sabato 2 agosto 2008

2 Agosto 1980, Bologna Stazione ferroviaria

poco da dire se non che si attende ancora la verità............. klikkate sul link

Caso Englaro: il Parlamento solleva conflitto di attribuzione, era il caso?

E' in dirittura di arrivo la decisione del Parlamento di sollevare conflitto di attribuzione davanti la Corte Costituzionalee si va ad aggiungere alla PG di Milano avverso la decisione della Corte di Cassazione che nei fatti autorizza a porre fine allo stato vegetativo in cui versa la ragazza da più di un decennio. Ed è da allora che è partita la controffensiva affinchè non crei il precedente nel nostro paese in un caso del genere. Sono stati mobilitati tutti: "liberi" pensatori (è di oggi un bel duello sul Corriere della Sera fra Sartori e Galli della Loggia, due liberali diversi fra loro; il primo realmente tale il secondo che bada alla propria visione liberale in maniera molto lata e mutevole); pensatori schierati; politici che per opportunismo si schierano con l'alea del vento giusto che tira oggi (leggasi rvanche religiosa integralista occidentale che ci porta ad essere peggio che in Iran); un'opposizione che a parole è tale mentre nei fatti è frenata al proprio interno dalla V° colonna teodem; e si potrebbe continuare. Ma però se ci si riflette bene il vero obiettivo è un'altro: allungare i tempi dilatandoli (conoscendo la tempistica della giustizia italiana altro che calende greche................) al'infinito per far passar una legge, l'ennesima, oscurantista che vieti tutto: anche la libertà di disporre del proprio corpo per eventi futuri come in questo caso; non si è più nemmeno padroni di decidere cosa farne di se stessi: è questo non liberalismo ma il suo esatto contrario delineando uno stato totalitario e dittatoriale che entra in quei meandri delal libertà personale da cui dovrebbe starne ben lontano sulla base di un principio religioso e non scientifico: il tuo corpo non è tuo ma di chi ti ha dato la vita, amenità pure. Io rimango dell'idea del grande italiano chiamato Montanelli: se esiste il diritto alla vita esiste anche il diritto alla morte!! Mi appello ai pochi spiriti liberi rimasti nell'Italia iranizzata a far sentire la propria voce a difesa della libera scelta individuale e del testamento biologico: ultima frontiera di civiltà in un paese, lo è sempre stato poco, che ha perso anche l'ultimo barlume di civiltà.....................

venerdì 1 agosto 2008

nuove generazioni: meriterebbero molto di più!

C'è sul focus del corsera una interessantissima indagine sugli adolescenti che vi invito a leggere con attenzione perchè da un quadro dei giovani italiani diverso da quello che il luogo comune ci dice di solito: questi ragazzi sono cambiati, sono diversi quasi alieni rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare vista la situazione della società risentono dei miti televisivi, ma molto meno; si vedono come veline, tronisti, calciatori ma in misura minore; guardano meno tv e questo è un bene per loro. Qualche dato: il 26% vuole essere se stesso. Si pongono come obiettivo "amore e lavoro" e credono nel talento che li aiuta; hanno i loro miti (Che Guevara, Gandhi ecc.) e, soprattutto, le femmine credono nel lavoro come autorealizzazione: potrei citarne altri ma non vi rovino la sorpresa leggete e fate le vostre considerazioni, qui vi offro le mie.Partendo dal presupposto che indagini del genere, come anche i sondaggi, fotografano un'immagine "passata" e stampata nel tempo credo che l'atavico individualismo italico (confusionario ma geniale in certi casi) non sia morto, anzi, e stia rispuntando fuori riveduto e corretto. Mi chiedo ma ragazzi così meritano davvero la società che gli stiamo costruendo addosso? Meritano una scuola pubblica fatiscente che non ha più nulla di quello che comunemente si definirebbe "scuola"? E una università ridotta all'osso dai tagli che non può avere i mezzi per prepararli al mondo del lavoro, la meritano? Una società precarizzata? Una impossibilità di autorealizzarsi, se non fuori dal paese, la meritano? Insomma è colpa loro se tanta voglia di emergere è spesso compressa in un conformismo volto a impedire che potessero nascere competitors dei figli delle caste? Che senso ha mettere al mondo dei ragazzi che hanno davanti a se due prospettive: o una vita da precario o un'emigrazione dell'anima e del corpo verso l'alienazione del conformismo? Oppure verso, per chi ne ha il coraggio, verso l'emigrazione verso altri paesi meno conformisti e che apprezzano quanto da essi offerto a nostra perenne vergogna? Sarà l'ora tarda ma questi dubbi nel leggere lo studio mi hanno assalito e mi portano a dire che forse è meglio per loro partire tagliando i ponti con l'italia con un bell'esodo di massa di quelli biblici che non ci porterà lusrto ma almeno salverà tante vite dall'alienazione perpetua, non credete?

Italia/UE, una volta tanto pari fra loro: inflazione al 4%

Azz meglio di così non si poteva prospettare la situazione: dall'area euro e nel nostro paese l'inflazione galoppa oltre i limiti tollerabili e l'unica preoccupazione è quella di fermare i salari: non i prezzi ma i salari, se questa non è equità ditelo voi. Una musica già scritta e più volte suonata negli ultimi 20 anni. Vero che c'è il mercato; verissimo che da qualche parte si dovrà pure operare per fermarla, ma perchè si inizia sempre di salari? E mai dai profitti, dalle rendite finanziarie (spesso parassitarie)? E come mai la ricetta non cambia visto che non ha funzionato finora? Il libedrismo è romai dimostrato che ha fallito: si cambi strada e si attuino altre politiche maggiormente interventistiche nel campo economico: solo difendendo il potere d'acquisto e calmierando i prezzi, anche con provvedimenti eccezionali si può, forse e se non è già troppo tardi, ottenere il doppio risultato di difendere l'uno e fermare la corsa degli altri. Si dirà ma le materie prime costano: vero! Si dirà ancora che i prezzi risentono anche della speculazione: altrettanto vero. E, infine si dirà: ci sono i mercati, vero anche questo. Ma proprio essi, perchè non regolamentati efficacemente, sono il problema: si smetta di considerarli il "feticcio" e si guardi a loro solo per quello che sono realmente, un luogo di scambio di merci, beni e servizi. Si pensi al primo dovere che hanno le classi dirigente: assicurare il benessere dei popoli amminsitrati e da cui sono eletti; si badi meno all'interesse delle corporazioni. Ingenuo pensarlo, dirlo e attuarlo? no perchè alcuni paesi l'hanno messo in pratica e senza problemi rilevanti: alcuni di essi dopo che si sono scottati con l'onta del fallimento ed ella bancarotta attratti dalle sirene del liberismo; altri per propria mentalità etica e per la grande attenzione dei cittadini riescono a superare crisi anche molto gravi. Perchè da noi no? Siamo preda delle corporazioni e siamo preda dei privilegi della classe dirigente: in questa tenaglia i cittadini sono stretti senza via di uscita e ne rimangono prigionieri. Ecco allora i tecnici baloccarsi nell'inventare definizioni astruse come "l'inflazione percepita" oppure "programmata" oppure ancora "importata": mqa tutte in realtà nascondono un mostro: l'inflazione, punto e basta, e se non s'interviene efficacemente non ci sarà più il problema della "terza settimana" ma bensì della prima se non addirittura una situazione weimariana dove i salari non valevano la carta su cui erano stampate le banconote. I riccastri e i privilegiati temono più di tutto questa situazione per un semplice motivo: potrebbe sorgere, o rinascere, idee pericolose, per loro soprattutto, che potrebbero far crollare il castello di carte (...) che si sono costruiti intorno a nostro danno e a loro interesse. Una cosa è certa: sempre di più questa crisi assomiglia al 1929, e sempre di più ne assume i contorni drammatici per le persone comuni che vivono di lavoro; l'unico problema e che non c'è un JKeynes a salvare capre e cavoli. E questo è un problema per tutti!!

giovedì 31 luglio 2008

Addio al Doha round: e la globalizzazione? idem. MA nasce la "glocalizazzione"

Con cenciate (non mi viene altro) tirate l'un l'altro fra i vari paesi partecipanti si sancisce il fallimento del modello globale del commercio (in pratica il perdominio istituzionalizzato - attraverso WTO, FMI, Banca Mondiale ecc. - dei paesi ricchi su quelli poveri) ma non muore, purtroppo, la globalizzazione così come l'abbiamo conosciuta finora: economisti e analisti hano già fatto i conti e risulta che l'impatto sarà minimo sugli equilibri mondiali. Alivello politico è unì'altra cosa, però, dato che i rappresentanti dei paesi non ricchi (Cina e India in testa) stavolta non sono andati nè con il cappello in mano nè tantomeno con l'anello al naso ma hanno fatto sentire le proprie ragioni sugli argomenti in agenda e nonarretrando di molto dai loro punti fermi: tant'è che per primi gli USA hanno dovuto prendere atto che "qualcosa è cambiato". Chissà se pensano di portare in qualche altro paese "un pò di democrazia" ma al momento, e in attesa degli eventi, prendono atto che ora si fanno i conti con realtà economiche e politiche, piaccia o meno, potenzialmente pari all'occidente (anzi, come nel caso della Cina che ha comprato "quintalate" di titoli del debito pubblico americano, creditori del'Occidente stesso) e che quindi hanno diritto a essere trattati non come "raccogli briciole" ma partner di pari grado e pari diritto. A detta degli stessi osservatori passerà molto tempo prima che ci si ricominci a parlare: e nel frattempo che accade? A parte la possibilità di cominciare "guerre" (si spera) commerciali e rialzi dei dazi molto dipenderà dalla volontà di raggiungere accordi bilaterali fra i singoli paesi. Si va quindi verso una regionalizzazione dell'economia: ossia quella che molti chiamano la "glocalizzazione" e che, erroneamente, era contrapposta alla globalizzazione. Si verrà, quindi, a creare ad esempio una regione di scambi commerciali asiatica, una europea, il Nafta americano, ecc. che non danneggerà gli interessi delle multinazionali ma sicuramente non farà nemmeno bene alle fasce sociali deboli del pianeta perchè il problema è sempre alla fonte: il mercato, che sia nazionale, sovrannazionale, ecc. è lì il male assoluto che distrugge il tessuto socio-economico dei paesi e, se ce ne fosse la volontà politica, da lì si dovrebbe cominciare regolamentandolo e reindirizzandolo non al beneficio dei pochi ma alla redditività dei molti che hanno diritto alla loro esistenza. Una opportunità il fallimento del Doha round? Sì se ci fosse la volontà di tentare strade alternative ma no se, come penso che accadrà, si restringerà "solo" l'area di scambio da planetaria a regionale

No soldi dal Tesoro no rimborsi ai partiti


Eh si pare proprio di si. La crisi è arrivata anche per loro: la casta. I 50 mln di euro che "toccavano" ai partiti come rimborso per le "fatiche" elettorali non ci sono proprio e quindi niente dinero per loro! Vedremo tesorieri sbarcare il lunario con il doppio lavoro? Oppure lanciare sottoscrizioni per mantenere a galla la barca? Agli angoli delle strade con l'organetto e con la scimmietta a raccattare soldi? I parlamentari rinunceranno a copiose quote del loro stipendio per rimpinguare la casse del partito di appartenenza rinunciando ai benefit e viaggiando in economica in aereo e sui regionali in treno....... ci credete? Io, no!! Al momento non si sa, una cosa è certa: per ora dovranno arrangiarsi con la finanza creativa. Vedremo maggiori sponsorizzazioni ufficiali e ufficiose, minori feste, forse addirittura venderanno pezzi di storia del partito di appartenenza oppure daranno in gestione a "privati" (si sa che il privato funziona in maniera efficacissima ed efficientissima e ottimizzante per tutti, lo sappiamo anche noi quando bisogna cercare qualcuno per un lavoro in casa e fanno a cazzotti per venire, no?) che so l'inno o chissà cosa..... Il punto reale è che non credo che accadrà nulla di tutto questo dato che alla fine la soluzione si troverà: si taglierà qualche fondo di qualche ministero o di qualche programma sociale, oppure ancora si riassorbiranno crediti esigibili ma state pur certi che alla fine i soldi, per loro che credevate, arriveranno e magari con gli interessi e rivalutati al tasso di inflazione (non programmata nè percepita, ma reale e più reale del reale per giunta il lupo non mangia il lupo): ragion di partito innazitutto! Non sono bastati: tangentopoli, la II° Repubblica, un referendum che abrogava il finanziamento pubblico ai partiti per fare arrivare il messaggio in alto che la pacchia fosse finita, anzi stanno addirittura ripristinando le guarentigie parlamentari e gli antichi privilegi e per sovrappiù estendendole ad altre cariche dello Stato. E non solo ma la politica sta estendendo i propri "domini" anche fuori degli ambiti tradizionali: si sta comprando mezza capitale al punto che Alemanno, neo sindaco della Capitale, sta cercando di provi rimedio a meno di noon finire anche il suo Comune come proprietà altrui: il che sarebbe davvero il colmo. Anzichè risolvere i problemi del paese ancora una volta la casta si autotutelerà in primis per continuare i fasti e poi perchè la mucca da mungere, nonostante fosse un bel pò rinsecchita da crisi e appropriazioni varie, ha ancora molto latte a propria disposizione e non conta se esso fosse riservato a questo o quel gruppo di cittadini per migliorarne la condizione sociale ed economica: ci si penserà dopo, Re Sole non può attendere e insieme a lui l'intera corte è pronta e famelica ad aspettare..........

martedì 29 luglio 2008

Una politica di "sinistra".............. ma ora la maschera è caduta

Nel post 1385 parlavo di "politica di sinistra" declamata dall'attuale governo e coiugata in vari modi, dalla robin hood tax agli straordinari detassati ecc. ma ora mi sorge una domanda: se questi fanno una siffatta politica, il PD che fa? Si spinge ancora più a sinistra o cosa? Invece, no. Essendo l'uno la fotocopia dell'altra invece, pur se creano cortine fumogene per gli allocchi, fanno a gara, in realtà, a rincorrersi sul terreno destrorso dell'allargare l'ampia, ormai, forbice esistente fra la popolazione che soffre la crisi economica e i ceti "importanti" che sono il faro di costoro. Ecco, infatti, finalmente gettata la maschera si rivela per quello che si è: difensori del liberismo in salsa italiana che scarica su chi non ha i costi di chi di ha tutto o quasi: si definisce prigvatizzare i profitti, fatti a qualunque costo, e socializzare le perdite: une'esempio è Alitalia. I provvedimenti presi nella cosiddetta finanziaria fanno capire a chi e cosa rispondono realmente Lor signori: al familismo capitalistico italiano, che si è imbevuto di anarchia capitalistica e ora si apporia anche di quello che non gli compete gestendo direttamente la cosa pubblica (infatti quanti operai ci sono in Parlamento rispetto ai liberi professionisti, agli imprenditori, ecc.), un'altra nostra anomalia. Mentre la bolla sugli statali si sgonfia (non poteva durare molto come specchio delle allodole e poi sono voti che si perdono, circa 6 mln di voti) esce fuori il vero volto di emuli del modello americano, reinterpertato, dovwe conti se sei utile e sei messo da aprte quando non servi più e diventi un costo: se questo non è incitamento al malthusianesimo non so cosa lo sia altro. Eliminato il reintegro per i precari che hanno lavorato per 36 mesi; tagliate, se non eliminate, le pensioni sociali (chi dice per colpire gli extracomunitari, chi dice per eliminare un costo, a mio parere in realtà a questi non interessa nulla della fine di fame che colpirà un'ampio strato della popolazione ora come nel corso degli anni a venire, gli interessa solo avere fondi per fare quello che gli interessa tanto a pagare saremo sempre noi, mica loro di tasca propria) e se associati agli altri tagli possiamo affermare che in pochi decreti si è cambiato sì il volto dell'Italia ma in peggio: nemmeno nel peggior incubo, descritto da un'autore come lovecraft, si poteva pensare a passi simili compiuti con tanta improntitudine. Ora voglio proprio vedere quali artifici lessicali, televisivi (magari qualche velina cambierà rete, o diventerà sottosegretaria, oppure si ricomincerà con i fannulloni, boh), giornalistici saranno usati per parare il colpo dato a coloro che in gran parte hanno proprio votato per loro rincoglioniti dalle promesse e dalla tv. Si dice già che ci saranno riforme delle riforme per "attenuarne" l'impatto ma la via è proprio questa, l'America è fra noi: senza averne nememno i pochissimi benefici che lì ci sono ancora. Ripenso a quando si diceva che bisognava consentirgli di "lavorare" e impedire che potesse essere messo sotto accusa dai magistrati per fatti compiuti prima, e non durante, il mandato, come ricordo che proprio cosiddetti sinistrorsi l'hanno tirato fuori dall'angolo in cui l'avevano cacciato i suoi amiconi, e ricordo infine il fatto che nonostante si fosse fatto leggi pro domo sua chi gli è succeduto si è ben guardato di ripristinare l'offesa alla certezza della pena e del diritto: non era meglio che chi poteva bloccare la legge, per evidente vizio di incostituzionalità, lo facesse? Si sarebbe fermato forse nella dissennata corsa a fare a sua imamgine e somiglianza un'intero paese, ma soprattutto avendo delle "preoccupazioni per i propri soldi" non avrebbe distrutto quel fantasma di welfare che Prodi e co., e sodali precedenti a essi, ci avevano lasciato come boccata d'ossigeno per non avere il coraggio di fare altro e più nell'interesse degli italiani che davvero lavorano e non sfruttano quello altrui. Ora se potevamo avere almeno una minima speranza che i nostri figli e nipoti potessero avere un paese che galleggiasse sul mare di spazzatura che ha creato chi ci ha governato dal 1948 a oggi, oggi possiamo essere sicuri che essi non solo ci malediranno ma, potendo, rimpiangeranno realmente di essere parte di un paese incivile che non ha riguardi per i poveri, i deboli, i giovani, gli anziani e tutti coloro che non servono a nulla e sono solo un noioso costo per la società. Il paese era distrutto dopo la seconda guerra mondiale: ma le macerie invece di essere rimosse le si sono fatte accumulare sempre di più fino a che sono crollate su se stesse uccidendo chi vi rovistava intorno. Ha ragione chi dice che il paese rischia di spezzarsi e non riprendersi più: infatti da una rapa, rinsecchita per giunta, non si può cavare nulla: tantomeno il sangue di chi ha contribuito a farla crescere e prosperare
MI CHIEDO SE CI SIA QUALCUNO IN QUESTO PAESE CHE SI SENTE ANCORA ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO
VERGOGNA!!

lunedì 28 luglio 2008

Guerra al terrorismo: ma non stavamo vincendo?

E' vero che in questo mondo folle, dove non è vero che è tutto bianco e nero e le sfumature sono tante quanti gli esseri umani, il mai dire mai è d'uopo perchè non è mai come sembra ma dagli ultimi proclami sembrava che il terrorismo si stesse ritirando e attenuando al punto da far dire a molti, non a tutti, che stavamo vincendo la guerra e che un futuro radioso si stesse prospettando dove si era al di là degli odi ecc. ecc.: invece no i cattivoni terroristi hanno sferrato altri attacchi, con donne stavolta, e fatto altri morti un pò dovunque ecco appunto la domanda: ma non stavamo vincendo? O è solo propaganda per uso occidentale interno e soprattutto per gli allocchio che hanno sugli non prosciutto ma bei bistecconi di carne? Davvero qualcuno pensa che si potesse vincere una guerra del genere? E siamo sicuri che siano proprio gli islamici i mandanti? Da sempre più parti, non tutti sono disfattisti e comunisti, si erge la voce che forse quello che dicono non è la verità "vera" e che forse qualcuno sta rimestando nel letame avvicinandolo ogni tanto all'enorme ventilatore dei media per spargerne un pò in giro addosso alla gente. Come , anche, da sempre più parti si mette in dubbio la verità "ufficiale" sul 9/11/2001 acclarata dai media perchè troppe cose non collimano. Se però vogliamo semplicemente tenere un'atteggiamento pochino "moderato" un dubbio non può non assalire la persone che lo fa: ma la realtà come ci viene presentata è davvero quella che effettiva? Non vi preoccupate, non è la solita dissertazione in stile matrix, il film, che poneva il dubbio su cosa fosse reale e cosa fosse virtuale ma molto più realisticamente possiamo almeno affermare, senza temere nè di passare per complottisti nè per antiamericani (due cose di cui non me ne frega niente nè di esserlo nè tantomeno di esserlo accusato), che quanto ci hanno finora propinato è solo una verità "laterale" a quella vera (un'altra realtà) o è altro ma non la verità (che è un concetto astruso che risente troppo dei vinti e dei vincitori ed è troppo legata agli umani voleri e desideri? C'è gente ad esempio che abbandona un'ideologia ma non è capace di navigare da sola ed ha bisogno di altre chiese per dire la propria perchè non sa stare senza padrone, e allora cosa fa? Si getta anima e corpo sulla nuova chiesa e ne diventa sacerdote e nume tutelare abiurando il precedente con la stessa facilità con cui si beve un bicchier d'acqua. Così anche accade nell'agone internazionale della politica. Lo era al tempo dei romani lo è anche oggi: chi è più forte determina il percorso degli eventi; chi non lo è o subisce o lotta per sopravvivere. Anche questa guerra, inventata, al terrorismo che nasconde molto altro avrà una sua naturale fine ma temo che non sarà nè quella auspicata dai "willers" nè quella sperata dalla maggioranza delle persone comuni ma "altro" e che è molto più simile ad una situazione orwelliana che al normale ragionamento che un'essere umano normale fa...............................

Norvegia - Italia 5 a 0

Non parlerò di una partita di calcio ma di differenze, e profonde per giunta, fra due paesi che non sono in teoria così lontani fra loro visto che aappena dopo la II° guerra mondiale per motivi diversi uscivano poverissimi da essa e dovevano ricostruirsi. Loro ci sono riusciti benissimo noi siamo al fondo del fondo del barile. C'er un'interessante articolo sul magazine de la Repubblica, a firma di curzio maltese, su quel paese che ne evidenziava la forza e le qualità di quel paese che se si confrontano con il nosrto ci fanno sembrare il primo paese del terzo mondo e non l'ultimo del primo. Reddito pro capite doppio del nostro (32 mila euro il loro 16 e rotti il nostro); boom delle nascite con famiglie che hanno almeno tre bambini e noi che fatichiamo a farne uno anche perchè poi non solo lo si deve mantenere, ed è il minimo, ma soprattutto assicurargli un futuro che non c'è nemmeno per gli adulti italiani. Lì hanno il petrolio è vero ma qui lo avremmo anche noi un petrolio, il turismo e i beni culturali, ma lo buttiamo nella spazzatura per incapacità e strafottenza. Lì i diritti delle donne sono tali che non solo le aziende che non rispettino le quote rosa chiudono ma essendosi accorti che i maschietti sono ora indietro alle femminucce si cerca di riequilibrare la situazione sbilanciata, da noi bè che dire si fa prima a dire che siamo al medioevo impernate. Lì ci si sposa al di là dei genri di appartenenza e tutte le famiglie hanno tutti i diritti, qui solo la cosiddetta famiglia tradizionale ha qualche diritto le altre zero. Lì la produttività è incentivata e si ragiunge con innovazione, ricerca e formazione qui ..... con gli straordinari detassati, fate voi. Lì sono ai primi posti per qualità della scuola, delal sanità, della formazione di base, della univeristà ecc. qui è sotto gli occhi di tutti il degrado soprattutto dovuto ai tagli fatti negli ultimi 20 anni ........ lì si abbattono per legge i mostri di cemento, compresi quelli dei ricchi norvegesi, qui basta fare un giro in Sardegna e dare un'occhiata alle ville del Capo e si capisce tutto. Lì fanno a cazzotti per andarci, qui vengono presi a calci nel sedere e sfruttati e condannati per clandestinità. Lì le famiglie, tutte, fanno figli perchè lo Stato interviene e consente alle donne di stare tre anni a casa per badare i figli, qui? Lì c'è corruzione eccome ma accade che un'assessore di un Comune sia costretto a dimettersi per avere usato fuori dall'orario di lavoro operai del comune per farsi aggiustare il tetto. QUI, C'E' QUALCUNO CHE SI MAI DIMESSO? Quando leggevo l'articolo ne parlavo con persone, sia in treno che al lavoro, che avevano alla ferale notizia di un paese del genere avevano varie reazioni: chi sosteneva che era un paese "comunista" (senza realmente crederci); chi ti faceva la faccia rasegnata; chi faceva finta di non capire per non prendere atto del proprio fallimento nello scegliere il cavallo politico. Di italiani in Norvegia ne conosco diversi: tutti hanno grande nostalgia del paese; tutti guai a parlarne male; NESSUNO (che io conosca) CHE VUOLE TORNARE: ci sarà un motivo? E sono io il catastrofista?

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore