sabato 3 maggio 2008

Il dodicenne suicida di Avellino

Cosa può spingere un adolescente di dodici anni, dopo una discussione con i genitori, a saltare dalla finestra e a porre così fine alla sua vita? Sono genitore anch'io e premetto che non ho alcuna intenzione di fare speculazioni di sorta sull'accaduto anche perchè, da genitore, come si devono sentire lo posso immaginare. Ma il fatto non può che lasciare esterefatti: una discussione per quanto accesa non deve portare ad un gesto così estremo, in nessun caso. Immagino che come al solito ci saranno molti commentatori che parlerano di fragilità dei giovani, di famiglie che non sono più punto di riferimento, di società senza valori, e quant'altro: in realtà, a mio parere, è solo una parte del problema dato che sì ci sono questi aspetti ma valutarli solo da questo punto di vista lo trovo estremamente riduttivo se non poco rispettoso per i drammi che vengono vissuti dei quali accadimenti come questi sono la punta dell'iceberg. La crescente violenza giovanile, il disagio, la mancanza di sfogo delle frustrazione, la mancanza di filtro che dovrebbe essere svolto dalle tradizionali istituzioni sociali e infine la mancanza di ideali forti anch'essi sono un'aspetto rilevante, ma la totalità del problema è altro. E' lo stesso essere sociale che è in crisi; lo stare insieme è venuto meno; siamo egoisti e questo sentimento ci rende ciechi e incapaci di rapportarci non sol al cosiddetto "Altro da se" ma verso il nostro stesso simile: e non è un fenomeno radicato, come molti ipocritamente pensano, nella fasce basse della società, anzi al contrario molti appartenenti a gang si scoprono venire dalla medio alta società, il che significa che il luogo comune che i soldi aiutano non è affatto vero al contrario mettono solo a disposizione, in caso di guai, fior di avvocati per tirarsi fuori dai guai ma non risolvono i problemi sottostanti, e danno il senso di onnipotenza e impunità. Come sempre siamo alle ipotesi mentre la realtà ci investe con tutta la sua forza e drammaticità: di sicuro ci si dovrà interrogare e di sicuro la ormai mitiche politiche sulla famiglia, promesse e mani fatte, dovranno almeno essere prese in considerazione; ma soprattutto questa folle società dovrà, se non vuole finire ad un suicidio collettivo, deve riuscire a trovare il bandolo della matassa se vuole darsi una speranza di futuro.

1° Maggio, un'altro anniversario: fine dell'invasione irakena, inizio della guerra vera


Ieri c'era anche un'altro anniversario d a"ricordare": la mission accomplished dell'invasione irakena. Chi si ricorda la retorica del comizio a bordo della nave? Bene, ad anni di distanza la "vera" guerra non è mai finita anzi di morti ce ne sono ormai a iosa (ieri 50 fra gli occidentali) e tutto è ancora in alto mare. Uno dei più grandi fallimenti della storia americana, anzi a dirla tutta il fallimento è tale che nemmeno un cieco potrebbe affermare il contrario. Non ci sono scusanti nè idee dietro il quale nascondersi ormai: è solo pura voglia di dominio e delirio di onnpotenza. Il non voler ammettere la sconfitta, da parte dell'amministrazione americana, sia sul campo che politica è segno di debolezza estrema e di chiusura a quella che è una dura realtà. Al di là delle balle dette in passato quella dell'Iraq è un'aggressione bella e buona non ha altre spiegazioni se non quelle egemoniche e economiche solite e quindi non paga nè politicamente nè economicamente e i risultati si vedono. Oggi siamo odiati e il muro, l'ennesimo, costruito fra occidentali e mondo islamico impedisce alle persone ragionevoli da un la to e dall'altro di poter riuscire a comunicare, o era questo uqello che si voleva?

giovedì 1 maggio 2008

1° Maggio: ha ancora un senso?

Ha ancora senso "festeggiare" il PRIMO MAGGIO? Molti in questo giorno lavorano. Le OO.SS. si sono appiattite sul riformismo liberiista per non perdere la loro centralità e tempo qualche anno saranno solo sindacati di pensionati, in quanto i lavoratori, quelli veri, già ora: votano Lega; non hanno più un partito di riferimento; non hanno nemmeno più un'area di riferimento; muoiono come mosche; quanto ci metteranno a caire che danno le loro quote a associazioni che anch'esse sono diventati autoreferenziali?Ecco perchè mi domando che senso ha festeggiarlo. Ecco perchè si potrebbe dargli ancora un senso se si ripensasse a cosa questa festa significava e a cosa è diventata. Ecco perchè credo che gli stessi lavoratori abbiano maggior soddisfazione se chi gli si presenta come loro "difensore" ne debba rispettare almeno la dignità e evitare la retorica festaiola e cominciare davvero a riscoprirne il profondo significato che ha un giorno del genere e cosa ha significato per i nostri padri e i nostri nonni che hanno fatto crescere questo paese e come invece i falsi "sacerdoti" e i farisei l'hanno distrutta rendendola quella che oggi è:


mercoledì 30 aprile 2008

I fucili sono ancora caldi...............

Si potrebbe pensare se non si conoscesse il personaggio che la sua sparata potesse essere un'apologia squadristica in salsa verde, in realtà credo, anzi spero, che non sia così perchè a differenza di molti io non ho mai creduto che siano solo sparate per far parlare di se: la Lega non ne ha bisogno. Soprattutto con le ultime elezioni e il boom di voti che ha avuto in uscita dalla sinistra, non penso che ci fosse bisogno di uscite del genere: al contrario mi sarei aspettato una maggiore serietà da un movimento, l'ultimo nel panorama politico italiano, che è radicato sul territorio e che in forza del voto popolare si accinge ad avere un peso enorme sul prossimo governo rappresentando la parte nobile della cittadinanza italiana citata varie volte dalla Costituzione e di cui tutti si sono dimenticati negli ultimi trent'anni e in particolare dalla sinistra stessa: i lavoratori. Non credo che ci siano fucili "caldi" (e nemmeno freddi) ma che qualche testina desolata dalla mancanza di materia grigia prenda prima o poi sul serio queste cose e ci scappi "l'incidente" lo metterei in conto fossi nei dirigenti di quel partito; capisco che creato il "mito", inesistente, del padanesimo si diventi come quelle mogli morbosamente gelose anche della loro ombra: ma se ci sono problemi la psicanalisi che aiuta in casi del genere c'è apposta...............

martedì 29 aprile 2008

Dopo elezioni: e si continua con la stessa solfa........

Nonostante la batosta presa, perchè di questo si tratta, immoti i nostri leader del riformismo militante rimangono al loro posto al motto: INDIETRO NON SI TORNA!! Solo cpaissero che non solo sono già indietro, e non solo dal punto di vista dei voti, ma addirittura rischiano di essere più realisti del re dato che anche se ci provassero perderebbero anche i voti ex DC e altri consimili e sparirebbero dalla circolazione (forse non sarebbe un male) e non si accorgono che le idee di cui sono portatori (liberismo, mercato, ecc.) sono anche più vecchie, questo è la cosa più triste. Sempre più a destra ormai la sinsitra è lontana per loro: si sono fatti una posizione perchè perdere tutto per una scommessa e, come avevo detto nel precedente post, a mollare e far posto ad altri nemmeno a parlarne anzi continueranno imperterriti sulla loro via "americana" sicuri che saranno gli italiani a "capirli". Per chi volesse capirci di più siamo nella stessa situazione di inzio 900 quando Destra e Sinistra "storica" si contendevano il potere fra loro ma non erano partiti a seguito popolare ma solo insieme di notabili che badavo soprattutto al proprio interesse: ciò vale soprattutto per i cosiddetti riformisti (mi viene l'allergia a questo termine perchè per i liberisti riforme significa liberismo, e in Argentina ne abbiamo un'esempio per non parlare degli altri apesi che hanno conosciuto il "riformismo") e loro confratelli cha danno appunto quest'impressione, quella del restare aggrappati alla briciole che l'altra parte gli lancerà senza nemmeno più avere quella parvenza di idealità che prima in qualche modo avevano. La loro fortuna e dovuta a due fattori entrambi politici: la destra ha bisogno di un controaltare, almeno di facciata, sennò sarebbe davvro regime; a sinsitra non c'è nessuno almeno credibile da poter costruire un credibile partito socialdemocratico che gli mettesse un pò di fuoco al sedere perchè anche lì sono abbarbicati alla poltrona. Tempi duri ci aspettano e mai come stavolta ci sarebbe dovuto essere qualcuno voce fuori dal coro, se non ci americanizzano ora non lo faranno più..............

lunedì 28 aprile 2008

Ballottaggi. Roma: la " II° presa" di Porta Pia

Se le notizie (<--- a dx il link di affari italiani) che girano in rete sono esatte Alemanno ha vinto il ballottaggio contro Rutelli: è la prima volta che la Destra, o meglio, un'esponente della ex destra missina ora PdL assume un'icarico così prestigioso: quello di governare la Capitale del paese. Su 2351 seggi già scrutinati dei 2600 Alemanno è al 53.2% rispetto al suo concorrente che si ferma al 46.7%. Una sconfitta e una debacle che ha dello storico: un modello, quello "illuminato", che fallisce completamente il suo obiettivo. I cittadini hanno decretato che il modello "veltroniano" non va e non funziona, non viene compreso da essi e in particlare non viene seguito da quella parte di "sinistra" che nel paese è presente ma ora senza rappresentanza parlamentare per mancanza di idee e vedute dei propri leader. L'Italia, pur essendo il paese più americanizzato d'Europa più per volere dei suoi governanti che per intima convinzione, non è pronta a diventare l'ennesimo Stato americano: già ne è una colonia economica e politica. Le elitè globalizzate se ne sono innamorate e stanno spingendo per fare a NOI ingoiare il rospaccio del liberismo e della modernizzazione forzata che però nella vita reale significa: distruzione del ceto medio; aumento della povertà; esplosione dei contrasti sociali e delle contraddizioni ecc. e questi che fanno? anzichè scendere fra la gente e cercare di capire le problematiche, da bravi ideologizzati da Friedman e co continuano bellamente sul cammino intrapreso nel 1990 che li ha portati a essere all governo ma ad essere soprattutto i migliori governi di destra della storia d'Italia; non c'era riuscito nessuno meglio: ci voleva il mx di centrosinistra(?) per riuscirci e gli effetti si sono visti eccome se si sono visti Siamo tutti più poveri, quelli che lavorano davvero intendo, e non c'è più un movimento, partito, o simile che se ne faccia portatore: anzi no c'è La Lega che è l'ultimo partito, anche se territoriale, che si è erto a difensore. Ora cosa accade? Se fossimo in un paese normale: l'intero gruppo dirigente del PD si dimette e va in Africa!! Vengono eletti nuovi dirigenti attraverso congressi veri con partecipazione di gente vera, senza condizionamenti di correnti, e il PD si avvia a diventare una forza di stampo socialdemocratico stile nordeuropa e costruisce le premesse per la vittoria futura ma stavolta da sinistra europea e "vera".. Un'esempio del comune sentire della sinistra? Al Comune di Massa in una battaglia fratricida ad essere battuto è stato proprio il sindaco uscente del PD e a vincere è stata una lista civica espressione della sinistra, che quando propone cose almeno accettabili prende voti a valanga, significherà qualcosa? Non essendo in un paese normale: l'intero gruppo dirigente rimane dov'è (si ci saranno spostamenti e/o dimissioni o riposizionamenti ma null'altro) e il PD si sposterà sempre più a destra aspettando che le persone "capiscano" le scelte fatte e si decidano a votare per loro foss'anche per sfinimento e mancanza di serie alternative nella sinsitra; questa è l'ipotesi peggiore ma è anchd quella più realistica! Con questo scenario probabile chi sperava che potesse nascere una sinistra europea nel nostro paese si rassegni: o vota PD turandosi il naso o non vota affatto non essendo credibili le altre alternative che i cespugli sinistroidi propongono. Per coloro che non vogliono cedere il mio consiglio: partecipate alla vita politica; buttate nel macero la classe dirigente che ha fallito; riprendete l'azione politica e partecipate perchè questo sarà l'unico modo per non morire berlusconiani o, peggio, veltrusconiani!!

domenica 27 aprile 2008

Revanche fascista

Ieri ne parlava su Repubblica Serra nella sua amaca della revanche fascista nel nostro paese e diceva che siamo troppo provinciali per accorgercene: se ne accorge ora che siamo provinciali solo perchè ha vinto la destra populista? E prima? Con le leggi fatte in questi 14 anni della cosiddetta II° Repubblica non abbiamo notato che c'è stata una bella sterzata a destra? E, soprattutto, quando qualcuno affermava che i migliori governi di destra erano quelli..... di centro(sinistra?)? Dov'era? Si era assopito sull'amaca? Nel nostro paese, per "modernizzarlo", si è eliminato il ceto medio e siamo divisi fra gli scandalosamente ricchi (che si lamentano perchè non va bene) e i pericolosamente poveri (in vari gradi) senza nessuna zona cuscinetto fra le due: questa cosa si chiama americanizzazione, e noi siamo i più americanizzati d'Europa e si vede. Non a caso nel sistema liberista, all'italiana ma questo è, la sicurezza è al primo posto: allo Stato vengono riconosciuti soprattutto poteri di coercizione perchè il mercato non dev'essere "disturbato" nemmeno dalle rivolte popolari per fame che non mancheranno di scoppaire anche qui tempo un decennio se si contnua così:altro che Europa qui siamo in piena America Latina di 20 anni fa!!

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