto di quello che dovrebbe essere uno Stato liberale e democratico che ha come fine l'esaltazione dei diritti individuali e delle loro scelte. Guarda caso il DDL rispecchia alla perfezione la posizione della gerarchia ecclesiastica, guarda caso. Accadde già con la legge, medievale lo ripeto, 40 sulla fecondazione e procreazione assistita che in un colposolo ha riportato l'Italia decenni indietro e ha favorito il nascere del turismo neonatale (ossia il trasferirsi all'estero, naturalmente chi può permetterselo economicamente, delle coppie che vogliono figli; e guarda caso sono spuntate come funghi cliniche della nascita nei paesi limitrofi ove spesso vi lavorano ricercatori italiani) e lo stop delle ricerche sulle cellule staminali (dove eravamo all'avanguardia una volta tanto) che tanto contributo potevano dare alla cure di molte malattie ereditarie e rare: un vero scippo al diritto alla vita che tanto si dice di voler difendere e tutelare. Lo Stato, se passa questa legge, si arrogherà il diritto di decidere che te cittadino terminale non hai diritto di scegliere di morire con dignità ma dovrai, anche contro la tua volontà, sopportare la violenza di essere tenuto in vita (vita?) a forza: anche contro quello che stabilisce la Costituzione! Ha, forse, ragione Fuccillo quando avverte che per la prima volta la minoranza di cui si fa espressione il Parlamento va contro il comune sentire del popolo italiano (dai sondaggi è chiaro che gli italiani non sono d'accordo nè con la gerarchia ecclesiale nè con chi sta approvando questa legge) e contro quello che è un principio basilare del liberalismo occidentale: la libera autodeterminazione dell'indivduo, dicevo ha ragione Fuccillo quando dice che forse si è scelto di non scontentare un potere economico e politico "forte" a fronte dei comuni cittadini? E i cosiddetti liberali del PdL dove sono? E il PD? Oltre che minacciare improbabili ricorsi alla Corte Costituzionale perchè non dà segnali forti alla società? La grande beffa è ormai realtà: si pronuncia Italia ma significa Stato etico che non va bene per richiamare i principi e i valori nella lotta, ormai perdente, contro tutte le mafie (e le caste) mentre si riafferma lo stesso Stato, etico, quando si tratta di presidiare l'inizio e la fine vita; mentre durante la stessa vita del singolo individuo esso rimane assolutamente e completamente solo qualunque sia il problema da affrontare ........... non interessa a nessuno anzi nemmeno esiste se non consuma o dvienta un'emarginato o è un'operaio che si spezza la schiena per 1200 euro al mese o chissà cos'altro. Una nube oscura e plumbea ormai pervade questo disgraziato paese e non si vede nessun cambiamento "climatico" all'orizzonte che la spazzi via............... Ricordate: lo Stato etico è sempre stato sintomo e prodromo di dittatura e illiberalità e antidemocraticità, ricordatelo!

mercoledì 25 marzo 2009

qualcosa da fare......... tutto qui Presidente?


Siamo in crisi, e lo sappiamo; ci sono milioni di disoccupati in più (oltre agli inoccupati e a coloro che hanno rinunciato); ci sarebbe molto da fare se avessimo un Governo "del fare" e non della chiacchiera; insomma le Autorità, in una società democratica, dovrebbero preoccuparsi del benessere dei cittadini ..... invece Il Capo del Governo la pensa diversamente: "chi perde il lavoro si trovi qualcosa da fare" anzichè aspettare che il Governo si decida a fare qualcosa, aggiungo io. Se è tutto qui il programma reale di uscita dalla crisi allora possiamo stare tranquilli: abbiamo la prova provata che qui da noi a Bush si dovrebbe dare la cittadinanza onoraria perchè stanno facendo quello che nemmeno lui ha avuto il coraggio di fare nel proprio paese e, come ho scritto nel precedente post N° 1578 che ha visto UN'ENORME SUCCESSO DI COMMENTI DA PARTE DELLA COMUNITA' SEGNO DELL'ENORME INTERESSE CHE RISCUOTONO ARGOMENTI UN POCHINO PIU' OSTICI MA CHE COMUNQUE CI RIGUARDANO MOLTO DA VICINO, grazie alla nostra passività i liberisti hanno campo libero per fare e disfare la nostra società a loro piacimento: tanto da un lato c'è il branco di pecore, noi, dall'altro ci sono i ceti che ci guadagnano e allargano, anche non pagando le tasse tanto non c'è nessuno che li costringe a fare il contrario, la forbice fra ricchi (pochi), straricchi (pochissimi) e poveri (la stragrande maggioranza). E visto che il nostro si diverte ha creato una nuova figura: il B. ferroviere......... e le stelle, come le pecore, stanno a guardare!

il regalo di obama alle banche. Ma non era un "socialista"?

Allora, ricordate le accuse a Obama di essere socialista? Un roosveltiano? Uno che voleva riportare lo statalismo e rimettere le catene al mercato ecc.: forse era un mettere le mani avanti? O impedire che davvero si arrivasse a tanto? Non posso credere che ci siano degli stupidi ingenui e quindi devo pensare che fosse solo il classico grido "al lupo al lupo" per evitare che si faccia davvero ciò che si denuncia e un pò per sviare l'attenzione dal VERO problema: quello che chi urlava alla luna è diretto responsabile e sodale del crash del sistema politico/economico e, non avendo ricette valide, incapace di produrre alternative se non quella di riscaldare la solita minestra. Ora in realtà cosa è accaduto? Mentre i comuni mortali protestano e, mentre gli viene dato in pasto qualche "agnello sacrificale" particolarmente "cattivo" in realtà si stavano trovando i soldi da regalare alle banche (le principali responsabili del casino attuale perchè sono loro ad avere diffuso, volontariamente o meno, i titoli "tossici") per tirarle fuori dai casini nei quali si erano ficcate mandando sul lastrico migliaia di famiglie. Ora a dire il vero nulla di nuovo sotto il sole dato che già nel 1929 era accaduta la stessa cosa ma allora Roosvelt aveva potuto fare quello che ha fatto (nulla di speciale in realtà) perchè c'era il "pericolo comunista" da sventolare in faccia ai ricconi americani imponendogli tasse sul patrimonio fino al 72% dei patrimoni familiari e con essi finanziando programmi sociali e creando welfare: elementi che crearono la middle class che ora Bush ha distrutto alla fine del processo della follia reganiana liberistica. Obama non ha questa fortuna e quindi si deve "arrangiare" con quello che ha: anche perchè da bravo liberal pragmatico va al sodo e non si mette contro chi davvero ha le leve politiche ed economiche del potere e non solo negli USA ma nell'intero occidente. Come mai, orwellianamente, può bacchettare le banche e poi dargli una bella montagnola di soldi dei contrbuenti? E' tale la cosa che ha anche sentito l'esigenza di spiegare ai cittadini "cosa" fa: e questo la dice lunga anche se è sempre meglio, per la pace mondiale, un "professor in chief che un "commander chief" di chi l'ha preceduto, non credete? La storia non gioca a dadi, e lo sappiamo, quando ripropone situazioni similari perchè mentre nel 1929 c'era un movimento sociale americano piuttosto vivace e si temevano insurrezioni oggi invece sembra che tutto sia passivo ivi compresi i movimenti sociali (e non solo negli USA) e che tutto sia come "addormentato o addormentato", come mai? Una spiegazione c'è (natiralmente a mio parere): nel 1967 (pubblicato da McGraw Hil Book a New York, pagina 26 e con il titolo di "The Public and the policy, in contemporary political sciences: toward empirical theory") uno studioso americano, e non era l'unico tant'è che fra essi c'era anche S. Hungtinton uno dei padri dei neocon americani (per capirsi quelli che hanno teorizzato il secolo americano e amenità del genere fino alla guerra infinita bushiana che ha fatto danni enormi), Ithiel Pool scriveva: "....... l'ordine (quello americano? dico io) dipende dal costringere in qualche modo modo strati sociali da poco messi in movimento a tornare a un certo grado di passività e di rassegnazione da cui sono stati di recente destati dal processo di modernizzazione (sempre americano che "portano" investimenti e chiedono l'abbattimento delle barriere nazionali, dico sempre io). Almeno temporaneamente, il mantenimento dell'ordine (....) richiede un'abbassamento delle aspirazioni e dei livelli di attività politica di recente raggiunti (per capirsi oggi sentiamo in giro fare vera opposizione nel nostro paese?)", questo 42 anni e se facciamo due più due notiamo che oggi è esattamente questo che avviene sia negli USA che da noi. Quindi dare del socialista a Obama è solo lana caprina perchè lo Stesso è poco più che un liberista "illuminato" che sa che se non vuole mettersi contro i "veri" poteri deve concedere ad essi quello cui avrebbero diritto i reali danneggiati: i cittadini. E da noi? A voi la risposta

lunedì 23 marzo 2009

pubblicati gli stipendi dei parlamentari .... sobrietà? frustrazione? Indifferenza? Fate voi.

Sono stati pubblicati, come ogni anno, gli stipendi "onorevoli" dei parlamentari; e come ogni anno non si sprecano: battutacce, insulti, demagogia, retorica ecc. si sprecano soprattutto da quando i cittadini non possono esprimere la preferenza alle elezioni la nostra società da buona società liberale presuppone che i migliori lo siano tali perchè stanno in alto perchè meravigliarsi se questi "migliori" sia dei paperoni? E poi l'odio di classe e l'invidia sono bandite oggi: siamo tutti buoni e felici e rispettiamo chi ce la fa (anche se impedisce agli altri il posto al sole), quindi di cosa ci lamentiamo? Anzi dovremmo essere contenti che chi ha proposto di autoridursi il proprio "onorevole" stipendio sia stato ignorato: dove mai si è vista una cosa del genere? E poi i cornetti sono ancora troppo a buon mercato per scatenare una rivoluzione popolare.......... Quando sento cantare l'inno nazionale e sento che molti di questi "stipendiati" (e pensionati) vorrebbero obbligatoria il conoscere a memoria l'inno mi chiedo: solo chi non ha problemi economici e serenità può pensare a queste cose, noi i comuni mortali abbiamo altro da fare per poter attenervisi.

domenica 22 marzo 2009

Al Congresso "sull'acqua" dei 155 paesi ci si è fermati in mezzo al guado

Ne avevo già parlato in un precedente post - il n° 1570 - del forum e del controforum e, come dissi allora, il vero problema non era la definizione ma il reale contesto su cui si faceva la discussione: la sete avanzante sul pianeta; le possibili guerre per essa; il problema che non si pone solo per i paesi meno avanzati ma anche in occidente ed infatti da noi essa viene sempre più considerata un bene anzichè un diritto. Invece al livello internazionale si è deciso di fermarsi a mezza via: non è un bene (come volevano le multinazionali) ma nemmeno un diritto; è, invece, una "necessità" cosa questa che NON SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE NULLA visto che non si riesce a capire cosa singifichi. Senza acqua non c'è vita; con poca di essa si muore di sete e non ci si può lavare; con molta si fanno molte cose però ciò avviene a patto che l'acqua non sia rubata ad altri. I governi, da bravi Pilato, non hanno voluto prendere una posizione netta ed hanno fatto il danno peggiore perchè non hanno chiuso la porta alle multinazionali e nemmeno hanno difeso il diritto di accesso ad essa; le voci dissenzienti ci sono state ma sono rimaste sullo sfondo e hanno avuto poco peso: insomma non è servito quasi a niente e i problemi, come i diritti negati, permangono; se si voleva la prova provata che il capitalismo di rapina perde il pelo ma non il vizio (anche in tempi di crisi grave come questi nostri) e la sua natura rimane la stessa: se i popli della terra vorranno cambiare strada ed avere un futuro se ne dovranno disfare insieme ai suoi sacerdoti sennò pochi anni e saremo punto e a capo!!

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